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Porto il bicchiere davanti a me, alle mie labbra gustandomi il sapore del mio frullato. Sono a pranzo con Cole. Ho terminato lezione da poco, mentre lui ancora no.

"Che cosa ti ha fatto di così grande per farti allontanare?" Domanda lui curioso mentre mangia la sua pizza. Quando mangia da dei morsi giganti. È una persona parecchio golosa.

"Quel che ti dirò rimarra fra di noi?" Alla mia domanda annuisce.

Per qualche secondo, cerco di formulare una risposta da dargli.

"Diciamo che..ha fatto alcuni errori, in passato. Di cui io non ero a conoscenza." Comincio, usando più o meno le stesse parole che ho usato con Autumn.

"Invece mio padre si. Lui è un avvocato.." Dico abbassando lo sguardo sul bicchiere.

"Quindi non gli è mai stato a genio il fatto che mi stesse vicino. Quando ha scoperto che ero la sua fidanzata, ovviamente non l'ha prese bene." Rialzo un attimo lo sguardo. I suoi occhi verdi sono puntati su di me.

"Gli ho assicurato che non mi sarei più avvicinata a lui.." Il tono della mia voce si abbassa. Poco dopo, prende parola lui.

"Tu lo ami, e si capisce."

"Quindi dovresti mettere da parte tuo padre. La vita è la tua. Devi scegliere ciò che ti rende felice." Afferma dolcemente e tiro un piccolo sorriso. Questo ragazzo è un misto tra Aaron e Nash. Sempre pronto ad ascoltarti e a darti consigli.

Intanto, le sue parole continuano a ronzare nella mia testa. "Devi scegliere ciò che ti rende felice."
So perfettamente quale sarebbe la scelta che mi renderebbe felice, anche se comporterebbe a complicare le cose con la mia famiglia. Ma mi sento come se ci fosse un muro di pensieri negativi davanti a me che mi blocca.

"Ti va di fare un giro in spiaggia insieme agli altri, sta sera?" Chiede poco dopo. Alla sua proposta arriccio il labbro.

"Per riflettere sulle tue scelte, devi avere la mente libera." Afferma sorridente facendo curvare anche le mie di labbra.

"Si ma..è lunedì. Non penso di essere in vena." Continuo picchiettando le mie unghie sul tavolo.

"Allora ce ne stiamo a casa a guardarci un film mangiandoci le peggio schifezze." Ci penso un pò. Infondo, starmene dentro a guardarmi un film è ciò che faccio già molte volte.

"Va bene." Rispondo.

"Ma niente schifezze, solo tanta frutta." Alla mia affermazione assume un'espressione seria facendomi ridacchiare.

"Come no." Sorride anche lui quasi schifato.

"Sarò nel vostro alloggio dopo le otto." Fa alzandosi per poi mettere il suo zaino in spalla.

"Io vado in biblioteca, a dopo." Mi stampa un bacio sulla guancia e sorrido.

Come stabilito da lui, dopo cena si reca nel nostro alloggio. Vado ad aprire la porta. Me lo ritrovo davanti con due borse piene di frutta. Alla sua vista sorrido.

"Cosa desidera guardare la signorina?" Scherza entrando.

"Cosa mi consiglia?" Rispondo ironicamente.

"Uhm.." Fa lui, ma viene interrotto dalla voce di Autumn.

"Decido io!" Esclama lei accendendo la tv.
Si mette sotto alle coperte e scorre fra i film su netflix. Io e Cole ci dirigiamo in cucina. Lui mi aiuta con la frutta.

"Comunque il volo per New York di sabato parte alle nove del mattino." Afferma alzando le sopracciglia.
Abbasso lo sguardo sulla frutta che sto tagliando.

"Ah giusto, devi lasciar libera la mente." Fa sorridendo e ridacchio per la sua espressione.
Appena finiamo, raggiungiamo Autumn.

"E le patatine?" Domanda lei con sguardo serio.

"Vai a prenderle." Poco dopo si alza serrando gli occhi mentre noi la guardiamo divertiti.

Quando torna, fa partire il film. Non ho idea di quale sia, l'ha scelto lei.
Restiamo lì comodi, a mangiare tenendo gli occhi sulla tv. O meglio, provo a tenere gli occhi sulla tv. Infatti, comincio a sentirli sempre più pesanti.

A circa metà film mi lascio andare, e mi addormento.

La mattina dopo, mi sveglio a causa di Cole.

"Alexis!" Continua a scuotermi ed apro gli occhi.

"Alzatevi!" Si dirige verso Autumn e si mette a scuotere anche lei. Do un'occhiata all'orologio sulla parete. Sono le sette e mezza. Spalanco gli occhi. Non ho la minima intenzione di arrivare in ritardo a lezione. Mi alzo. Abbiamo dormito sul divano. Il mio telefono non ho idea di dove sia.

"Io vado." Fa cole avvicinandosi di nuovo a me. La sorella ancora non ha aperto gli occhi.
Gli stampo un bacio sulla guancia.

"Ci vediamo dopo." Lo saluto ancora assonnata.

Dopo essere finalmente riuscita a svegliare Autumn, mi muovo a prepararmi.

Il tempo passa come tutti i giorni, e la sera, una volta finito di studiare, mi siedo sul divano. Decido di prendere in mano il mio computer. Do un'occhiata ai biglietti per New York.

Ho passato tutta la giornata a pensarci, e penso di aver preso la mia decisione. Non l'ho mai detto, ma morivo dalla voglia di essere avvolta di nuovo fra le sue braccia. A contatto col suo corpo che mi trasmette calore. Ma comunque, mi viene sempre da gurdare l'altro lato del suo vecchio lui. Quello che ha quasi portato via la vita alla sorella di mio padre. Il ragazzo che molto probabilmente non sarà mai accettato come mio fidanzato nella mia famiglia, tranne che da mio fratello. Ma che comunque, non riuscirò a smettere di amare..

Lo squillo del mio telefono si fa sentire, facendomi scendere dalle nuvole. Mi alzo. L'ho lasciato in camera mia. Mi muovo a raggiungerlo e lo prendo in mano. Mio padre..

Parli del diavolo e spuntano le corna.

Schiaccio il tasto verde accettando la chiamata.

"Buonasera." Saluto io con voce stanca.

"Buonasera. Tutto bene?" Parliamo come al solito per almeno un quarto d'ora. Finisce con le sue solite raccomandazioni.
Comincio a pensare al rischio che correrei con mio padre se scoprisse che sarò a New York.
Caccio via questi pensieri e continuo a guardare lo schermo del mio computer.

Devo scegliere la felicità, no?

Il mio fottutissimo 394 2 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora