Capitolo 24

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Giro per le strade di New York senza meta da più di un'ora e, nonostante ci stia provando con tutte le mie forze, non riesco a non ripensare a quello che è successo.

Non riesco a realizzarlo.

Possibile che Jhon, quello stesso ragazzo per cui mi sono fatta sospendere, a cui ho deciso di dare una possibilità e per cui ho deciso di fare un passo indietro, sia lo stesso che mi ha sputtanato alle spalle?

Possibile che mentre ridevamo, parlavamo notti intere, ci prendevamo insieme le sgridate del prof di fisica, lui stava solo fingendo?

Possibile che abbia fatto il doppiogioco per più di un mese?

E per cosa? Solo per far credere a tutti che eravamo scopa amici o chissà cosa.

Pensavo di conoscerlo, ma a quanto pare, mi ha solo illusa. E il bello è che io, Kessi Jhonson, che per poco non do confidenza neanche a mia madre, pensavo di poter iniziare a fidarmi di lui.

Non so neanche come abbia fatto un pensiero così stupido a passarmi per la mente, lo sapevo fin dall'inizio che lui è uno di quelli che vedono le ragazze solo come dei passatempi alternativi, eppure credevo di averci visto qualcosa.

Una bella fregatura, ecco cosa ci dovevo vedere.

Ma il pensiero che mi tormenta di più, è il non riuscire a ricordarmi cosa è davvero successo quella notte.

Non mi importa se per gli altri mi sono fatta Jhon o Justin, ma se scoprissi che è la verità, non ce la farei a girare ancora per scuola a testa alta.

Possibile che mi sia davvero fatta qualcuno? Insomma, io non ho mai neanche baciato qualcuno, non credo che l'alcool mi possa aver stravolta a tal punto.

Non lo so, non ricordo cosa è successo, non riesco a ricordarlo.

Mamma mi ha detto che è stata una ragazza a riportarmi a casa e, se è vero, lei potrebbe sapere qualcosa. Ma non ho la più pallida idea di chi possa essere.

Però c'è anche una mia presunta foto in giro, se riuscissi a vederla magari ricorderei di qualcosa o qualcuno.

Mi do uno schiaffo mentale da sola, sono stata un idiota.

Mi avvio verso casa.

Non sarei dovuta andare a quella stupida festa, non mi sarei dovuta lasciare convincere da Jeremy, non avrei dovuto lasciare che si avvicinasse a me, non avrei dovuto seguire i miei stupidi buoni propositi.

A cosa mi hanno portato? A un bel niente e ora, oltre che sola, sono anche vista come una troia.

Passo da un tabacchino, e compro un pacchetto di sigarette.

So che non dovrei, ma non vedo altro modo per placare i miei pensieri.

Arrivo davanti la porta di casa, tra un tiro e l'altro, e mi ritrovo ad averne fumate cinque.

Se prima avevo qualche dubbio, ora ne ho la certezza: faccio davvero schifo.

Butto l'ultima sigaretta, la calpesto, e nel farlo mi scende una lacrima.

Tu non sei così Kessi, cosa ti è preso? Non ti è mai importato di avere qualcuno accanto, perché ora dovrebbe?

Mi asciugo la lacrima, ho ragione. Ho affrontato cose ben peggiori di un ragazzino cazzaro in preda agli ormoni.

Quel deficiente deve capire che può comportarsi come si pare con le galline che si porta a letto, ma non con me.

Se il caro giocatore di football pensa di potermi trattare come una delle sue puttane, si sbaglia di grosso. Non ho paura né di lui né di cosa dicono in giro per scuola, non me ne frega niente.

Non lascerò questa faccenda a metà, Jhon stavolta ne deve pagare le conseguenze.

Quello stronzo non l'avrà mai vinta con me.

Mi giro, e con passo deciso, mi dirigo verso scuola.

SPAZIO AUTRICE

Buooongiorno, dopo un mese, arieccomi.

Lo so, è un capitolo breve e di transizione, perciò giovedì ore 11.00 ne esce un altro. 😁

Come vi sta andando la quarantena?

A me abbastanza bene, apparte che sto sempre a fa lezioni online e compiti.

Ma parlando di cose serie, cosa pensate accadrà tra i due eheh?

Cosa farà Kessi?

Pensate che abbia reagito bene? Voi cosa avreste fatto al posto suo?

Io sinceramente non lo so, ma credo che, a parità di determinazione, non avrei mai avuto tutto il coraggio di Kessi.

Fatemi sapere,
Vivy!😊❤️

Don't leave me aloneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora