capitolo 20

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Cadis camminava al fianco di Gadriel, avevano lasciato i demoni all'esterno a ripulire il terreno e a fare da guardia.
"Pensi si ci possa fidare della loro parola?" Chiese Huriel titubante, voleva essere certo del loro giuramento.
"I loro pensieri erano caotici, ma sono fermamente decisi a vendicarsi di Lucifer." Disse Gadriel con tono piatto.
"Una manciata di demoni non saranno sufficienti a sconfiggerlo." Intervenne Shireen. "Avremmo bisogno di più alleati..."
"Chiedere aiuto alle vestali sarebbe un azzardo." Intervenne a quel punto Cadis accarezzandosi il braccio.
"Le vestali odiano i demoni. Non accetterebbero mai di aiutarci." Gli rispose Shireen rammaricata.
"E se le ingannassimo?" Suggerì Cadis guardandola. "Se facessimo credere loro che ti abbiamo catturata e che ti lasceremo libera solo se loro ci daranno il loro aiuto?" Le chiese, lui non conosceva le vestali non sapeva che regole morali avessero.
"Potrebbero accettare, ma bada bene, potrebbero anche cercare di ingannarvi..."
"Io e Gadriel siamo in grado di leggere nel pensiero, smaschereremo il loro bluff." Le rispose.
Shireen si fermo e gli si mise davanti. "Prova a leggermi nel pensiero." Gli disse.
Cadis la guardò corrugando le sopracciglia. Quindi provò a sondare la sua mente, ma non c'era niente, un sorriso gli piegò le labbra, quindi avevano innalzato barriere di protezione per tenere i loro pensieri celati. "Non ti sarà facile..." Le parole le morirono sulle labbra, Cadis riuscì a sgusciare tra i suoi pensieri e le sue protezioni in modo sinuoso, quando afferrò un suo pensiero le guance di Cadis si imporporarono e uscì dalla sua mente più maldestramente di come vi era entrato. "Whao!" Disse Shireen. "Come hai fatto?"
"Non lo so." Disse senza guardarla negli occhi.
Shireen sorrise dolcemente. "Dovrei essere io quella imbarazzata." Gli disse per rassicurarlo.
Gadriel guardò Cadis. "Che cosa hai visto?" Chiese curioso.
"Se vuole te lo dirà lei." Disse Cadis guardandolo, gli occhi azzurri lo fissarono per un lungo memento.
"Sono felice che ti siano tornati azzurri." Disse Gadriel.
"Sul serio? Sono di nuovo azzurri?" Quello gli faceva piacere.
"Ti dà fastidio quando li hai rossi?" Chiese Dmitryus.
"Sì, odio avere questo tratto in comune con Lucifer." Se li avesse avuti come Gadriel sarebbe stato diverso...
"Passate avanti un attimo." Disse Gadriel a Huriel, Dmitryus e Shireen che li lasciarono soli. "Cadis, non devi paragonati a lui." Quando vide che non rispondeva lo costrinse ad alzare il capo e a fissarlo negli occhi. "Non siamo come lui."
"E di questo ne sono immensamente felice." Gli rispose. "Sono felice che nessuno dei due abbia preso da lui, è un essere così ignobile! Vieni, non perdiamo altro tempo, dovete sapere... Gadriel."
"Che c'è?" Aveva pronunciato il suo nome in modo strano.
"Promettimi che nessuno in quella stanza subirà la tua ira." Gli disse.
"Cadis, perché mi dici questo?"
"Perché purtroppo ci sono segreti che vanno mantenuti a costo di ferire le persone." Cadis lo fissò negli occhi.
"Quindi ciò che rivelerai sarà doloroso?"
"Questo dipende da come percepirai la situazione, ma basta segreti. Non possiamo permetterceli."
"Hai la mia parola."
"Bene." Era quello che voleva sentire. "Andiamo."

Deacon fissava Archer, stava parlando fitto fitto con Tamara, chissà cosa si dicevano di così importante...
"Siete geloso?" Si sentì chiedere dalla vampira.
"Perché dovrei?" Le rispose di rimando.
"Perché? Perché voi anelate lo stesso rapporto... con un fratello? Una sorella?" Melissa lo guardava incuriosita.
"Non vi riguarda." Le rispose freddo.
"Sapete che state per collassare?" Gli chiese lei con tono distaccato.
"Cosa? Non dite sciocchezze. Sto bene." Ma il suo nervosismo e la sua fronte imperlata di sudore smentivano le sue parole.
"Oh, su via... a me potete dirlo, non lo dirò a nessuno." Un sorriso ammiccante le comparì sulle labbra. Lui la fissò confuso. Oh, l'umano non sapeva a cosa lei si stesse riferendo. "I vostri poteri stanno venendo allo scoperto..."
"Io non ho poteri." Disse Deacon piano. "Li hanno distrutti usando delle erbe." Si lasciò sfuggire.
"Non credo che sia così facile annientare un potere così radicato. Forse esse li hanno sopiti, ma entrare a contatto con un demone della vostra stirpe li sta risvegliando." Melissa stava giocherellando con una ciocca di capelli. "Di solito..."
"Io non sono un demone!" Deacon la fissava indignato.
"È vero, non siete un demone purosangue. Siete un mezzo sangue, la vostra razza dev'essersi accoppiata con gli umani e col tempo aver perso potere." Vide lo stupore dipingersi sul viso di Deacon.
"Come potete dirlo." Le si avvicinò, era curioso di capire se stava dicendo la verità! Melissa si sporse rapida verso di lui e molto velocemente lo afferrò per un polso facendolo cadere in ginocchio ai suoi piedi.
"Deacon!" Urlò Tamara facendo un passo avanti, ma si fermò di colpo quando la vampira la fissò, gli occhi accesi di una luce fredda e letale. "Non fategli del male!"
"Non è mia intenzione." Le rispose senza guardarla. Stava per dire altro quando la porta si aprì e Huriel, Dmitryus e Shireen entrarono, anche loro si bloccarono quando videro la vampira afferrare Deacon per la gola, non dissero una parola.
Huriel fece un passo avanti mettendosi in all'erta, pronto ad intervenire.
"Dov'eravamo rimasti? A sì." Disse rivolta a Deacon.
Melissa rimase intrappolata nello sguardo di Deacon, per un attimo una luce azzurrognola brillò in fondo alle sue pupille, era meravigliosa.
"Togli le tua mani di dosso a mio fratello!" Cadis era entrato nella stanza e aveva guardato la vampira con rabbia, ma poi portò la sua attenzione su Deacon, lo choc lo pervase. I poteri del fratello stavano venendo in superficie ad una velocità incredibile! Com'era possibile? Shireen aveva detto loro che erano stati distrutti!
"Lo percepisci? Se non farai qualcosa morirà. Il suo corpo non è preparato a ciò." Gli disse la vampira.
"Fare cosa?" Chiese Cadis frastornato, ignorava come aiutare il fratello, Gadriel era al suo fianco e fece un passo avanti. Guardò Melissa e sondò i suoi pensieri.
"Sei certa delle tue deduzioni?" Le chiese Gadriel.
"Sì, l'umano qui è un discendente dei demoni dell'aria. Se non fate qualcosa appena il suo potere tornerà al culmine morirà." Gli rispose lasciando andare Deacon che si portò la mano alla gola e si accasciò per terra.
"Che cosa posso fare?" Cadis andò da suo fratello. Maledizione! Non voleva perderlo, non dopo tutto ciò che entrambi avevano sofferto. Era vero che il loro rapporto era come in fase di stallo, ma credeva che avrebbero avuto tempo per rimediare!
"E lo chiedi a me? Come hai fatto a non soccombere al tuo potere? Forse potresti usare lo stesso trucco con lui." Gli rispose Melissa stringendosi nelle spalle.
Cadis aiutò Deacon a rimettersi in piedi, sembrava sotto choc.
"Non so come..."
Erin era rimasta in silenzio tutto il tempo, aveva ascoltato e osservato ciò che accadeva. "Posso parlare?" Chiese avvicinandosi a Cadis e Deacon.
"Non hai bisogno di chiedere il permesso." Le disse Cadis.
"Credo che tutto sia dovuto al sangue, Lucifer ti ha fatto bere il suo sangue per poterti piegare e Gadriel ha fatto lo stesso perché ciò non accadesse. Così facendo entrambi hanno rinforzato il tuo corpo." Disse Erin.
"Quindi dovrei bere il sangue di Cadis!?" Deacon scosse il capo e fece un passo indietro pieno d'orrore. Non lo avrebbe fatto...
