Capitolo 20.5

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Per Lucifer fu uno choc tremendo scoprire che poteva procreare solo con le vampire.
Era assurdo che il signore degli inferi avesse quella limitazione! Avrebbe dovuto poter scegliere chiunque avesse voluto, ma non era così.
Per poter avere il suo erede aveva ingannato una giovane vampira, le aveva fatto credere di essersi innamorato e lei era caduta nell'inganno cedendo alle sue lusinghe, disobbedendo agli ordini della sua regina.
Quando però il suo erede aveva raggiunto i due genetliaci si era reso conto che il suo potere poteva essere troppo pericoloso per lui e lo uccise senza pietà. La madre in preda alla rabbia gli aveva lanciato una maledizione, ma lui la uccise credendo così di aver vanificato la sua maledizione.
Lucifer aveva fatto catturare molte vampire nella speranza di avere l'erede designato e dopo ben dieci anni un'altra vampira rimase incinta. Quando Lucifer lo vide rimase senza parole, era la copia esatta del suo primogenito, Noctis! Così gli impose lo stesso nome e rimase in allerta. Il cucciolo crescendo aveva dato segni di poteri gestibili e non pericolosi per lui, così per il suo quinto genetliaco gli aveva donato Pasha, aveva ucciso i genitori del giovane demone per poterlo regalare al figlio. Qualche mese dopo i poteri di Noctis però uscirono allo scoperto e lui lo uccise di nuovo. Quando dopo dieci anni Noctis tornò a reincarnarsi Lucifer si rese finalmente conto che la maledizione della vampira aveva davvero attecchito, così decise che avrebbe fatto crescere suo figlio finché non lo avesse ritenuto una minaccia, ma alla prima avvisaglia di pericolo avrebbe agito.
Lucifer nella sua crudeltà aveva imposto a Pasha di restare al suo fianco affidandogli la terza reincarnazione di Noctic, quando il demone andò da lui per dirgli che Noctis stava entrando in possesso dei suoi poteri la rabbia di Lucifer fu devastante. Lo avrebbe ucciso facendolo soffrire in modo atroce, Pasha lo aveva guardato con orrore così Lucifer gli aveva detto che se lo amava cosi tanto come diceva gli avrebbe permesso di ucciderlo senza farlo soffrire. E Pasha dopo un attimo di tentennamento lo fece, uccise Noctis in modo rapido.
Noctis si reincarnò di nuovo e i suoi poteri vennero allo scoperto all'età di dodici anni. Pasha era costretto a crescerlo e ad ucciderlo. Quello lo strazia, ma non poteva fare altro, era il male minore dopotutto.
Noctis aveva raggiunto i venticinque genetliaci alla sua quinta reincarnazione e Pasha convinto che stavolta Lucifer non lo avrebbe ucciso gli aveva raccontato la verità, ma passò poco e i suoi poteri cominciarono ad affiorare, Pasha implorò Noctis di fuggire, ma il principe aveva scoperto da poco che suo padre aveva avuto un altro figlio e voleva vederlo. Quando Noctis aveva posato il suo sguardo su Gadriel aveva capito che anche lui aveva un potere enorme così lo aveva messo al sicuro facendogli bere una goccia del suo sangue, sette anni dopo gli fece un dono prezioso, non credevo Lucifer mi avrebbe fatto vivere così tanto. Comunque, poi ingannai Pasha. tentai la fuga, ma Lucifer lo aveva intercettato e ucciso senza pietà.
"Così quando mi reincarnai per la sesta volta decisi che non sarei morto per mano di nessun altro se non la mia. Torniano al dono che ti feci prima che lui mi uccidesse. Quando compisti sette genetliaci decisi che dovevo metterti qualcuno al fianco." Posò il suo sguardo si Huriel. "Nostro padre aveva ucciso i genitori di Huriel, non so perché lo fece. Quindi incaricai Pasha di trovarlo e offrirgli qualsiasi cosa per far sì che diventasse la tua ombra," sorrise a quella parola. "Pasha sotto mio ordine consigliò a nostro padre di fartene dono. Lui lo trovò divertente."

"Ma il dono non era suo, ma tuo!" Gadriel aveva guardato Huriel. "Sei stato al mio fianco per un patto che avevi con lui?" Gli chiese deluso.
"No, non l'ho fatto solo perché avevamo stretto un patto. Avevo venti genetliaci e voi sette. Eravate un cucciolo e se io potevo fare la differenza per non farvi diventare come Lucifer, allora l'avrei fatta! Non vi ho mai ingannato, sono sempre stato vostro amico!" Disse Huriel guardandolo negli occhi.
"Cosa chiedesti in cambio della tua fedeltà?" Gli chiese Gadriel.
"Che le ceneri dei miei genitori fossero sparse nella notte più scura." Rispose piano. "Capisco se non avete più fiducia in me, ma sappiate che non sono stato al vostro fianco per obbligo." Gadriel gli si avvicinò e lo guardò negli occhi.
"Ti credo." Poi si girò e guardò Cadis. "Scusami avevi detto che non dovevo interromperti."
"L'unico modo per liberarmi da nostro padre era la morte, così uccisi Pasha e poi me stesso. Avevo trovato il modo di reincarnarmi al di fuori del regno e la stessa cosa avrebbe fatto Pasha, glielo dovevo." Finì Cadis. "Siamo stati tutti vittime di Lucifer e ora ci vendicheremo di lui." Il tono freddo.

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