Vermillion Warriors

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Yoru e Griffin attraversarono la porta principale del Monastero.
Acronix gli aveva seguiti, restando tuttavia, a qualche passo di distanza, per timore che il Maestro della Velocità potesse mettergli nuovamente le mani addosso.
Wu e Kailash erano seduti al solito tavolo, assieme al resto della squadra.
Si passavano di mano in mano il biglietto lasciato da Krux, esaminandolo. Non che ci fosse da capire chissà cosa. Era detto chiaramente la prossima, meta indicata da Balho.
Lloyd era impegnato più che altro a giocherellare con i capelli di Kailash. I suoi occhi erano puntati sul biglietto, ma ciò non significava che stesse davvero leggendo.
Anzi, quasi nessuno lo aveva letto davvero.
Lo tenevano in mano, lo osservavano per quasi venti secondi, poi lo passavano. Facevano finta di leggere.
Tranne Wu e Kailash.
I loro occhi scivolavano lenti sulle parole d'inchiostro, scritte su quel foglio.
Il più vecchio si tormentava le mani, il ragazzo, invece, si mordeva l'interno del labbro, nervosamente.
"Co...cosa stiamo aspettando, esattamente?" La voce stridula di Jay, graffiò i timpani del ragazzo.
Quando lo udì parlare, si voltò nella sua direzione, un'espressione indecifrabile in volto. "Lo hai letto il biglietto?- Domandò serio -Qualcuno, oltre a me, il Sensei e Acronix, ha letto questo cazzo di messaggio!?"
I ninja abbassarono lo sguardo, rossi d'imbarazzo. "Perchè non lo leggete?"
"Perchè non ci interessa!" Sbottò Kai. I piedi sul tavolo e un'espressione annoiata.
Stava giocando con una penna. Kailash aggrottò la fronte.
"Ma è sempre così nervoso?"
L'espressione dura del ragazzo si distese e addolcì, quando udì quella voce.
Si scordò persino del tono di voce arrogante e menefreghista di Kai.
Si voltò lentamente.
Non era possibile che fosse DAVVERO lei.
Eppure la voce era quella. Com'era possibile?
Erano anni che non la vedeva, non la sentiva né altro.
Però la pensava sempre. Ogni giorno.
Era parte dei suoi pensieri, assieme a...i suoi genitori.
Al solo ricordo che aveva di suo padre.
Però, quando si voltò, quando la vide e si rese conto che era lei, il suo cuore accelerò.
"Yoru!"
La ragazza gli sorrise e accettò di buon grado la stretta che gli regalò Kailash, sotto lo sguardo di fuoco di Griffin.
Era davvero diventato geloso dopo...ciò che era successo.
"Quanto tempo! Mi sei mancata davvero tanto!"
Yoru ricambiò la stretta, affondando il viso nella felpa del più alto. "Mi sei mancato davvero tanto anche tu!"
Griffin scivolò, silenzioso e invisibile, accanto a Lloyd. "Lloyd- Sibilò, digrignando i denti -Chi cazzo è questo?"
Il biondo ridacchiò.
Aveva capito, ed era ovvio, che Griffin era geloso.
Geloso della sua Yoru, della sua piccola, come la chiamava sempre lui.
"È il figlio di Acronix.- Spiegò Lloyd al Maestro della Velocità -Perchè? Hai paura che ti freghi la ragazza?"
Il castano sbuffò e incrociò le braccia. "Yoru, cosa ci facciamo qui?" Sbottò, cercando di ignorare le attenzioni che le dava Kailash.
"Oh, giusto!- La Maestra dell'Antimateria sciolse l'abbraccio e si rivolse a tutti i presenti, anche se la sua attenzione era mirata soprattutto a Wu -Solitamente non chiederei aiuto, ma questo è un problema davvero troppo grosso da gestire da soli."
Kailash l'ascoltava in silenzio, le braccia conserte e la fronte agrottata.
La ascoltava in silenzio.
"Eravamo a casa- Raccontò Yoru, il tono di voce piatto e monotono -Dalla nostra finestra si vede la piazza del paese. Ero seduta sul balcone della finestra e guardavo questa donna. Era spaventata a morte, correva, urlava e piangeva. Mi sembrava che fosse ferita, allora sono scesa, per...per vedere se potevo aiutarla."
Smise per un secondo di parlare. Si morse il labbro inferiore.
Era....spaventata, quasi. Si tormentava le mani e quando sembrava che stesse per riniziare a parlare, chiudeva la bocca. "Yoyo, se vuoi...continuo io." Tentò il Maestro della Velocità. Ma lei scosse rapida il capo e prese un respiro profondo. "Quando sono scesa- Riprese, con un tremito nella voce -L...lui non c'era più. Non sono riuscita a trovarlo da nessuna parte."
"Allora che avete fatto?" Domandò Jay, in ansia, tamburellando le dita sul tavolo. "Be'...- Yoru rabbrividì e scosse il capo -Volevo tornare indietro ma, dal nulla, sono comparsi dei samurai. Le strade brulicavano di quei cosi."
Kai aggrottò la fronte, squadrandola, la testa inclinata da un lato. "Descrivili!" Ringhiò. Era più un ordine che una richiesta.
Perchè era così arrabbiato?
Perché Kailash aveva preso a testate la sosia di sua sorella? Quello gli bruciava?
O cos'altro?
La testa di Kailash era spaccata fra questo dilemma e il racconto di Yoru.
"Sono...rossi o arancioni.- Spiegò la ragazza -Non parlano fra loro, solo con dei ringhi. Sembrano fatti di...serpenti."
In un attimo, tutti gli sguardi, tranne quelli di Kailash, Yoru e Griffin, furono su Acronix.
"LI HAI RIPORTATI QUI!?- Tuonò il Maestro del Fuoco, aggredendolo -SEI UN TRADITORE, BRUTTO FIGLIO DI PUTTANA! NON DOVEVAMO FIDARCI DI TE!"
Lo aveva afferrato per i baveri, alzando di quasi venti centimetri e sbattendolo contro la parete. "K...Kai, i...io non ho fatto niente, t...te lo giuro..." Il Maestro del Tempo tremava terrorizzato, guardando il più giovane. Balbettava, incapace di parlare e dare una spiegazione logica, a sè stesso, ma nemmeno al resto dei presenti.
"SPIEGAMI PERCHÈ SONO ANCORA VIVI!" Abbaiò il suo aggressore.
Deglutì un paio di volte, prima di avere le forze per ragionare e parlare: "I...i Guerrieri Vermillion si erano distrutti, dissolti- Spiegò, cercando di non agitarsi. Sentiva gli occhi di tutti su di lui. Gli trapassavano il corpo, gelidi -M...ma seguivano gli ordini del Generale Machia...a meno che..."

