capitolo 13

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Cadis aprì gli occhi e si girò verso Erin che gli sorrise.
"Come stai?" Si sedette al suo fianco.
"Continuo a sentire il suo richiamo. Se Huriel non fosse stato così bravo credo che oggi avrei potuto ucciderlo." Disse con voce lugubre.
"È normale, il legame..."
"Facciamolo, cancelliamo questo marchio!" Disse con tono deciso interrompendola, li aveva sentiti parlare.
"Se è ciò che vuoi appena Huriel e..."
"No! Adesso." Erin lo fissò sbarrando gli occhi.
"Sei impazzito! Non posso, non riuscirei mai..." Tento di protestare Erin.
"Ascoltami maledizione. Di questo passo non resisterò ancora per molto! Non riesco neanche a mangiare! La nausea mi assale." Si scostò la coperta di dosso e si alzò dal letto avvicinandosi al camino. "Riuscirà ad avermi, ne sono certo! Per quanto credi possa resistere ancora? E questo che vuoi?" La guardava negli occhi mentre pronunciava quelle parole. Era crudele da parte sua metterla sotto pressione in quel modo. Avrebbe preferito morire che sottomettersi, ma doveva farle credere che Lucifer poteva sedurlo. Aveva bisogno che lei lo liberasse!
"No! Certo che no, e tu lo sai bene." Con tono fermo. Erin gli voleva bene.
"Allora dobbiamo farlo adesso! Tamara è al villaggio e loro non torneranno che tra un paio di ore." Cadis infilò l'attizzatoio in mezzo alle braci e si passò la lingua sulle labbra. "L'unica cosa che mi dispiace e che così facendo spezzerò anche il legame che ho con Gadriel." Gli occhi gli si riempirono di lacrime. "Gadriel è stato la mia ancora di salvezza."
"Forse posso salvare la parte di marchio che si riferisce a lui." Le disse Erin avvicinandoglisi. Aveva cercato sui libri se quello poteva essere fattibile. "Sai qual è?" Gli chiese.
Cadis aveva chiesto a Gadriel quale fosse, lui aveva toccato la parte bassa del marchio. Alzò la mano e la indicò a Erin. Avrebbe posato il ferro rovente sul marchio e avrebbe bruciato la parte in alto annullando il legame tra Lucifer e Cadis.
"Oh!" Cadis si alzò la camicia per mostrarle il marchio, era intrecciato con il rosso e nero. Quindi quello rosso era solo di Lucifer. Doveva fare attenzione.
"Che significa?" Le chiese preoccupato.
"Tranquillo, i contorni sono ben delineati. Posso farlo." Con tono deciso. "Sarà doloroso." Estrasse il pugnale da fodero e gli porse quest'ultimo. "Togli la giacca e la camicia." Gli indicò il letto. "Metti il fodero tra i denti."
Cadis obbedì, si andò a sdraiare sul letto e si infilò in fodero tra i denti. E in cuor suo pregò, si pregò, che il legame con Gadriel non si spezzasse!
Erin si avvicinò al camino e prese l'attizzatoio. Si avvicinò al letto, Cadis era sdraiato a pancia in giù. Fece un respiro profondo, era inutile indugiare. Si sedette al suo fianco, doveva fare attenzione a non toccare la parte di marchio che lo legava a Gadriel, posò il ferro rovente sulla pelle di Cadis.
Cadis strinse i denti e urlò per il dolore, le lacrime gli rigarono il viso.
L'odore di carne bruciata li avvolse come un sudario. Poi la coscienza di Cadis scivolò via e perse i sensi.
Erin urlò per il dolore quando l'attizzatoio gli volò dalle mani andando a conficcarsi nella parete. Il marchio era come collassato su sé stesso e il potere che si sprigionò la scagliò all'indietro. Erin cadde per terra, ma si risollevò velocemente e tornò a sedersi al suo fianco. Richiamò l'acqua del catino a sé, ne fece scendere la temperatura e poi posò le mani sulla sua pelle ustionata.
"Fa male." Cadis aveva ripreso i sensi e respirava con affanno.
"Ora passa." Singhiozzò Erin. Teneva le mani poggiate sulla sua pelle. "Tra poco starai meglio." Sussurrò piano. Aveva bisogno di confortarlo per confortare sé stessa. Erin deglutiva spasmodicamente.
Cadis pian piano si rilassò sotto il suo tocco. "Allora? Senti qualcosa?" Gli chiese.
Cadis sorrise, un sorriso felice. "Non c'è più. Lucifer non c'è più."
"E Gadriel?" Lo vide chiudere egli occhi e concentrarsi, un sorriso felice gli piegò le labbra. "Ci sei riuscita!" Rimase in silenzio per un po'. Poi disse. "Sei anche una guaritrice?" Le chiese con tono rauco. "Ti prego non piangere."
"Non sto piangendo! E comunque non sono una guaritrice." Si asciugò le lacrime con il dorso della mano.
"Mi piacerebbe sapere come l'ha presa Lucifer." Disse Erin.
"Anche a me." La cosa più importante era che il legame con Gadriel fosse rimasto.

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