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Lo so che "Il mio fottutissimo 394 2" sta malissimo HAAHAHHAHAHAHA troppi numeri di fila.😂
Vabbè, ecco a voi il sequel della storia. Spero vi piaccia💋

Mi imbarco sull'aereo che mi farà tornare di nuovo a Miami.
Sono un pò stanca. Oggi mi sono svegliata molto presto e non faccio altro che sbadigliare. Fantastico per iniziare il college, no?

In questo momento mi sento come se dovessi iniziare una seconda fase della mia vita. Ogni volta mi facevo film mentali di me al college, circondata dallo studio, ma anche, ovviamente, dal divertimento, dalla libertà di vivere, dal dimostrare che riesco a prendermi cura delle mie responsabilità.
E adesso, quei film mentali diventeranno realtà.

Mi accomodo al mio posto. In questo aereo ci sono vari ragazzi che sembrano circa della mia età. Probabilmente, starà iniziando la scuola anche per loro.

Cameron non lo vedo da almeno una settimana, da quando è tornato a Los Angeles. Anche lui si starà preparando per andare a New York.
E magari..anche quelle zabette: Elizabeth e sua cugina. Ancora non ci voglio credere che andranno alla Columbia!

Sento molto la sua mancanza, e chissà quando ci rivedremo..

Un ragazzo si siede vicino a me. Poggia il suo bagaglio a mano sul ripiano per poi appoggiare il suo zaino sotto al suo sedile, mettendo avvolte i suoi occhi su di me. Poso lo sguardo sul paesaggio fuori dal finestrino, ignorando il suo.

Comincio a sperare che non mi parli. Penso di voler solamente dormire.

Dopo circa mezz'ora di viaggio in cui il silenzio domina per molti nell'aereo e si sentono solo dei brusii, cominciano a passare due hostess.
Una di loro la riconosco subito. Quella ragazza che aveva lasciato un bigliettino sulle gambe di Cameron la prima volta in cui siamo andati insieme a Toronto. Non ho mai saputo se davvero fosse successo quel che sta qua aveva detto che era successo. Cameron ha sempre detto che era il tipo che se ne faceva una, e nonostante non lo sopportassi, gli credevo al centro per cento. Ma comunque avrei preferito non sapere la verità e non pensarci più.

"Cosa volete?" Sorride al tizio di fianco a me.

"Una coca." Fa il ragazzo dal nome sconosciuto e la tipa versa la bibita nel bicchiere. Glielo dà, sempre con quel sorrisetto per poi spostare i suoi grandi occhi verdi su di me.

"Acqua." Rispondo mentre mi fissa. Probabilmente mi ha riconosciuta anche lei.

"Grazie." Dico mentre mi passa il bicchiere, tanto per non essere maleducata.
Ma mi pento subito di aver detto quella parola.
Fa cascare il bicchiere, apposta, sui pantaloni del ragazzo di fianco a me, per poi portarsi una mano alla bocca.

"Oddio!" Finge prendendo un fazzoletto dal carrellino, per poi piegarsi e cercare di pulire i pantaloni del ragazzo, rimanendo con la bocca socchiusa. Intanto il tipo rimane nella stessa posizione del momento in cui gli era caduta l'acqua: braccia in aria e sguardo sconcertato.

"Ehm.." Cerca di dire il ragazzo, probabilmente non trovando le parole. Io invece penso alla mia dissetante acqua.

"Mi spiace tanto." Continua lei, e scommetto che il ragazzo vorrebbe tanto che si scollasse, anche perchè gli occhi di tutti sono rivolto verso di noi.

"Ehm..si fa niente, è solo acqua." Conclude lui abbozzando un sorriso. La ragazza si stacca per poi girare i tacchi dopo aver fatto altre scuse.

Roteo gli occhi decidendo di rinunciare alla mia acqua. Che bastarda. Ha fatto tutto apposta!

"E il bicchiere d'acqua?" Chiede il ragazzo al posto mio, interrompendo i passi dell'hostess.

"Oh, hai ragione!" Versa di nuovo l'acqua, e il ragazzo prende in mano il bicchiere, per fortuna. Sennò, stranamente, sarebbe probabilmente caduto ancora.

Il mio fottutissimo 394 2 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora