Possesed

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Kailash e Acronix passeggiavano per le sale vuote del Museo di Storia di Ninjago.
I loro passi risuonavano secchi sul pavimento in marmo rimbalzando fra le pareti della struttura. Dalle vetrate, filtrava la luce lunare. Trovava la strada libera, per colpire le statue, data l'assenza di tende. "Cosa ci facciamo qui?" Domandò il più giovane. La sua voce tuonò forte e l'eco rimase nell'aria per qualche minuto. "Il biglietto che ha mandato Balho porta qui." Spiegò l'altro, guardandosi attorno. "Cosa c'era scritto?"

"Dove hai combattuto i Figli di Acqua e Fuoco per la prima volta."
"Kai e Nya?"
"Esattamente."
"Qui siamo nell'atrio. Sicuro che era questa la sala?"

Acronix lo guardò. "No, non era qui.- Esclamò -Era...la sala dietro!"
Il Maestro del Tempo si incamminò verso la sala accanto. Kailash fece per seguirlo, ma qualcosa catturò la sua attenzione. Un'ombra era passata di corsa dietro di lui, dirigendosi verso una sala chiusa al pubblico, da quanto era scritto sul cartello posto accanto all'entrata. Il giovane lo ignorò e di incamminò lungo il corridoio, stretto, privo di illuminazione.
Faceva più freddo, in quella zona del museo, il suo fiato si condensava in nuvolette argentee. Aveva i brividi e sentiva la pelle d'oca, sotto le maniche del kimono.
Non riusciva più a sentire le dita della mano che stringeva il machete in Night Steel.
Poi eccola di nuovo. La stessa sagoma che aveva visto prima, scivolare davanti ai suoi occhi, mentre attraversava la sala.
"Chi c'è?- Tuonò il ragazzo -Ti avverto che sono armato! Fatti vedere!"
Ma niente. Nessuno si fece avanti o rispose alla sua richiesta.
Kailash si guardò attorno, strizzando gli occhi.
Era davvero buio, in quella sala. "Lloyd, se mi hai seguito dimmelo!- Disse ancora -Evito di piantarti una lama nel cranio se mi spaventi!"
Finalmente, alle sue spalle, qualcuno si avvicinò e gli toccò la spalla, badando di allontanarsi immediatamente, quando il più giovane si voltò nella sua direzione, la lama tesa davanti a sè.
"Krux..?" Il Maestro del Tempo più anziano sforzò un sorriso, guardando il giovane negli occhi. "Credevamo fossi stato rapito da Balho." Il più vecchio ridacchiò. "Sono riuscito a scappare. Cosa cerchi, nel mio museo?"
Si avvicinò ad una statua, passandoci sopra la mano, con un sospiro nostalgico. Poi si voltò. "Sei qui da solo?" Domandò. Il ragazzo scosse il capo. "No.- Disse -Acronix è nell'altra sala."
Gli occhi del più anziano luccicarono a quel nome, di lacrime quando Kailash pronunciò quel nome. "Sta bene?"
Il ragazzo annuì. "Sì, sta bene.- Lo rassicurò -Non è ferito, il suo braccio si sta sistemando." Krux giocherellò con un pugnale. "In che sala si trova..?"
Kailash socchiuse la bocca e lo guardò, confuso. "Cosa vuoi fare?"

"Dimmi dove si trova mio fratello, Kailash! Non gli farò del male."

Il ragazzo ridacchiò. "Ha detto la stessa cosa l'Overlord prima di far esplodere Zane!- Afferrò il machete con entrambe le mani -Non posso lasciarti andare da lui!"
Krux chiuse gli occhi e deglutì. "Allora non mi lasci scelta."
Con uno scatto, aggredì il più giovane, cercando di ferirlo superficialmente. Non era lui il suo bersaglio, non era lui che voleva uccidere. "Non voglio farti del male, Kailash.- Disse calmo Krux -Sei mio nipote, siamo una famiglia!"

"Non sapevi neanche della mia esistenza! Uccidimi, mi conosci da troppo poco perchè ti possa importare!"
"Questo non è vero! È per quello che ti dico che mi dispiace!"

L'uomo scagliò il pugnale verso il ragazzo, lisciando la sua gola, e aprendo una lieve ferita.
Kailash si pulì il sangue e squadrò il Maestro.
"K...Krux..?" L'uomo rimase di spalle, quando la voce del fratello raggiunse le sue orecchie.
Restò immobile, in silenzio.
Le sue orecchie ronzavano, infastidite da una mosca inesistente. "Krux, fratello..."
Lentamente, si voltò nella sua direzione e lo fissò. La sua espressione era vuota, come se fosse stata scolpita da un apprendista scultore.
Non provava niente.
Rabbia, paura, gioia.
Niente di niente.
Si limitò a sollevare il cappuccio nero sul volto, poi estrasse un secondo pugnale, avanzando lento verso Acronix.
Si fermò a pochi passi da lui fissandolo negli occhi.
Era come se il tempo si fosse fermato.
Kailash non parlava, nè muoveva un muscolo. Si limitava a guardare i due fratelli, in silenzio. I suo occhi rimbalzavano da uno all'altro.
Erano come il fuoco e il ghiaccio.
Se Krux non provava niente di niente, il gemello era un esplosione di...qualunque cosa.
Sentiva la sua paura, la sua confusione.
Ma anche la sua felicità, perché temeva che fosse morto.
"Krux?" Acronix gli afferrò le spalle. Gli sembrava di avere davanti un manichino, privo di vita, volontà. O qualunque altro sentimento.
"Krux, rispondimi! Di' qualcosa."
Gli tremava la voce. E non quel tremolio dato solo dalle lacrime imminenti, dato dal tremore che si propagava in tutto il suo corpo. Un tremore mai visto prima, nemmeno quando i bulli di quinta superiore, se la prendono con i primini. Era peggiore.
"Krux, ti prego!"
Il più vecchio lo allontanò da sè, spintonandolo e facendolo cadere a terra. "Smetti di darmi fastidio, moccioso!" Ringhiò, avvicinandosi di più, mentre Acronix non riusciva a staccargli gli occhi di dosso e iniziava a balbettare. La cosa suscitò ilarità nel fratello. "Cosa c'è?- Domandò sarcastico -Ti metti a piangere? Eh, stai per piangere, Acronix?"
Il minore serrò gli occhi e voltò la testa, per non guardarlo. "Guarda che ti ho fatto una domanda.- Riprese il più anziano -Rispondi al tuo fratellino."
Si voltò e iniziò a passeggiare avanti e indietro, davanti a lui. "Tu non sei mio fratello.- Krux si fermò e restò di spalle. -M...mio fratello...mio fratello mi avrebbe chiesto seimila volte se sto bene, se sono ferito. Tu non sei mio fratello."
Il più anziano rise e si voltò, lentamente verso di lui. "Credi che me ne sia mai fregato qualcosa di te?- Sibilò, gelido -Lo credi davvero? Tutto quello che ho fatto, lo avrei fatto milioni di volte più in fretta, senza di te e lo sai perchè? Perchè sei un peso nella mia vita, lo sei sempre stato e sempre lo sarai! Fratello."
L'ultima parola fu pronunciata con freddezza. Il tono di Krux era tagliente, graffiava, come delle unghie su una lavagna. Il minore abbassò lo sguardo e rafforzò la stretta sul Machete in Night Steel. "Oh, Acronix.- Krux gli sollevò il viso, costringendolo a guardarlo -Sei davvero patetico." Sorrise, sotto il cappuccio, e seguì con lo sguardo una piccola lacrima cristallina, che scivolò lungo lo zigomo del gemello, per poi gocciolare a terra, silenziosa.
"Stupido." Sibilò Krux. Alzò il pugnale sopra il fratello, con il semplice e preciso intento di ucciderlo, trafiggendolo alla fronte. Acronix contrastò la lama, con il Machete. "Ti sono spuntate le palle all'improvviso?" Ringhiò il più anziano, tentando un attacco diverso. Mirò al ventre. Ma anche sta volta, Acronix lo evitò, spostandosi di lato e scivolando alle sue spalle, colpendolo alla schiena.
Krux perse l'equilibrio e si ritrovò lungo disteso al suolo. Il pugnale colpì le lastre di marmo, con un clangore metallico e scivolò lontano da lui. "Non voglio farti male, Krux.- Esordì il più giovane, avvicinandosi -Ma non mi lasci scelta." Krux lo guardò e si mise in piedi, a fatica. Dopotutto aveva la sua età.
Acronix gettò il Machete da parte. Lo avrebbe affrontato alla pari, ma non aveva considerato una cosa; luo era ferito e Krux non aspettava altro che un vantaggio per fargli del male.
Lo colpì basso, alla caviglia, costringendolo ad abbassarsi per il dolore. Un riflesso involontario, ma che gli costò caro.
Il ginocchio di Krux si abbatté sulla sua bocca, dritta agli incisivi. Un colpo secco, deciso, ma non forte abbastanza da rompergli i denti. Lacerò, però, le pareti interne del labbro inferiore e superiore. Dai tagli, scaturirono alcune gocce di sangue, che l'uomo sputò sulle piastre bianche.
Il Maestro del Tempo dai capelli lunghi, indietreggiò di un passo, le mani premute alla bocca. "Guarda che non ho problemi a romperti a metà la testa!- Ghignò il più anziano -Solo vorrei evitare di farlo senza pubblico."
Il gemello lo caricò, aggrappandosi alla sua vita, come se stesse eseguendo un placcaggio di Rugby. I due fratelli ruzzolarono a terra, il più giovane sopra al più vecchio. Si colpivano ferocemente ovunque ci fossero aree scoperte. I loro pugni volavano al ventre, al volto. Ma anche agli arti e ovunque arrivassero a ferire.
Poi, Krux afferrò entrambi i polsi del fratello e ripiegò le gambe, posando i piedi al petto dell'altro. Come fosse stato una.catapulta, lo allontanò da sè. Non di molto. Acronix ricadde a mezzo metro di distanza, dopo una breve caduta, data dalla spinta.
L'uomo dai capelli grigi si scoprì il volto. Perdeva sangue da un angolo della bocca e appena sotto l'occhio destro si stava formando un livido.
Raccolse il pugnale da terra e si avvicinò al fratello, restando a qualche passo di distanza da lui.
Acronix era a terra, paralizzato dal dolore che si propagava per il braccio fratturato, a causa dell'impatto dopo la caduta. "È triste.- Commentò il più vecchio, mentre gli occhi del minore si posavano su di lui, colmi di terrore -Ma temo che questa sia la fine."
E per l'ennesima volta, alzò l'arma su di lui.
Era davvero finita.
La lama avrebbe aperto la sua carne, avrebbe messo fine alla sua vita.
E non c'era nua che potesse fare.
Lui no.

"Stagli lontano, o giuro su Dio, ti taglio le gambe!" Kailash si frappose fra i due uomini, stringendo il machete e tenendolo a poco più di un centimetro dalla gola di Krux. "Perchè lo difendi?- Domandò l'uomo, senza abbassare l'arma -Ti ha abbandonato."
"Se c'è qualcuno che deve fargliela pagare, quello non sei tu, chiaro?" Ringhiò, facendo combaciare gola e machete. Krux digrignò i denti e squadrò padre e figlio. "Non finisce qui." Sibilò. Poi, scomparve. In una nube di fumo nero, lasciando dietro di sè il nulla. Il silenzio più totale.
"Stai bene?" Acronix si rimise in piedi, ignorando la mano che il figlio gli tendeva per aiutarlo e la sua domanda. I suoi occhi avevano puntato qualcos'altro.
Un foglio, simile se non uguale, a quello che era comparso quando "Nya" era diventata polvere. "È...il secondo indizio di Balho." Disse un po'a Kailash, ma soprattutto a sè stesso.
Si inginocchiò e lo raccolse. Quando iniziò a leggerlo, il suo cuore sprofondò nella sua gabbia toracica, smettendo di battere per un secondo.
Sentiva la bocca asciutta. La sua mente bloccata e lo sguardo fisso sul contenuto del messaggio. "Che c'è scritto?" Il ragazzo sfilò il foglio dalle sue mani e lesse. Non ad alta voce, era più che altro mormorato. Ma nel silenzi del museo, era come se stesse urlando.

Acronix, non ho molto tempo,
Sto bene, ma Balho ha in mente qualcosa. Lo sentivo parlare di possessioni, qualcosa del genere. Pensavo di sbagliarmi, ma purtroppo è così. Vuole usarmi per arrivare a te.
Rideva, parlando di questo processo. A sentire lui, sarà una cosa dolorosa, ma non voglio che ti preoccupi per me. Andrà tutto bene, troverò il modo di tornare.
Lo so che hai paura, ma, ti prego, sii forte, fallo per me.
Balho manderà altri 'fantocci' per recapitare i suoi indovinelli, ma ho sentito il prossimo e posso dirtelo subito, già risolto.
Parlava di una foresta, di una casa sull'albero gestita dal piccolo Garmadon e dagli Hypnobrai. È ciò che so.
Non dovrei dirtelo, perchè quando scoprirà che vi ho aiutati, si arrabbierà. Ma voglio che vendichi i nostri genitori, per tutto il male che li ha fatto.
Io me la caverò. Andrà tutto bene, fratellino, ti voglio bene.
Krux

Fece appello a tutte le sue forze per non scomporsi. Erano parole vive.
Gli sembrava di udire la voce del maggiore dei Gemello che scandiva le parole, mentre le scriveva, su quel foglio strappato e scritto in fretta e furia.
Spostò lo sguardo su Acronix, ancora inginocchiato a terra, incapace di proferire parola. "Papà..." Nemmeno si accorse del modo in cui lo chiamò.
Krux era sempre stato la cosa più importante per lui e ora, rischiava di perderlo. Rischiava di non poterlo riavere più indietro.







Aaaalllooraaa, per questo capitolo c'è una nota a piè di pagina. (Ovvero questa)
Grazie, grazie, grazie a S_ismyname_ per l'AIUTONE che mi ha dato. Grazie mille piccola ninja ♡♡

Revenge Of A Past Enemy ~ A Ninjago FanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora