Big brother's back

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L'Invincibile Kailash. Il ragazzo Imbattibile.
Ecco come lo chiamavano tutti quando si trovava ancora in Nepal.
E lo odiava.
Era uno stramaledetto nomignolo per prenderlo in giro, solo perché non era mai finito al tappeto.
E ogni persona che pronunciava quella frase, aveva la capacità di fargli chiudere la bocca dello stomaco.
Ma quella voce.
La voce che aveva pronunciato quella frase era dolce, gli piaceva.
Gli portava in mente scene piacevoli della sua infanzia.
Momenti calmi e tranquilli.
"Kailash, ragazzo mio, non ti ricordi di me?"
Il più giovane si voltò, con un sorriso sul volto.
Davanti a lui si ritrovò un uomo anziano, piuttosto grasso e con indosso una tunica arancione.
Teneva un drappo attorno al braccio e gettato sulla spalla opposta, color arancione scuro.
Per camminare si appoggiava ad un bastone di legno, con incisi dei caratteri in una lingua che Kailash non era mai riuscito a decifrare.
Ci aveva provato, trascorrendo delle ore nella biblioteca del Monastero, ma non aveva mai trovato nulla.
I suoi occhi erano talmente tirati che qualcuno avrebbe potuto dubitare che effettivamente ci potesse vedere.
Le sopracciglia bianche gli ricadevano ai lati del volto, incorniciandogli il volto.
I baffi e la barba erano come quelli di Wu, lunghi allo stesso modo e dello stesso immacolato candore.
Camminava a passi lenti, ma decisi.
Indossava un paio di sandali di cuoio marrone.
"Su Xian!" Kailash si inginocchiò, in segno di rispetto davanti all'uomo e chinò il capo.
"Mio caro ragazzo.- L'uomo gli alzò dolcemente il capo e sorrise -Non ti inginocchiare. Nemmeno i sudditi dovrebbero inginocchiarsi al sovrano."
Kailash si rimise in piedi, rigido, le braccia lungo i fianchi.
Su Xian gli sorrise poi posò gli occhi su Acronix.
L'uomo aveva aggrottato la fronte.
"Hai visto che avevo ragione?"
Kailash si voltò a guardare il padre e sorrise. "Sì.- Ammise -Come sempre."
"Ragione...su cosa?"
Il Maestro del Tempo si avvicinò al figlio, con uno sguardo interrogativo.
"Sul fatto che saresti tornato da lui, Acronix." Su Xian si guardò attorno e respirò profondamente.
Non fece nemmeno caso all'espressione sorpresa dell'uomo alle spalle del suo allievo.
"Come...come diavolo fa ha sapere che sono tuo padre?" Domandò a bassissima voce. Persino Kailash fece fatica ad udirlo.
Ma Su Xian lo udì. E molto bene, anche. Difatti lo guardò e sorrise. "Siete più simili di quello che sembra, Acronix."
Padre e figlio si scambiarono uno sguardo confuso e non proprio convinto.
Erano completamente diversi. Persino un cieco lo avrebbe notato: Acronix aveva gli occhi color bronzo, Kailash uno nero e uno azzurro.
I lineamenti del loro volto erano completamente diversi. Si poteva pensare che non fossero parenti, nemmeno lontani.
"Non fisicamente.- Si affrettò ad aggiungere Su Xian, per chiarire la loro confusione -Ma dentro. Siete più simili di quel che immaginate."
L'anziano si guardò attorno. Sembrava che cercasse qualcuno o qualcosa, con lo sguardo.
Pareva non sapesse nulla di tutto quello che stava accadendo i quei giorni. Superò, con lo sguardo, il punto in cui sedeva Ronin.
"Ah, Kailash, vedo che ti sei ricongiunto, finalmente con il tuo maestro." Wu era uscito dal Monastero, senza emettere il più piccolo dei rumori ed era scivolato accanto al suo allievo, tenendosi al bastone, una mano dietro la schiena. Rivolse un ampio sorriso al monaco davanti a sé. "Ah, Wu.- Lo salutò l'uomo, ricambiando il sorriso -L'uomo che mi ha rubato il migliore dei miei allievi." Si fermò e guardò il ragazzo. "Beh, uno dei migliori." Kailash sorrise. "Chi è l'altro? L'altro allievo?"
"Qualcuno che spero tu non debba mai incontrare.- Su Xian si incupì -Un allievo brillante e molto potente, ma accecato dal potere. Il suo cuore è scuro e la sua anima nera."

"Che parole gentili, Maestro, per descrivere il migliore dei suoi allievi. Mi commuove tanto amore e affetto!"
L'aria parve diventare fredda e pesante. Su Xian non osò voltarsi e nessuno volle guardare alle sue spalle. Una mano scivolò sulla spalla del maestro rimasto di spalle, stringendolo con forza. Degli artigli scuri strapparono la tonaca colore del sole. "Maestro...-sibilò l'uomo alle sue spalle, con un sorriso - È davvero un piacere rivederti. Speravo che questo giorno arrivasse...ma speravo non oggi." Con un movimento secco, lo allontanò di qualche metro e sorrise.
Il gruppo davanti a lui deglutì, quasi in maniera sincronizzata.
Balho sospirò e sorrise. "Acronix.- Il Maestro del Tempo indietreggiò di un passo- Sai ti devo ringraziare. A te...e al tuo caro fratellino."
Sollevò il corpo inerme di Krux, bianco in volto e dalle labbra cianotiche. "Non mi serve più.- Aggiunse lasciandolo cadere ai piedi del gruppo. -Te lo puoi riprendere." Sorrise e armeggiò con il nodo della benda che teneva sugli occhi. "Se riesci a svegliarlo, ringrazialo di questi."
Lasciò cadere il brandello di stoffa e posò due occhi rossi come il sangue sulle persone che si trovava davanti. "Se ti può consolare, mi è stato utile solo per riaverli." Guardò a terra, verso Krux e sorrise. "Avanti, Acronix, aiutalo. Aiuta il tuo fratellino." Ma l'altro uomo rimase immobile, con la bocca socchiusa e un nodo in gola e allo stomaco. "Prendi. Tuo. Fratello." Balho mosse un passo verso il gemello steso a terra, poi un altro e un altro ancora, fino ad arrivare a pochi centimetri da lui. Posò lo stivale sulla gola dell'uomo. "Lo uccido, se non lo prendi immediatamente."
Acronix, finalmente, si avvicinò. Lentamente, spaventato dall'uomo che si trovava davanti. Balho si scostò e lo guardò, mentre prendeva sulle spalle il fratello più anziano. Fece per allontanarsi, ma la mano fredda del più alto lo afferrarò alla gola. "Guarda che non ho finito con te!- Ringhiò tra i denti. -Quando questa storia finirà, te la farò pagare, insolente moccioso."
Acronix sentiva il fiato caldo di Balho sul proprio volto.
"Fottiti, Balho." Non sapeva da dove li fosse venuta fuori una frase del genere.
Era uscita da sola, dalle sue labbra e gliel'aveva sputata addosso. Così, senza pensarci.
I muscoli del volto di Balho si contrassero, le pupille si restrinsero nei suoi occhi. Si raddrizzò e digrignò i denti.
Tutti erano convinti che avrebbe attaccato. Invece si limitò ad annuire.
"Non mi va di prenderti a calci, ancora...-Guardò Kailash -Soprattutto davanti a tuo figlio...il migliore degli allievi di Su Xian." Scosse il capo con una risatina sommessa. "Mi piacerebbe davvero restare qui.- Disse -Ma devo recuperare...una cosa."
Accanto a lui comparve una giovane ragazza. Dai capelli corti, neri come le piume di un corvo, tranne che per una ciocca verde acceso. Le mancava un occhio, ma l'altro era fisso sul gruppo. Un espressione inesistente sul suo volto pallido.
"Vi lascio con la mia bambina.- Le accarezzò i capelli e la guardò. -Reneé, occupati di loro per papà, vuoi?"
La giovane annuì. "Sì, padre, non ti deluderò."
Prima di sparire le labbra di Balho so schiusero in quello che sembrava un "Sarà meglio."

Revenge Of A Past Enemy ~ A Ninjago FanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora