Li videro spuntare dal sentiero del parco, recarsi alla loro vettura e poco dopo partire. Alex li seguì, prudentemente lasciando che vi fosse sempre una vettura che li separasse dalla loro. Il tragitto non fu lungo, percorsero la strada principale e dopo una decina di chilometri entrarono in uno spiazzo che risultò essere il parcheggio di un rinomato albergo a cinque stelle. Li videro posteggiare l'auto, Alex rimase all'ingresso dell'ampio parcheggio, ma riusciva a scorgere molto bene la loro auto.
"Passami la videocamera per favore, voglio riprendere meglio la targa della vettura"
Laura gliela passò.
"Non rammento se al cimitero ho filmato la targa, non si sa mai, dubito che sia rubata, ma almeno abbiamo la prova"
"Trascriverla no, vero?" ribatté ironica Laura.
"Non ho carta e penna" rispose Alex non cogliendo l'ironia di lei e continuò: "Bene, fatto, aspetta, si è aperta la portiera... non ci posso credere!" esclamò esterrefatto.
"Cosa c'è ora?" chiedendolo Laura sollevò il capo e si accorse subito di ciò che aveva colpito l'attenzione di Alex, infatti si rispose da sola: "Si è tolto nuovamente la parrucca e la barba! Sei riuscito a riprenderlo bene?"
"Credo proprio di sì, anche se è stato solo per qualche secondo, il tempo che si è recato al bagagliaio a prendere la valigia, poi, il nostro strano e misterioso signor X si è voltato"
Alex registrò i loro movimenti sino all'ingresso dell'albergo, poi spense la telecamera e la consegnò nuovamente a Laura. Lei la riaccese e richiamò l'ultima sequenza. L'avviò e mise in pausa, ancora una volta, sul fermo immagine di quell'individuo ed esclamò: "E' proprio identico a Mattias, è incredibile la somiglianza, osserva le orecchie a sventola, ora che la parrucca non le nasconde più, piegate in quel modo particolare che rendeva buffo, ma teneramente simpatico, il nostro caro Mattias. Non so più cosa credere di questa strana situazione"
"Sono d'accordo con te. Amore possiamo tornare a casa ora!"
"Come? Vuoi lasciare perdere?" gli domandò sorpresa.
"Certo che no! Continuiamo domani mattina"
"E se ripartono questa sera?" ribatté Laura.
"Sono sicuro che rimangono per la notte. Hai notato? Hanno scaricato anche la valigia, si fermano a dormire per la notte sicuramente"
"Non lavori domani?"
"No, amore, mi sono preso qualche giorno di permesso per il funerale e per stare con te"
"Già è vero me lo avevi anche detto, sono proprio stanca"
"Lo noto, forza ora che è tardi, ti accompagno a casa... veramente questa volta!"
Alex avviò la vettura e percorse la strada al contrario. Dopo circa mezzora arrivarono a casa di Laura. Alex la salutò con il motore acceso.
"Non ti fermi da noi? Mi avevi detto che rimanevi a cena" gli disse quasi con il beccuccio.
"Non ti preoccupare, torno più tardi, prima passo per casa a cambiarmi e poi passo da un amico per chiedergli un favore"
"Chi è? Quale favore?"
"Quando torno ti racconto. Ora devo andare. Saluta i tuoi intanto e non ti preoccupare: torno per cena"
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Fenice: il Progetto
Science FictionFenice: il Progetto! È il mio primo libro di una serie di fantascienza incentrate sul Progetto Fenice. Narra le vicende di una famiglia sconvolta per la morte di un loro caro. Ma è realmente morto? Cosa vi è dietro? La scoperta del Progetto Fenice...