capitolo 17

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Lucifer ringhiò e uccise un demone senza nessuna pietà, gli altri tremavano come foglie. Il sangue si allargò sul terreno in una pozza. Doveva scoprire dove si nascondeva suo figlio. Non poteva brancolare ancora nel buio. Gadriel aveva scelto un alleato davvero astuto per celarsi, ma adesso basta! Aveva creduto erroneamente che sarebbe rinsavito, ma non lo aveva fatto! Era anni che Gadriel metteva la sua volontà al di sopra degli ordini.
Si avvicinò al demone lo sollevò e lo gettò lontano, gli serviva altro sangue, afferrò un altro demone e lo uccise senza il minimo tentennamento. Il sangue che andò ad aggiungersi a quello già presente sul terreno ebbe come un fremito e poi si increspò. L'immagine di Gadriel gli si paleso davanti agli occhi. Suo figlio era stupendo nell'armatura nera che lo identificava come principe dei demoni, i capelli neri sciolti sulle spalle avevano le punte rosse come il fuoco, anche i suoi occhi ardevano delle fiamme dell'inferno. Digrignò i denti, come aveva fatto ad entrare in possesso di tanto potere!? Fece un altro passo e si fermò proprio ad un millimetro dal sangue. Con chi stava parlando? Poi lei entrò nel suo campo visivo. La vestale! L'avrebbe uccisa davanti agli occhi del figlio senza alcuna pietà! La vide mettersi in punta di piedi e baciarlo teneramente sulle labbra, lui ricambiò il suo bacio circondandole la vita con il braccio. Quando interruppe il bacio disse qualcosa, ma non gli era permesso sapere.
"Preparate le truppe. Andiamo a riprendere il principe Gadriel. Nessuno del suo contingente deve rimanere in vita. La vestale è mia." Vide i generali mettersi sull'attenti e andare via, solo uno rimase. "Che dobbiamo farne di Huriel?"
Lucifer ci pensò per un lungo attimo, poi un sorriso crudele gli piegò le labbra.
"Lui lo voglio vivo." Suo figlio gli aveva nascosto i suoi sentimenti nei confronti di quel demone, gli si era affezionato.
"Darò ordine che venga catturato vivo." Stava per andare quando Lucifer lo richiamò.
"Con lui ci sarà certamente un giovane umano." Glielo descrisse. "Anche lui voglio vivo, ma nessuno oltre te deve sapere del ragazzo. Appena metterai le tue mani su di lui lo porterai da me, senza un graffio." Avrebbe finito ciò che aveva cominciato. "Ora va!"
Il demone si inchinò al suo cospetto e andò via.
Lucifer tornò a sedersi sul trono e l'odio distorse i suoi lineamenti.
Non poteva lasciare il suo regno! Le vestali in cerca di Shireen gli avevano imposto un sigillo vincolante. Appena la situazione con suo figlio sarebbe stata sistemata avrebbe pensato anche a loro.

Dmitriys guardò Gadriel armato di tutto punto.
"Non dovresti venire." Lo sentì dire. "Ti riporterò Erin sana e salva."
"Ho designato uno dei miei uomini come mio successore se io dovessi cadere in battaglia, almeno finché mio figlio non sarà cresciuto." Denna lo aveva reso padre solo la notte prima. Aveva tenuto il fagottino tra le braccia più allungo che aveva potuto, ma doveva andare in aiuto di sua figlia. La sua spia gli aveva fatto sapere che Lucifer aveva scovato Huriel e che stava muovendo verso di lui con centinaia di truppe. Non potevano lasciarlo solo, neanche un demone di alto rango avrebbe potuto battersi contro un tal contingente. Dmitryus era del parere che neanche loro sarebbero bastati.
"Riusciremo a trarli in salvo." Shireen avanzò verso di loro, i lunghi capelli biondi raccolti sul capo, era armata come una guerriera. "Grazie alla vostra spia sappiamo dove sono, e voi avete detto che potete condurci da loro abbastanza rapidamente."
"Huriel riuscirà a tenerli a bada per due lunghi giorni?" Chiese Dmitruys preoccupato.
"Farà ciò che è necessario per proteggerli." Gadriel era inquieto per il suo amico. Sapeva che avrebbe rischiato la vita per difenderli. "Non perdiamo altro tempo, muoviamoci!"
Dmitryus si trasformò in acqua e poi avvolse Gadriel e Shireen e si mossero sull'acqua.

Huriel viaggiò a pelo d'acqua ad una velocità incredibile, le tenebre stavano scendendo velocemente sul mare, stava per abbattersi una tempesta, quindi era meglio muoversi repentinamente, sotto l'acqua scrosciante il suo potere perdeva di forza e non poteva permetterlo.
Huriel si mosse sul ponte della nave e poi scese di sotto, un odore familiare gli invase le narici. Su quella nave c'era qualcuno che conosceva! Seguì l'odore fin davanti la porta di una cabina, passò da sotto la porta mischiandosi alle tenebre.
La vampira percepì subito la sua presenza, interruppe il bacio carnale che stava scambiando con l'umano, ma comunque Huriel non le diede il tempo di reagire. Avvolse l'umano nelle tenebre facendolo cadere in un oblio profondo. Se lo gettò in spalla senza neanche guardarlo.
"Che ci fai qui Melissa?" Le chiese. La conosceva, più volte l'aveva vista portare messaggi a Lucifer da parte della sua regina.
"Sono in missione, proprio come te." Gli rispose lei passandosi le dita tra i capelli scompigliati. "Ora se vuoi lasciarlo sarebbe meglio per te."
"Mi spiace, ma ho ordini ben precisi." Disse facendo un passo indietro.
"Gadriel vuole un umano? A cosa gli serve?"
"Pensi davvero che ti risponderò?" Huriel la guardò, Melissa era stupenda come sempre, lei avanzò verso di lui e alzò appena il capo per poterlo guardare negli occhi.
"Lascialo!" Gli ordinò con tono basso pieno di rabbia.
"Ti sei invaghita di lui!" Con la mano libera le afferrò un polso. "Non credevo che gli umani servissero a qualcosa di più che per nutrirvi." Le disse.
Melissa non gli rispose, estrasse i pugnali da dentro la giarrettiera e lo attaccò, ma Huriel non era uno stupido. Si dissolse nelle tenebre.
"Non nasconderti, vigliacco!" Sperava che insultandolo facesse una mossa sbagliata. "Temi gli attacchi di una femmina."
"Non temo niente." Disse alle sue spalle. La disarmò rapidamente e poi la avvolse nelle ombre.
Melissa si dibatté, lottò come una tigre, ma Huriel riuscì comunque a farla fondere con le ombre. Un tuono risuonò sulle loro teste. Doveva muoversi! Mandò in frantumi il vetro dell'oblo e si lasciò scivolare fuori dal buco con rapidità, doveva muoversi!

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