Disagi In Irlanda I - Salvate la vecchia... e noi!

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Chi è pirla? Io! Che mi sono dimenticata di pubblicare e me ne sono accorta solo ora!

Sorry, sorry, questa domenica pubblico, promesso.


Hey, persone, quanto tempo!

Come promesso, ecco a voi il disagio irlandese servito su un piatto di patate! (poi vi spiegheremo)

Considerato che abbiamo la memoria di un carciofo, abbiamo deciso di postare molto su Instagram in questi giorni e di salvare le storie in una cartella a parte. Solo per voi -w-

Direi di iniziare!

Il disagio non è partito dall'Irlanda, ma dalla riunione prima dell'Irlanda, quando ci hanno dato tutte le informazioni (abbiamo per prima cosa controllato se c'era Starbucks vicino a casa nostra o alla nostra scuola).

(Per questa volta non mi lamenterò di quanto sia disorganizzata la nostra scuola.)

Capimmo di trovarci tra zoccoline quando una di queste, scoprendo che era in stanza con una che non conosceva, ha incominciato: *vocina da "ce l'ho solo io"* <<ceh, ma io questo non so neanche ci sia, ceh, non mi potete spostare?>>

Ed era appena incominciata.

Ha fatto un quarto d'ora a lamentarsi davanti a tutti compresa la ragazza con cui sarebbe stata in casa.

Che ce frega? Ce frega perché è solo un assaggino del capitolo "zoccolaggine".

Io ed Elena per fortuna non avevamo nessun'altro con noi.

Ad una certa vedo mia mamma che chiede il ventaglio alla mamma di Elena e lo sventola come se ne dipendesse la sua vita.

<<Mamma, ma che stai facendo?>> le dico ridendo sottovoce.

<<La tipa dietro puzza da morire>>.

(Dovevo scrivermi cosa succedeva perché non mi ricordo altro)

Andiamo avanti...

Il giorno della partenza io ed Elena ci facemmo trovare alle 6 del mattino davanti a scuola per prendere un pullman con tutto il gruppo e andare a B E R G A M O a prendere l'aereo.

Eh, già.

A BERGHEN.

E' tipo ad un'ora, un'ora e mezza da casa nostra.

Il loro piano era: farci fare un'ora e mezza di bus, due ore di aereo fino a Dublino e poi tre ore da Dublino a Cork. Ma che bello!

Asia, piantala di lamentarti e arriva al punto divertente, grazie.

Alura: eravamo nell'aeroporto di Bergamo, in fila ai bagni. Arriva 'sta vecchia, ci supera ed entra in un bagno.

E già partono gli insulti (non ad alta voce perché siamo gentildonne).

Questa esce subito dopo e dice a una che aveva appena superato: <<mi tieni la porta che non si chiude>>

La ragazza, gentilissima (quella in stanza con la zoccolina di prima, la sentirete spesso), accetta.

Quando un bagno si libera, la ragazza davanti a noi si offre di sostituirla.

Poco dopo la vecchia (sì la chiamo vecchia perché spero che possa leggere e sapere che la mandiamo tutti a cagare con affetto) esce dal bagno e, mentre Elena prende il suo posto fa: <<non c'èla carta igienica, l'ho finita>>.

Io ed Elena ci siamo guardate e abbiamo soffocato delle risate isteriche.

Pensandoci sì, era una stronza, ma 'sta scena è troppo comica.

Ah e ovviamente ho comprato due libri lì...

Arrivati a Cork, dovevamo aspettare che le famiglie ci venissero a prendere al punto d'incontro che era sostanzialmente un marciapiede vicino ad un ponte e alla fermata del bus.

Ad una certa arriva una macchina (perdonate la mia ignoranza) di quelle per le grandi famiglie a tutta velocità, sale sul marciapiede e prende dentro la valigia di una ragazza.

<<Poverini quelli che saranno con loro>> dico ad Elena che si mette a ridere esclamando: <<ma come cavolo guida?>>

Dalla macchina scende solo un vecchietto che con un foglio con dei nomi grida: <<Azia *cognome storpiato>>

Sul foglio c'erano scritti il mio nome e quello di Elena.

Eh già.

E ha guidato come un pazzo per tutto il tempo.

Cosa sono i freni?

Ad una certa, nel silenzio più totale, indica un edificio, <<Quello èandato a fuoco settimana scorsa, c'erano 200 macchine intrappolate>>.

Per l'amor del cielo, mi spiace, ma che modo è di iniziare una conversazione?

Per il resto la famiglia era simpatica, specialmente lei, a parte il fatto che secondo noi il signore lavorava in nero perché c'era scritto che era disoccupato, ma lo vedevamo meno di lei che era una cassiera.

Poi c'era il figlio che era il classico ragazzaccio dei libri: non ci siamo mai presentati, non ci salutava mai, faceva lo stesso con i genitori, era sempre fuori, ma ogni tanto faceva il gentile, faceva il cute con i suoi genitori, portava i bambini dei vicini a scuola. Esteticamente era... magro ahahah, no dai, non era bruttissimo.

Avevano un cagnolino piccolo e tre cani da caccia tenerosissimi.

Abbiamo scoperto il secondo giorno che le nostre regole erano scritte su un foglietto dietro la porta e che alcune le avevamo violate.
Tipo quella di non fare casino dopo le dieci

Sto andando a rivedere Instagram perché non mi ricordo niente.

I L  T E M P O

In Irlanda, quando siamo arrivati (e quasi sempre), il cielo era nero, c'era tanto tanto  t a n t o  vento e quindi la pioggia non seguiva un normale percorso verticale cielo-terra, ma rimaneva nell'aria rendendo gli ombrelli inutili. Sapete quanto è bello con gli occhiali?

Ma alla fine mi devo lamentare per forza? A quanto pare...

*sempre guardando Instagram*

L' A C E T O

L A  P I Z Z A

Uno dei due è negativo, scegliete quale.

Scelto? Bene, vi sbagliate.

La pizza era il male minore. Cioè, a me è sinceramente piaciuta, anche se il salame che c'era sopra non sapeva di salame.

Il problema era l'aceto! Quando siamo arrivati, per cena ci hanno fatto proprio la pizza surgelata con le patatine (dopo arrivo alle patate) e per condire: sale, ketchup e... aceto. A C E T O  S U L L A  P I Z Z A.

Ma non è finita qui: loro ci davano un pacchetto di patatine per pranzo (insieme ai panini e ai dolcetti) e poteva sapere di bacon, di cipolla e formaggio o di A C E T O  E  S A L E.

Volete sapere di cosa sapeva? Prendete un cucchiaio di aceto, una punta di sale e ficcatevelo in gola.

S C H I F O

Sapeva di schifo.

Una volta avevo fame e me ne sono mangiata due pacchi, ma sono dettagli.

Io direi che ho detto abbastanza cagate per oggi, quindi il segreto delle patate lo scoprirete nella prossima puntata dove vi faremo anche conoscere la nuova Parabatai di Elena!

P.s.

Prima che mi dimentichi: la prima notizia che abbiamo ricevuto scese dall'aereo è stata che Namjoon era in Italia... a Milano...

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 26, 2019 ⏰

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