"A MENO CHE COSA?!"
"K...Krux può averli...riportati qui...può riavvolgere il tempo...li ha riportati indietro."

Kai lo lasciò cadere a terra.
Il suo sguardo non era più il suo.
Dov'era finito il Kai di una volta?
Quello che se ne fregava di chi aveva davanti, aiutandolo incondizionatamente?
Il Kai che metteva la propria vita al servizio del prossimo.
Il vero Kai, non quel demonio che camminava per la stanza, come fosse stato una tigre in gabbia, gettando sguardi velenosi a tutti.
Nessuno gli disse nulla e nessuno cercò di fermarlo quando si allontanò dalla stanza, senza una reale motivazione.
Semplicemente si voltò e percorse il corridoio, quasi di corsa, fino alla stanza da letto.

"Y...Yoru- L'attenzione di tutti quanti tornò sul Maestro del Tempo e sulla ragazza in felpa bianca -Il ragazzo che hai visto, che scappava, l'hai visto bene?"

"Sì, abbastanza, perchè?"
"M...me lo puoi descrivere, per favore?"

Yoru ci pensò su per qualche secondo mordendosi il labbro inferiore con gli incisivi e guardando verso l'alto, come se l'immagine le dovesse passare davanti agli occhi da un momento all'altro. "Aveva i capelli neri, lunghi fino alle spalle...- Spiegò -Era strano. Non sembrava...materiale, vivo. Sembrava come se fosse...trasparente, un fantasma."

"Cosa...cosa è successo?"
"Cosa intendi?"
"Spiegami tutto ciò che ha fatto, tutto, anche le cose più...stupide."

Ma la ragazza scrollò le spalle. "So solo che stava scappando. Piangeva, so che zoppicava, un po'. Poi si è girato a guardarmi e...dopo è scomparso. E basta."
Il Maestro del Tempo annuì e le sorrise. "Ti ringrazio." Poi, anche lui scivolò fuori dal Monastero.
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"Hey, stai bene?"
Acronix voltò la testa verso chi lo chiamava.
Quando si rese conto che era il figlio, tornò a fissare le piastre del cortile davanti a sè. "È per tuo fratello?" Domandò il più giovane sedendosi accanto a lui. "Sì.- Sospirò Acronix -Credo...so che è impossibile che lo abbia imparato a fare ma..."

"Ma?"
"Quello che Yoru ha visto, potrebbe essere un segno di una prossima meta degli indovinelli di Balho. Lo ha fatto anche altre volte, magari è così."

Il ragazzo gli sorrise. "Beh, per ora sappiamo dove andare.- Disse, posandogli una mano sulla spalla -Non temere, ci riprenderemo tuo fratello."
Il Maestro del Tempo ricambiò il sorriso. "Grazie." Mormorò, poi alzò lo sguardo e si perse, a guardare la luna, appesa come un disco argenteo su una coperta nera, trapiantata di diamanti.

Revenge Of A Past Enemy ~ A Ninjago FanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora