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Entro di colpo mentre Victoria ha spintonato Josephine dentro casa, puntandole la pistola contro. La ragazza è bianca come un lenzuolo e non smette di fissarci mentre io, Victoria e Azzurra facciamo intrusione in casa sua.

Azzurra chiude la porta alle sue spalle mentre Victoria si fa una risata sotto i baffi, togliendosi il cappello da postina.

«Tu!» È l'unica cosa che Josephine dice appena vede la bionda prosperosa davanti a lei.

«Quanto tempo cara Josephine...non mi sei mancata per niente. Dov'è Lupin?» Le dice sarcasticamente lei, evidentemente c'è già qualche vecchio rancore tra loro due...e non ho dubbi sul motivo.

Josephine rimane zitta però e in quel momento sbotto:

«Victoria ti ha fatto una domanda...dov'è Lupin?!» Le pianto il mio sguardo furioso contro e lei mi scruta da cima a fondo, incrociando le braccia.

«Non so di cosa parlate, Lupin non lo vedo da l'altra sera.», la ragazza di fronte è risoluta e solo in quel momento mi accorgo del suo vestiario. Una vestaglia da notte semi trasparente, bianca candida e lunga fino alle caviglie le fascia il corpo minuto ma con le curve al punto giusto.

«Senti Josephine, non ho idea del perché tu ti sia messa in mezzo dopo ben due anni, non so il perché ti sei fissata con Lupin, ma sono sicura che tu sai perfettamente dov'è.», le mie parole le fanno socchiudere gli occhi in modo tagliente e mi lancia un'occhiata di invidia e gelosia.

«Sei tu quella che si è messa in mezzo. Se tu non fossi mai entrata nella vita di Lupin, lui sarebbe tornato con me senz'altro. Ma con te...ha completamente perso la testa. Tu non lo conosci! Non sai cosa gli piace davvero, cos'hai che io non ho?!» Mi punta un dito contro con rabbia e in quel momento mi sento una voragine nel petto.

'Ha ragione...in fondo lei è stata nella vita di Lupin molto prima di me, sicuramente conosce lati di lui che io non so.', ma questi pensieri non trovano fondamento quando mi ricordo di tutto quello che ho fatto insieme a Lupin e non solo nella nostra intimità, ma anche il semplice fatto che lui mi abbia fatta entrare nella sua banda senza pensarci due volte.

«Non lo so...questo dovresti chiederlo a lui, hai ragione...io non ho nulla che tu non abbia, ma ciò non toglie che Lupin abbia scelto me ed è stato solo uno scherzo del destino forse, un errore che ha trasformato la vita mia e di Azzurra. Non si può cambiare il passato, si può solo pensare al presente. Per favore Josephine...dov'è Lupin?» Le domando quasi implorando l'ultima frase è funziona, perché la ragazza di fronte si lascia andare, le braccia le ricadono sui fianchi e il suo sguardo si fa rassegnato.

«È di là, nella mia stanza. Ma non è successo niente non ti preoccupare, è troppo fedele per fare una cosa del genere. Ti ama davvero...», faccio un mezzo sorriso di ringraziamento a lei e capisco quanto in fondo non sia una brutta persona, ma solo una ragazza ferita.

Io e Azzurra andiamo nella camera da letto, notando che la chiave blocca la porta dall'esterno. Le mani mi tremano leggermente mentre apro il più veloce possibile la porta.
Lupin è seduto sul letto con le mani che si toccano nervosamente i capelli e appena ci vede, i suoi occhi si aprono e le sue labbra si schiudono in un sorriso dolce e gioioso.

«Dalila, Azzurra...come avete fatto a trovarmi?» Mi precipito tra le sue braccia accertandomi che stia bene mentre il suo profumo mi invade le narici.

«È stato facile...qualche minaccia di morte, torture e rapimenti ed eccoci qua.», scherza Azzurra e quando vede l'espressione di Lupin scoppia a ridere, mentre lui sembra sollevato dal sapere che lei stesse scherzando.

«No in realtà è stata Victoria ad avvisarci, ti aveva visto svenuto insieme a Josephine che tu portava via. Lei ha avvisato Stéphan e lui a sua volta ha chiamato Cloé, è stata lei a darci l'indirizzo di Josephine.», quando gli dico questo lui sembra sorpreso dal sentire che ci ha aiutato Victoria.

«Ok meglio andare via ragazzi, non vorrei che la bionda abbia preso al volo l'occasione per sbarazzarsi di Josephine, non mi sembra si amino molto.», Azzurra ci fa un cenno ad indicare l'altra parte dell'appartamento e noi la seguiamo a ruota.

«È vivo il nostro eroe! Lupin dovresti imparare a fidarti meno delle donne, certe sanno essere davvero subdole.», la frase di Victoria è una frecciata velenosa verso Josephine, anche se non riesco a fare a meno di sentirmi in qualche modo colpita anch'io.

Lui la osserva con un sopracciglio alzato mentre fa un ghigno arrogante.

«Ho imparato dalla migliore Victoria.», la sua frase fa esultare di vittoria la mia dea interiore. 'Uno a zero per te.'

Quando facciamo per uscire di lì, Lupin si ferma qualche istante a guardare Josephine e le afferra una mano, portandola vicino alle labbra ma senza toccarla.

«Sono sicuro che troverai un uomo che sappia amarti come non ho saputo fare io. Addio Josephine.», lei fa un lieve sorriso e gli lascia un bacio sulla guancia mentre si distanza, permettendoci di uscire in fretta.

«Ehi Lupin dovresti cominciare a stare in guardia da tutte le tue ex.», William lo prende in giro dall'auto mentre ci apprestiamo ad andarcene. Victoria ci segue con la sua motocicletta rossa e nera, fa un sorriso malizioso osservandomi.

«Perché ci hai aiutato? Dopo quello che è successo a Torino...»

«Avevo una faccenda in sospeso con quella ragazzina. Non l'ho mai sopportata, non che impazzisca di gioia per te Dalila. Ma sicuramente sopporto più volentieri la tua presenza che quella di lei. Ha sempre preteso di volere Lupin tutto per sé, una volta ha cercato persino di provare a togliermi di mezzo per quanto fosse gelosa. Diciamo che mi sei quasi simpatica tu.», le parole di Victoria non nascondono doppi sensi, né commenti malevoli. Sembra sincera sul serio questa volta e stranamente le credo.

Faccio un sorriso, grata che in fondo abbia voluto aiutarci e salgo nella BMW, mentre lei ci supera a gran velocità. William è alla guida, Lupin è davanti e io sono dietro con Stéphan e Azzurra.
Mentre passiamo davanti l'Arco di Trionfo, è in quel momento che il mio cuore perde un battito nel vedere una zazzera di capelli che conosco fin troppo bene: lui si volta appena per intravedermi, i nostri sguardi si incontrano ed entrambi restiamo di stucco nel vedere l'altro. Solo un nome esce dalle mie labbra quando lo supero.

«Adriano…»

La Ragazza Del Ladro [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora