A place to hide

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Scese un silenzio opprimente. Persino il vento aveva smesso di ululare, per prestare attenzione a loro. "Che cosa hai detto?" Balho rimase con lo sguardo puntato su Acronix, ma la sua attenzione era rivolta a Jay. La sua bocca si distese in un gelido, ghigno sinistro.
Il Maestro del Fulmine deglutì a vuoto.
Gli occhi di Kailash erano stralunati, la bocca di Ronin era spalancata in un urlo silenzioso di sorpresa e terrore. Il Tormentatore si voltò in direzione di Jay, lasciò perdere Acronix e gli si avvicinò, squadrandolo dall'alto in basso. "Che. Cosa. Hai. Detto?!" Scandì in un ringhio. Il ragazzo tremò sotto quello sguardo gelido e inumano. "Lui può riportare in vita i morti?" La sua testa ruotò in direzione di Kailash e lo sopracciglia si sollevarono, sorprese. La sua bocca, invece, si allargò a tal punto da rivelare i denti seghettati e irregolari. "Interessante.- Si limitò a commentare -Potevate dirmelo subito. Avreste risparmiato al vostro amico parecchio dolore." Kailash aggrottò la fronte e fece un passo indietro. "Sai, è strano!- Tuonò Balho, facendo rabbrividire Jay -Una cosa tanto importante, pensavo che l'avresti tenuta segreta." Il Maestro del Fulmine tremò, sotto il suo sguardo, ma si costrinse a mantenere la testa alta. "Ora!- Ghignò il Tormentatore, avvicinandosi al ragazzo che lo osservava con odio -Credo che sia...ovvio che tu non voglia venire con me, sbaglio?" Kailash non rispose. Sostenne quello sguardo gelido. L'uomo riprese: "Mi sembra scorretto, però, non chiedertelo. Ponendo le dovute condizioni, ovviamente." Si voltò, di nuovo. A grandi passi raggiunse Acronix. L'uomo si era lentamente rimesso in piedi. La mano gelida di Balho si avvinghiò attorno al suo collo, bloccandogli il respiro. Il Tormentatore lo sollevò da terra e lo portò davanti al figlio. "Queste sono le condizioni!- Scandì Balho -Aiutami a riportare in vita gli Incubi...o guarda tuo padre morire!"
Piccole gocce di sangue scarlatto imbrattavano la neve candida, scivolando lungo il volto del Maestro del Tempo. "Kailash...- La sua voce era appena un sussurro -Non farlo."

"Non posso. Ti ucciderà!"
"Kailash, ti prego...non farlo."
"Sei tornato da me, dopo anni, dovrei lasciarti morire?"
"Kailash...se lui riporta in vita gli Incubi, ucciderà i cittadini di Ninjago. Non permettere che accada."
"Ma...sei mio padre. Non posso farlo, ti prego!"
"Kailash! Ti prego...fa come ti dico!"

Il ragazzo alzò lo sguardo sul Tormentatore. "Ho la tua parola?" Chiese freddo. Balho sorrise. "Hai la mia parola di Tormentatore che se rispetterai l'accordo, a tuo padre non verrà fatto alcun male."
"Allora?- Aggiunse, tendendo la mano al ragazzo -Abbiamo un accordo?"
Sotto lo sguardo pietrificato di Acronix, Kailash fece scivolare la mano attorno a quella di Balho, senza staccare gli occhi dai suoi. "La tua proposta è allettante e le condizioni accettabili.- Sibilò -Ma io non sono carne da macello! E la mia famiglia nemmeno."
Gettò a terra la katana che affondò nella neve, con un tonfo attutito. Rapidamente, colpì allo sterno il Tormentatore, con il palmo della mano aperta.
Balho sussultò, come se dovesse scattare in avanti. Invece rimase immobile, rigido. Circondato da un'aura rossa.
"L...lo hai bloccato nel tempo..?" Acronix si massaggiò il collo. Kailash non rispose. Si affrettò a correggerlo da un lato e a raccogliere la katana.
"Forza!- Disse ad alta voce -Dobbiamo scendere. Non so quanto reggerà."
"Perchè non lo uccidiamo e basta!?" Tuonò Ronin, furioso.
"Perchè io non sono un assassino.- Rispose calmo Kailash -E nemmeno tu lo sei."

"Non merita la vita, uno come lui!"
"Tutti la meritano, che ti piaccia o no!"
"Lui no! Si è preso mia figlia!"