"Vuoi morire?" Gli chiese Cadis con tono addolorato. "Perché?" Non capiva.
"Perché non sono utile a nessuno!" Urlò per la frustrazione. "Non sono stato neanche in grado di proteggerti da quella donna! E nonostante sappiamo entrambi che comunque io non ho colpa, perché ero dogato, mi hai tenuto al tuo fianco e distante allo stesso tempo!" Lo afferrò per le braccia.
Archer fece un passo avanti, ma Huriel gli sbarrò il cammino, non doveva intromettersi.
"Sono io adesso a chiedere il tuo perdono." Gli disse Cadis, avrebbe potuto liberarsi dalla sua stretta in un attimo se solo avesse voluto. "Non l'ho fatto intenzionalmente. Tutta questa situazione mi ha spossato e la mia mente era un tale caos." Gli disse con tono afflitto. "So che hai cercato di darmi tempo, e ti ringrazio per questo..." Deacon lo abbracciò stretto. Cadis alzò la mano e gli carezzò il capo. Strinse i denti e parlò piano.
"Se Lucifer non l'ha uccisa lo farò io per ciò che ci ha fatto, ma temo che lui l'abbia già eliminata." Deglutì e gli occhi gli si riempirono di lacrime. "Ci hanno fatto del male e pagheranno! Avremo la nostra vendetta."
"Ottienila anche per me." Deacon temeva che non avrebbe superato il cambiamento.
Cadis lo allontanò da sé e gli occhi gli balenarono di rosso. "Lo faremo insieme." Poi si girò verso Gadriel che sospirò e gli si avvicinò.
"Vi conviene sbrigarvi, non avete molto tempo." Disse Melissa a Gadriel. Lo vide portarsi il polso alle labbra e affondare i denti e poi lo avvicinò alle labbra di Deacon.
Deacon tentennò per un attimo, ma poi accettò il sangue, bevve per qualche minuto e poi si accasciò sorretto da Huriel.
Huriel prese Deacon in braccio e andò a stenderlo sul divano, non potevano perderlo di vista.
Gadriel si sigillò la ferita sul polso e poi guardò la vampira, dovevano sapere cosa voleva da lui.
"Cosa vuoi da me?" Le chiese.
"La mia regina vi chiede un colloquio privato, ha qualcosa da rivelarvi." Gli rispose con tono basso chinando il capo ossequiosamente.
"Non ho tempo da dedicarle..."
"Dovreste trovarlo, potrebbe essere una buona alleata data la situazione." Melissa lo fissò.
Gadriel guardò Huriel che annuì, la vampira aveva ragione, avevano bisogno di aiuto.
Cadis incrociò le braccia sul petto. Non gli aveva dato fastidio che Gadriel cercasse il consenso di Huriel.
"E va bene parleremo con lei. Vediamo cos'ha da dire."
Melissa alzò i polsi per farsi slegare. "Le porterò il vostro consenso al colloquio e poi tornerò qui per dirvi il luogo."
"Be' puoi tornare con lei, per il momento questo è un posto sicuro." Intervenne Cadis guardandola.
"Lucifer vi ha trovati." Disse Melissa guardandolo.
"Questo è vero, ma non può entrare nel santuario." Le rispose. "Sbrigati ad andare." Huriel la liberò dai legacci e Melissa si alzò rapida, si mosse sinuosa tra di loro e si fermò di fronte ad Archer, con le dita gli sfiorò le labbra.
"Aspettami." Si mise in punta di piedi e lo baciò prima di correre via.
"Hai fatto una conquista." Disse Cadis guardando Archer.
"È una vampira, mio signore, non potrei mai..." Si interruppe ripensando al bacio che si erano scambiati.
"Non importa." Disse Cadis scuotendo il capo. Fece un respiro profondo. "È giunto il momento di raccontarvi la mia storia." Archer andò a mettersi al suo fianco. Cadis si fermò quando vide Deacon sbattere le palpebre e alzarsi a sedere. "Come stai?" Gli chiese Cadis preoccupato.
Deacon vedendo la sua espressione seria gli chiese. "Che cosa sta succedendo?"
"Dimmi come stai prima?"
"Meglio."
"Vi chiedo di ascoltare in silenzio fino alla fine." Disse Cadis. "Tutto cominciò quando nostro padre... 

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