Capitolo 4

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Un gemito di piacere gli sfuggì dalle labbra, era inginocchiato ai piedi di Lucifer e ne beveva il sangue, che gli scendeva lungo la gola come sorgente di vita.
Lucifer si era inciso un polso e glielo aveva premuto contro le labbra.
Cadis non credeva che accettare la proposta di Gadriel lo avrebbe ridotto in quel modo. Sua madre era rannicchiata per terra in un angolo, non l'aveva mai vista in quello stato. Lucifer abusava di lei ogni notte, la sentiva urlare, implorare perdono per ciò che aveva fatto, ma lui non le concedeva pietà.
"Ora basta!" Gli ordinò Lucifer affondandogli le dita tra i capelli chiari, lo allontanò da sé. Cadis si accasciò per terra, si raggomitolò su un fianco, si passò la lingua sulle labbra catturando le gocce di sangue che vi erano rimaste e rabbrividì.
Gadriel gli si avvicinò e lo prese tra le braccia. Cadis gli gettò le braccia al collo e poi nascose il viso contro la sua giacca. Non voleva lo vedesse in quello stato, i suoi occhi diventavano opachi, un singhiozzo gli sfuggì dalle labbra.
"Portalo in camera sua!" Gli ordinò Lucifer tra i denti.
Quando Cadis prendeva sangue da lui l'eccitazione saliva a livelli incredibili, avrebbe voluto stenderlo a terra e prenderlo in ogni modo possibile, ma non poteva farlo. Quindi sfogava la sua frustrazione sulla madre. Le fece segno di avvicinarsi.
Cassidy sbarrò gli occhi, ciò che lui le faceva dopo che donava il suo sangue a Cadis era doloroso. Le aveva detto che la teneva in vita solo per quello.
Non poteva avere Cadis perché apparteneva a Gadriel, quindi sfogava la sua frustrazione su di lei. La prendeva con rabbia. Una volta era diventato una belva ancor prima che Gadriel riuscisse a condurre Cadis fuori dalla stanza.

Gadriel salì le scale con Cadis stretto al suo corpo. Il ragazzo tremava tra le sue braccia. "Fa male ma contemporaneamente mi piace." Disse piano Cadis. "Quando tu bevevi da me non faceva così male."
"Troverò un modo per liberarti dal legame che lui ha stretto con te." Gli disse Gadriel. "Ma fino a quel momento dovrai resistere."
Cadis alzò il capo e lo fissò, te l'ho già detto, lo farò per te."

Quando aveva aperto gli occhi il dolore era come una eco in sottofondo.
"Come stai?" Gli aveva chiesto una voce dai piedi del letto. Cadis si era sollevato appena e quando lo aveva visto gli aveva sorriso.
"Meglio, così hai deciso di mostrarti di nuovo a me nella tua vera forma."
"Non è che avessi molta scelta dopo ciò che ha fatto tua madre." Gli disse. "Posso avvicinarmi?"
"Non mi chiedevi il permesso quando lo facevi di notte." Disse Cadis tirandosi su e poggiandosi contro i cuscini.
"Non volevo ingannarti, ma avevo paura che vedendomi..."
"Ti ho visto quella sera nella stalla, e mi sono avvicinato a te senza timore." Arrossì dicendolo, entrambi sapevano che stava mentendo.
"Già, sei stato coraggioso e mi hai salvato la vita." Gadriel gli si avvicinò, era a piedi nudi, si era tolto gli stivali per non disturbarlo mentre rimetteva in ordine la stanza.
"È per questo che sei rimasto al mio fianco?" Gli chiese passandosi le dita tra i capelli, doveva ancora abituarsi al fatto che fossero più scuri.
"No. Quando ti ho condotto qui il tuo istitutore dormiva profondamente. Sono un demone in anzi tutto, percepisco il male nelle persone. E quell'uomo puzzava di marcio. Tua madre gli aveva ordinato di violarti, ma lui era più dedito all'alcol, ma prima o poi lo avrebbe fatto. Così ho eliminato il problema."
"Oh!" Cadis lo fissò sbarrando gli occhi. "L'hai ucciso?"
"Ho lasciato che si uccidesse da solo." Disse stringendosi nelle spalle. E così facendo la sua anima era finita dritta all'infermo e Lucifer si era cibato di lui. Si sedette al suo fianco. Cadis allungò la mano è toccò la sua. "E l'altro? Quello che è venuto dopo?"
"Ho cancellato i tuoi ricordi, ma se li vuoi posso restituirteli..."
"NO!" Cadis tremò e scosse il capo, si lasciò scivolare sui cuscini. "Dimmi, cos'è accaduto stanotte?" Non lo ricordava.

Gadriel gli raccontò ciò che poteva, non poteva sapere cosa gli aveva fatto Lucifer visto che era bloccato con Huriel fuori dalla sala reale. Poi gli disse che se voleva vivere doveva fare una scelta e che era l'unico modo che aveva per salarlo.
"Tu cosa faresti?" Gli aveva chiesto Cadis. "Continueresti a vivere o ti lasceresti morire?"
Gadriel gli prese il viso tra le mani e lo guardò negli occhi.
"Io continuerei a vivere. E lo farai anche tu! Lo farai per me, perché io ti amo come se tu fossi mio figlio e non sono pronto a perderti e non credo lo sarò mai! So di essere egoista, ma sono un demone ed è nella mia natura."
Cadis deglutì alle sue parole e scoppiò in lacrime, si coprì il viso con le mani e una lacrima gli scese lungo il viso pallido.
Gadriel alzò la mano e gliela poggiò dietro la nuca e poi lo attrasse a sé abbracciandolo.
"Lo farò per te, scelgo di vivere per te."
"Bravo ragazzo." Avrebbe trovato il modo di liberarlo dal gioco di Lucifer.

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