Capitolo 12

54 10 98
                                    

Mi specchio per l'ultima volta prima di uscire, credo di essere fin troppo elegante per una festa di Halloween, ma non avendo amiche non ho potuto chiedere a nessuno se il mio vestito fosse troppo eccessivo.

Me l'ha regalato un'amica di mamma poco prima che ci trasferissimo, una sorta di buon augurio per la mia "nuova vita".

È di un nero perlato, sopra è aderente, senza maniche, e sotto è una gonna che arriva a metà coscia. Per le scarpe indosso un paio di anfibi neri alti di mia madre che slanciano ancora di più la mia figura.

Non sono affatto abituata a indossare capi del genere e mi sento un po' a disagio così, soprattutto perché il vestito sembra essere stato fatto per persone con molto più seno di me, che ho a malapena una terza, e la gonna si alza ogni volta che faccio un passo.

-Non credi sia troppo per una stupida festa di Halloween?- chiedo andando in salone da mia madre che sta guardando la tv.

-Sei stupenda Kessi- dice portandosi una mano alla bocca.
-Grazie, ma non sono più così sicura di voler and...-
-Non dirlo neanche per scherzo, sicura che non vuoi che ti trucchi?- il suo sguardo stupito resta incatenato sulla mia figura.

-Ho già messo il mascara, non vedi?- mi indico le ciglia, che sono più scure del normale, e mia madre alza gli occhi al cielo.
-Oh sì, come non notarlo- dice sarcastica.

-Potevi anche scioglierli i capelli...- non riesce a finire la frase che qualcuno suona al campanello.
-No mamma, sto bene così. Devo andare- le lascio un bacio sulla guancia.
-Divertiti. Ah, e stai attenta a questo tuo amico-
-Ha un nome, si chiama Jeremy, quante altre volte te lo devo dire- sospiro, mamma con i nomi è una frana.

Da che pulpito.

Dopo aver salutato nuovamente mia madre mi chiudo la porta alle spalle e vedo Jer, è vestito con una semplice maglia bianca larga e dei pantaloni neri.

-Sono ridicola, lo so- dico prima che il ragazzo possa commentare.
Jer ha un'espressione che non mi è chiara, un miscuglio tra lo stupito e l'eccitato.

E sì, credo che eccitato sia la parola giusta, ma non nel senso "sporco" del termine, sembra davvero contento.

-Però non guardarmi così, mi sento già in imbarazzo di mio- interrompo questo silenzio insopportabile.
-Oh sì, scusa. Altro che ridicola, sei davvero... davvero...- inizia a balbettare.

Complimento in arrivo, controlla il battito Kessi, non scappare e respira.

-Davvero...?- lo incito.
-Bella- arrossisce di poco.

Aspetta, non dovrei essere io ad arrossire dopo un complimento?

-Jeremy Clinn che mi dice che sono bella, addirittura- provo ad alleggerire la situazione, poi mi avvicino e gli lascio un leggero bacio sulla guancia.

Mi sa che sono io il maschio della situazione.

-Andiamo o vuoi restare qui a sbavare con mia madre che ci guarda dallo spioncino?- lo incito, avviandomi verso la strada.

-Inquietante- dice.
-Tale madre tale figlia, è proprio vero- commenta ridendo, come se si fosse appena risvegliato dallo stato di trans in cui era poco fa.

-Piuttosto, come ci arriviamo a casa di non mi ricordo come si chiama?- chiedo.
-Con quella- mi dice ovvio, indicando la moto blu notte poco distante da noi.
-Hai capito- commento tra me e me.

E chi se l'aspettava.

***

-Che cazzo di figata!- esclamo togliendomi il casco.
-E io che pensavo di spaventarti correndo così tanto-
-Si vede che non mi conosci abbastanza Jer, è stata la cosa più bella e assurda che abbia mai fatto-

Don't leave me aloneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora