Capitolo 22

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-Ma guarda un po' chi si vede. Sei addirittura in orario stamattina, signorina- Jhon arriva alle mie spalle e mi leva il cappellino di lana dalla testa.

-Ridammelo, scemo!- provo ad acciuffarlo dalle sue mani, ma lui se lo nasconde dietro le spalle imponenti.

-Dai cazzo Jhon, oggi ho dei capelli di merda- lo imploro.
-Non mi abituerò mai alla tua delicatezza-
-E io alla tua stupidità- dico riprendendomi il cappello.

-L'ho messo bene?- chiedo, sicuramente i miei capelli ora fanno più schifo di prima.
-Si intona con tutto il resto- mi sorride sghembo.
-Dovrei prenderlo per un no?-
-Libera interpretazione- fa spallucce, mentre ci avviamo dentro il cortile.

La campanella della prima ora sta per suonare e, a causa del freddo, fuori ci sono solo rimaste poche decine di ragazzi.

Quelle poche volte in cui arrivo in orario sto sempre da sola, come durante la maggior parte delle mie giornate.

-Alla fine l'hai visto il film ieri sera?- mi chiede.
-No, mi sono addormentata subito. E per subito intendo all'una-
-Ecco perché hai le occhiaie- sorride.

-Sì, sai, sono stata a parlare con un ragazzo stupido e pieno di sé fino a tardi- mi fingo scocciata.
-Oh, dovresti farmelo conoscere, già mi sta simpatico-
-Confermo, sei stupido- ci guardiamo e in un attimo scoppiamo a ridere.

-E tu perché non stai con i tuoi amici oggi?- chiedo al ragazzo, che mi cammina a fianco.
-Stavo andando da loro, ma poi ho visto una donzella impacciata in lontananza e sono corso in suo aiuto- ammicca.

-Io impacciata? Fai sul serio Jhon?- rido.
-E chi ti ha detto che mi riferivo a te-

Hai capito il ragazzo.

-Beh, non mi sembra di vedere altre ragazze qui intorno- mi giro a destra e sinistra come a dimostrare la mia affermazione, quando con la coda dell'occhio vedo Jeremy.

-Scusami un attimo...- farfuglio.

Jhon segue il mio sguardo, che lo conduce al roscio che sta a pochi metri da noi, e sbuffa.

-Ancora appresso a Clinn?-
-Abbiamo un conto in sospeso-
-Che conto?- chiede, esitando un attimo.

-È quello che vorrei sapere anch'io, ma sono settimane che non mi parla-
-Lascialo stare, fidati- Jhon fa per entrare nell'edificio, ma io mi avvio nella direzione opposta, verso Jeremy.

-No, dai, Kessi!- prova a fermarmi, ma non lo sento neanche.

Il roscio nel frattempo si avvia verso l'ingresso, ma appena mi vede cambia strada.

Eh no, caro Jer, non funziona così.

-Jeremy- lo chiamo, ma non si gira.

-Jeremy!- alzo la voce, mentre lo seguo a passo spedito.

-Jeremy fermati cazzo!- urlo, attirando l'attenzione di quei pochi ragazzi che sono intorno a noi.

Il ragazzo si arresta, e si volta verso di me.

Finalmente i nostri occhi si incontrano, ed è come se in un attimo fosse finita un'agonia durata settimane.

Solo ora mi accorgo di quanto mi era mancato avere la sua attenzione su di me.

-Che c'è? Che vuoi?- chiede strafottente.
-Voglio solo parlarti-
-Non ho niente da dirti- fa per girarsi, ma lo blocco.

-La smetti di comportarti da ragazzino?-
-Ah, ora il ragazzino sarei io? Ma ti sei vista?-
-Fai sul serio? Sono settimane che mi ignori- sputo acida.

-Io ti ignoro? Mi pare che la cosa sia reciproca-

Faccio una finta mezza risata, ma è serio?

-Mi pare che non sono io quella che cambia strada quando ti incontra per i corridoi-

Sento la presenza di Jhon a pochi passi da me, e Jeremy lo guarda ostile, come a volerlo sfidare.

-Se cambio strada è solo per evitare di incontrare quel coglione di Jhonson-
-La faccenda è tra me e te, non mettere in mezzo Jhon. Se hai qualcosa da dirmi, almeno abbi le palle di dirmelo in faccia-

Sento che la situazione si sta facendo pesante, così come il mio respiro.

Non ora, non è il momento per un attacco di panico.

Ora devo chiarire le cose, una volta per tutte.

Jhon, in tutto ciò, se ne resta zitto alle mie spalle, il ché è molto strano.

-Ti sbagli, mia cara, la questione non è tra me e te, la questione è tra te, Jhonson e tutta la scuola. Io sono solo una conseguenza- ride.

Il suo sguardo sembra brillare di cattiveria, come se ora fosse giunto il momento del suo riscatto, il compimento di una vendetta che bramava da tempo.

Fatico a riconoscere in lui lo stesso Jeremy timido e impacciato che credevo di conoscere.

Ma non capisco cosa voglia dire, la sua risposta mi spiazza.

-Non capisco a cosa ti riferisci-

Mi volto, Jhon mi guarda malinconico.

Sembra perso, come se fosse stato preso alla sprovvista, come se non sapesse come reagire alla prossima mossa del ragazzo lentigginoso che lo guarda superbo.

Come se sperasse che quella mossa non venga mai giocata.

-Jhon...- quasi sussurro.

Che cosa sta succedendo?

Non riesco a decifrare il suo sguardo, sembra rassegnato, sembra volersi scusare.

Non l'ho mai visto così, sembra essersi fatto invisibile, non fiata, non reagisce alle frecciatine di Jeremy, l'unica cosa che fa è provare a sostenere il mio sguardo.

-Non capisci? Ma davvero? Sai, ti facevo più intelligente. Su Jhon, è ora di dire la verità, è ora di mostrarti per quello che sei. È ora di smetterla con questo teatrino dell'amichetto perfetto-

Jhon stringe i pugni, mi guarda con occhi da cane bastonato, ma non proferisce parola.

Mi volto a guardare il roscio, soddisfatto, e poi riporto la mia attenzione sul ragazzo che ho dietro.

-Jeremy...- inizia lui, quasi sussurrando.

Perché? Perché Jhon non reagisce?

Perché ho la sensazione che stia per andare tutto a puttane?

-No, non parlare con me, piuttosto dille la verità. Urlala davanti a tutti. Jhon Jhonson, dicci cosa hai fatto la notte di Halloween-

SPAZIO AUTRICE

Non ho nessun valido motivo per giustificare la mia assenza di oltre un mese, mi dispiace davvero tanto.

E il wi-fi che per una settimana si è impallato, manco c'avesse il coronavirus, non è stato d'aiuto.

Comunque ora sono qui!❤️

Hanno chiuso le scuole fino al 16 ed intendo dedicare più tempo possibile alla stesura della storia, entro dopodomani arriverà il capitolo 23.

Spero stiate tutti bene.

Cosa pensate accadrà?

Cosa nasconde Jhon?

Perché Jeremy è così cattivo?

Avete paura del Coronavirus?

Io personalmente no, ma ho l'impressione che non ci stiano dicendo tutta la verità.

Insomma, perché bloccare tutta l'Italia per 10 giorni se le zone in cui ci sono contagiati sono già in sicurezza? Mhh, mi puzza come cosa, ma niente allarmismi.

Speriamo bene, a prestissimo,
Vivy!😊❤️

Don't leave me aloneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora