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Un vento tiepido iniziò a soffiare. Lieve e tranquillo, come fosse stata una piacevole sera di primavera. Ronin osservava il Tormentatore, davanti a sè. Le dita della mano destra strette attorno al'impugnatura di una katana. I capelli castani danzavano attorno al suo viso e il suo petto si alzava e abbassava piano. Alle sue spalle Jay, roteava impaziente i suoi nunchaks. Balho sorrise e li guardò uno per uno. "Ma che carini.- Sibilò gelido, rimettendosi in piedi e ripulendosi il cappotto, dalla polvere rossa del terreno. -Entrambi i paparini che cercano di salvare i propri mocciosi. Il primo lo ha abbandonato come un cane...e guarda anche il secondo. Siete uguali, cambiate solo nell'aspetto fisico. Ma come genitori fate schifo!"
"Tappati quella bocca, figlio di un cane!" Sibilò il ladro, facendo un passo in avanti. "Non sono io che l'ho abbandonata! Sua nonna l'ha tenuta lontana da me, dopo che sua madre è morta!"

"Non sei mai venuto a cercarmi!" Esordì Reneé, distogliendo la sua attenzione da Kailash. "Sono sempre venuto a cercarti! Non ho smesso un momento di pensare a te!"

"Questa è una bugia!" Ronin deglutì e abbassò lo sguardo. "Non è così..." La ragazza lo ignorò. Rapida si voltò verso il figlio del Maestro del Tempo e lo colpì al volto con un pugno, ben piazzato. Il setto nasale si spezzo e il sangue gli colò lungo il volto.  Quel gesto infiammò Acronix che fece un passo avanti, per aggredire la ragazza, ma il figlio gli fece cenno che era tutto a posto. La sua espressione era tranquilla, nonostante le sue mani tremassero e i suoi occhi fossero lucidi di lacrime. "Ti spacco quella testa, se tua figlia mi tocca di nuovo!" Reneé ridacchiò a quella minaccia, ma Kailash era serio. Balho non rise. Aveva trascorso fin troppo tempo nel Monastero come allievo di Su Xian, per sapere che quel moccioso aveva quasi amazzato un Monaco, seppur per errore. E poi, non voleva certo doversi costringere ad ucciderlo. Gli serviva vivo, almeno per un po'di tempo. Poi lo avrebbe ucciso e con infinita gioia. "Sappi che se non ti strappo la testa è perchè mi servi vivo!" Ringhiò il Tormentatore. Il ragazzo sputò a terra una chiazza scarlatta e iniziò a respirare in maniera pesante. "Kailash?" Acronix lasciò cadere a terra la katana e raggiunse il figlio. "Kailash..?" Il ragazzo si portò le mani alla gola. Conosceva quella sensazione, sapeva chi la stava causando. Reneé stava impedendo all'aria di entrare nei suoi polmoni e il suo volto stava assumendo una tonalità bluastra. Balho sollevò una mano per fermare la ragazza. "Lascialo stare . Serve vivo. Uccidi gli altri due!" Obbediente, come un animale ammaestrato, Reneé lasciò perdere il ragazzo e si rivolse al Maestro del Tempo e lo colpì allo sterno. Per il colpo, Acronix rovinò a terra. Si rialzò immediatamente, massaggiandosi il petto. Si aspettava un secondo attacco, ma la giovane lo ignorò e si rivolse a Jay e Ronin. Sapeva che Balho avrebbe preferito occuparsi da solo dei Maestri del Tempo. Il Tormentatore piombò davanti a padre e figlio. Un ghigno gelido gli attraversava il volto. Ma era troppo esteso per essere umano. Kailash affiancò il padre e si asciugò il sangue che gli colava in bocca. Il Tormentatore si scagliò immediatamente su di loro. Come quando aveva combattuto contro i due gemelli, i suoi pugni si muovevano in una perfetta armonia e sincronia, andando quasi completamente a segno. Si muoveva più più rapido di come Acronix lo aveva mai visto. Ben presto le sue nocche gocciolavano gocce scarlatte a terra. Reneè, invece, trovava più complicato combattere un assassino e un Maestro del Fulmine. Jay usò la schiena di Ronin come fosse una pedana per prendere lo slancio per un salto, e piombare sulla ragazza, colpendola al volto con un calcio. Immediatamente dopo il calcio sferrato da Jay, fu il turno di Ronin. Il ladro la colpì con un pugno allo stomaco che la costinse a piegarsi a metà per il dolore. Poi fu il turno di una gomitata nel mento. La ragazza indietreggiò disorientata, la vista sfocata. Trovava faticoso persino rimanere in piedi. Si afferrò la testa, come se cercasse di farsi passare un fastidioso mal di testa. Il Tormentatore, alle sue spalle, smise il suo massacro ai danni dei Maestri del Tempo e si voltò. Il suo volto aveva assunto un'espressione disgustata. L'aria tiepida sembrava essersi fatta più pesante e più fredda. Balho si avvicinò alla ragazza e le afferrò i capelli, costringendola a voltarsi verso di lui. "Cosa ti avevo detto? Ti avevo detto che se mi deludevi una seconda volta, te l'avrei fatta pagare!" Sollevò su di lei un pugnale, estratto dalla cintura e avvicinò la punta al solo occhio rimanente della ragazza. "Aspetta!" Non era la voce di Ronin. Era quella di Kailash. A stento si reggeva in piedi, sorretto dal padre. "Non farle male. Ho...uno scambio da proporti!" 

"Sarebbe?"
"Lascia stare lei...e prenditi me."

Il volto del Tormentatore si illuminò a quelle parole. Lo fissò incredulo. "Stai...stai dicendo sul serio?" Acronix, Jay e Ronin socchiusero la bocca, sconvolti. "Sì...dico davvero. Lascia stare lei e fai...quello che vuoi." 

"Perchè mi proponi questo scambio?"
"Perchè come per me è stato terribile stare senza un genitore, per una bambina che ha vissuto con un bastardo come te quasi tutta la sua vita deve essere un sogno che si avvera ritrovare il suo vero padre."

Balho scattò in avanti e gli afferrò il collo, sollevandolo da terra. "Come mi hai chiamato, moccioso?" Kailash rise, afferrando il polso dell'uomo. "Quello che sei veramente. Uno schifoso bastardo senza cuore. -Si lasciò andare ad una risatina strozzata. -E...per dirla tutta sei come un bambino, sempre a lamentarsi e ad offendersi per delle cazzate. Sei permaloso quanto una vecchia zitella. Mi fai morire dal ridere...perchè sei ridicolo e stupido." Balho digrignò i denti e rafforzò la presa. "Stai...cercando di...uccidermi..? E dopo come riporterai in vita quei cosi? Li costruirai con bastoncini dei ghiaccioli o li farai risorgere come se fossi il dottor Frankenstein?" 
Il Tormentatore lo lasciò cadere a terra, in volto un'espressione schifata. Una vena gli pulsava nella tempia. 
E sotto lo sguardo incredulo di Acronix, Kailash prese posto accanto al Tormentatore. Balho gli posò una mano sulla testa e gli occhi del ragazzo si rovesciarono all'interno della testa e socchiuse la bocca. Le braccia gli ricaddero lungo i fianchi e si afflosciò sulle gambe. "Kailash..." Acronix mosse un pass verso di lui. "Hai sentito il moccioso. Tenetevi la bimba, un patto è un patto!"
Così dicendo esercitò una pressione tanto forte sulla testa di Kailash, che il ragazzo pensò che il suo cranio si stesse per spaccare a metà. Aprì la bocca per urlare dal dolore, ma uscì solo un flebile gridolino strozzato. Il terreno iniziò a tremare e il braccio enorme alle loro spalle, lo stesso che aveva ucciso quell'innocente bambina iniziò a muoversi. Prima movimenti legnosi e scoordinati, poi sempre più fluidi. Il terreno arido si spaccò e quello che sembrava un gigante sorse dal terreno. Uno degli Incubi. Alto quasi sette metri, composto da quelli che sembravano rami d'albero bruciati. Il capo era come un teschio, munito di corna immense. Dai buchi di bocca, narici e occhi fuoriuscivano scintille e fiamme. "ASCOLTAMI INCUBO! -Tuonò Balho, esaltato come non mai. -IO TI HO RIPORTATO INDIETRO! SEI VIVO GRAZIE A ME, PER QUESTO MI DEVI OBBEDIRE!" 
L'Incubo si inginocchio davanti a Balho e chinò il capo, in segno di sottomissione. Tese la mano verso l'uomo, invitandolo a salire. 
Il Tormentatore costrinse Kailash a seguirlo sulla mano dell'Incubo. Il gigante si avviò a passi pesanti e lenti verso Ninjago City. 

Revenge Of A Past Enemy ~ A Ninjago FanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora