Fa davvero caldo per essere ottobre, giro dietro il vecchio bar e la vedo al centro della piazza.I suoi lunghi capelli tinti biondo platino, i suoi pantaloni così sottili, quasi invisibili, che lasciano trasparire tutte le sue forme, la sigaretta tra le labbra rosso fuoco e il piede che batte freneticamente sulle mattonelle.
Mariana se ne sta appoggiata ad una panchina e non appena la raggiungo, si gira, mostrando una maglia quasi inesistente che fa uscire quel poco di seno, imbottito, che ha.
È davvero una gnocca.
-Ehi tesoro- le lascio un bacio sulle labbra.
-Mio Jeremy- lascia cadere la sigaretta e mi bacia con passione, mentre le sue lunghissime unghie mi solleticano l'orecchio.-Amore, se hai tanta voglia possiamo andare a casa mia. È questo che volevi dirmi?- il tono della mia voce è in modalità play boy, e per un attimo mi sembra di essere tornato ai vecchi tempi.
Sto con Mariana da quasi un mese, forse dovrei smetterla di parlare così.
-No, in realtà volevo dirti che...- si avvicina e mi accarezza la guancia.
-L'altra sera, insomma, ti avevo detto che ero a cena con i miei e invece... Beh, diciamo che, insomma, mi sono vista con un ragazzo...- inizia, con la voce ansimante da gatta morta.
-Che cazzo stai dicendo Mari?-
-Lo sai che ti amo più della mia vita Jer, ti giuro che non succederà più, insomma ecco, era tardi e avevo un po' bevuto e... e niente, è successo. Insomma siamo andati a casa sua e...- prova ad avvicinarsi a me ma la allontano.-Vaffanculo-
-No Jerry ti prego, io ti amo-I miei ricordi vengono interrotti dall'ingresso di una ragazza, una che non ho mai visto.
Alta, con un mega maglione rosso e una coda disordinata che le lega i capelli biondi.
Non le do troppa importanza e inizio a disegnare la prima cosa che mi viene in mente.
Così penso a come abbozzare un gatto, in "onore" di quella gatta morta di Mariana, anche se sarebbe più appropriato disegnare un topo.
Intanto sento la ragazza sedersi a fianco a me e il professore che cerca la sua attenzione.
-Williams, parlo con te- l'uomo la riprende.
-Oh sì, scusi, non la stavo ascoltando può ripetere?- la tipa sembra tanto imbarazzata quanto indifferente alle risatine che ha scaturito.-Dicevo, sei nuova?-
-Sì-
-Vuoi raccontarci qualcosa su di te?-
-Ho un'alternativa?-
-No- il professore sorride soddisfatto.Questa mi sembra una con la lingua lunga.
-Se proprio devo... Sono Kessi Williams e vengo dall'altra parte della città- inizia lei.
-Tutto qui?- l'uomo sembra alquanto deluso, ma non si scoraggia.-Sì, cos'altro vuole sapere? Non ho cose interessanti da raccontare su di me-
-Tutti noi abbiamo qualcosa che valga la pena di raccontare, non so, anche qualcosa di sciocco. Qualcosa che ti possa aiutare nel conoscere i tuoi compagni, vorrai sicuramente trovarti qualche amico...- inizia il professore.-Non sono qui per fare amicizia, è un corso di letteratura se non sbaglio. Ecco, sono qui solo per questo- lo ammonisce lei.
Ma chi si crede di essere?
Torno a concentrarmi sul mio disegno e, a opera ultimata, mi accorgo che la ragazza che ho vicino mi sta fissando.
O meglio, fissa il mio stupido disegno, così decido di fare una nuvola di dialogo che parte dal gatto e all'interno scrivo: "Perché mi stai fissando?".
-Oh io... Emh... Non volevo... Cioè sì ma non così tanto... Stavo guardando il gattino, sembra... Simpatico- balbetta.
Come immaginavo, l'ho colta di sorpresa, e le sua voglia di "risposte a tono" di prima sembra essere scomparsa.
Le ragazze sono tutte uguali.
-Questo sgorbio ti sembra simpatico? Solo perché è un gatto con un'espressione buffa, vero? A voi ragazze basta poco per rendervi un animaletto qualunque simpatico- sputo acido.
Lei, inaspettatamente, mi sorride.
I suoi occhi castani si fanno più piccoli e le sue occhiaie più evidenti, però ha un'espressione così dolce che la fa quasi sembrare carina.
-Fammi indovinare, sei nella fase "voi ragazze siete tutte uguali" perché la tua ex ti ha mollato per un giocatore di football? O forse è un giocatore di basket?-
La guardo stupito, come fa a saperlo?
-Impressionante Sherlock, mi hai pedinato o hai tirato a indovinare?- faccio un mezzo sorriso.
-Intuito-
-Comunque fa golf-
-Ti ha mollato per uno che gioca a golf, ma davvero?-Ah, ora fa pure la simpatica?
Forse in fondo non è così male.
-Sì, sai è uno di quei ragazzi impaccati di soldi che fanno inutili sport da ricchi e che si sentono nobili. È un po' complessato, a dire la verità- solo a pensare che Mariana mi ha tradito con uno del genere, mi viene vomito.
-L'hai pedinato o hai tirato a indovinare?- mi canzona.
-Intuito-Scoppiamo a ridere, dopotutto mi piace questa tipa.
-Comunque sono Kessi- allunga la mano.
-Credevo fossi qui per il corso di letteratura, non per fare amicizia- la punzecchio.
-Potrei aver cambiato idea. Un po'. Forse-La sua espressione mi fa sorridere, e le stringo la mano.
-Jeremy, piacere-
SPAZIO AUTRICE
L'incontro tra Kessi e Jer da un'altro punto di vista, che ne pensate?
Vi dico solo che in questo capitolo c'è un indizio importantissimo, vediamo se qualcuno l'ha colto eheheh.
COMUNQUE QUESTO ERA LO "SPECIAL 1K" SIGNORE E SIGNORI, SPERO VI SIA PIACIUTO!
Ok la smetto di urlare, vi ringrazio tantissimo per le visualizzazioni e tutti gli altri risultati che stiamo raggiungendo.❤️
Vivy!😊❤️
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Don't leave me alone
RomanceKessi non ha mai avuto niente dalla vita, e ciò che aveva di bello le è stato tolto, non ha interessi, non ha passioni, non ha più nemmeno i sogni. Si è creata una sua maschera, fredda, distaccata, e l'unica cosa che teme, è che qualcuno possa scop...