Kailash e Ronin si guardarono in cagnesco, in silenzio. Entrambi ribollivano di rabbia. Jay non si arrischiava a parlare. Acronix, da parte sua, faceva troppa fatica anche solo per pensare di farlo. "Bene.- Sibilò infine Kailash -Fa come ti pare! La figlia è tua e il solo che sa dove trovarla è lui. Ma se vuoi ucciderlo accomodati, non sarò io a fermarti. Non mi interessa! La figlia è tua, io ho abbastanza problemi di cui occuparmi." Senza aggiungere altro, iniziò a scendere il fianco della montagna, badando a non ferire ulteriormente Acronix.
Il Maestro del Tempo era furioso. "Lo uccido." Ringhiò. Kailash lo guardò, le sopracciglia sollevate. "Sei convinto che avremmo dovuto ammazzare Balho?"
Acronix scosse la testa, ma non continuò.
Attraversarono in silenzio l'ultimo tratto di alberi, prima di giungere infine, alle pendici della montagna.
"È troppo rischioso tornare al Monastero.- Notò Acronix -Balhò verrebbe a cercarci lì immediatamente. È troppo ovvio."
Kailash sorrise. "Puoi non crederci.- Disse calmo -Ma avevo pensato anche a questo."
Kailash e Acronix giunsero alle porte di un piccolo, modesto villaggio. Le abitazioni erano in legno e mattoni. Era come se il tempo si fosse fermato al periodo del vecchio West.
"Benvenuto, papà, a Shaw Village!" Annunciò Kailash, in tono solenne.
Acronix si guardò attorno stupefatto. "N...non ho mai sentito parlare di questi posto." Affermò.

"Non è sulle mappe. È troppo piccolo perchè a qualcuno importi. Solo trecentoventi abitanti."
"Sono davvero pochi!"

Kailash annuì e fece strada lungo la strada principale, trascinando a forza il padre. "Era nato come villaggio per...quelli come me. Gli orfani.- Spiegò -Poi è cresciuto. Ma non molto. È rimasta un piccola comunità."

"Ma...se è nata...anni fa...come conosci...gli abitanti..?"
"Perchè non dovrei?"
"Sei...cresciuto in Nepal...tutta la vita sei stato lontano da qui. E da ciò che ha detto Wu...non sei mai..."
"Uscito dal perimetro di Ninjago City?"

Kailash si lasciò andare ad una risata gelida, fredda. "Credi che Wu mi abbia tenuto sotto controllo come un cagnolino per tutti questi anni?- Domandò sarcastico -Persino in Nepal facevo quello che volevo. Non mi sono mai piaciute le regole."

Camminarono in silenzio, per qualche minuto. Gli abitanti erano pochi, ma le case erano ben distanziate fra loro.
"Cosa...cosa facciamo qui, esattamente?" Kailash inchiodò e si voltò, lentamente. Jay e Ronin erano fermi a pochi passi. Il Maestro del Fulmine si dondolava avanti e indietro sui talloni, evitando di guardarlo. "Cosa fate voi qui!?- Tuonò Kailash -Non dovevate uccidere Balho? Avete cambiato idea?" Ronin deglutì a vuoto. "Kailash, hai ragione. Non lo posso uccidere. È la sola possibilità per arrivare a Reneé."
Kailash non disse nulla. Spostò lo sguardo su Jay, rivolgendogli un'espressione carica di rancore. "M...mi dispiace. Davvero, mi è..."
"Scappato.- Completò Kailash -Lo immaginavo. La prossima volta evita di dire qualcosa che possa condannarci tutti a morte." Senza attendere risposta si voltò e riprese a camminare. Jay trotterellò rapido per stargli dietro e così Ronin. Entrambi si resero conto che era meglio stare zitti.
Kailash si fermò davanti ad una casa. Un piccolo giardino era recintato da uno steccato. Un cancelletto era socchiuso, incernierato a dei cardini arrugginiti.
Si portò davanti alla porta e la colpì per tre volte.
Il gruppetto attese e dopo qualche minuto, dietro la porta si udirono dei rumori. Poi questa si aprì.
Sulla soglia comparve un uomo, piuttosto avanti con gli anni. La bocca era incorniciata da una barbetta nera e gli occhi, neri come scarafaggi, erano segnati da delle occhiaie viola, profonde. Squadrò Kailash e Acronix, con espressione indeindecifrabile, dopodiché guardò Ronin e Jay.
"Beh, ho solo una cosa da dire!- Esclamò Kailash -Senza barba stai meglio, Shade."

Revenge Of A Past Enemy ~ A Ninjago FanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora