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CAMERON'S POV.

Appena riattacco con Ale, apro di nuovo instagram, in cerca del profilo di quel pezzo di merda. Hunter.

Alexis mi ha detto di non dirgli niente, di lasciarlo stare e che tanto non ci avremo più a che fare. Le ho detto che avrei fatto come diceva lei, ma ci sto ripensando.
Non riesco a sopportare il fatto che si sia di nuovo avvicinato a lei dopo le cose che sono successe l'anno scorso. Sarei tanto voluto essere lì in quel momento, in modo da allontanarla da lui. Non mi fido di Hunter, e dubito proprio che lo farò mai.

Mentre sto per aprire il suo profilo però, mi arriva un messaggio da Noah.

"Sta sera festa, ci sei?" Apro il messaggio e ci penso. Son gli ultimi due giorni a New York e non sarebbe un male passarmeli divertendomi. E poi, non ho niente da fare sta sera, quindi decido di accettare.

'A che ora?' Domando e la sua risposta non si fa attendere.

'Alle dieci siamo sotto casa tua.' Scrive e subito dopo, invia un altro messaggio.

'Pranzi con noi?'

'Ho già pranzato' Rispondo io. Oggi ero in vena di cucinare. Ho fatto del pollo, e non è neanche venuto così male.

'Allora a stasera.' Appena leggo il messaggio esco dalla chat. Mi sdraio sul letto sospirando.
Era da un bel po' che non andavo in discoteca.

Tornerò a Los Angeles dopodomani, ma purtroppo i miei non sono ancora tornati a casa. Almeno ci saranno i ragazzi a farmi compagnia. Alcuni fra pochi giorni saranno tornati dai genitori, altri invece ci raggiungeranno sicuramente nel giro di qualche giorno.
Finalmente passeremo di nuovo del tempo insieme.

A luglio invece, partirò coi miei, gli zii e Mad in Giappone. Non ci sono mai stato, ma non vedo l'ora di andarci. Ho sempre voluto visitare Tokyo. Stessa cosa Alexis.
Se fosse potuta venire con me, sarebbero state le vacanze più belle della mia vita.
Chissà, magari un giorno accadrà. Non so se il padre accetterà mai la nostra relazione, ma la cosa di cui sono certo è che voglio passare con lei la mia vita.

Comincio a pensare di nuovo sul parlare con Hunter o no. Ma mi sa che per questa volta, darò ascolto alla mia ragazza.

Scorro il mio dito fra la rubrica, e decido di videochiamare mia madre. Lei e mio padre non sanno che sono ancora a New York e non a Miami.
Dopo che gli squilli si fanno sentire, non ci mette tanto a rispondere.

"Buongiorno tesoro, come va?" La sua solita voce allegra si fa sentire. Da lei, in Asia, sarà sicuramente tarda sera. Nonostante l'ora, ha sempre la stessa energia e la voglia di prestare attenzione agli altri. Una delle tante qualità che ammiro di mia madre.
È sdraiata a letto, di fianco a mio padre, intento a leggere un libro.

"Me la cavo, te?" Dopo che le dico queste ultime parole, neanche mi risponde.

"Come me la cavo! Non sei con Alexis?!" Esclama dubbiosa. Storce un sopracciglio in attesa di una mia risposta.

"Ho perso il volo." Faccio io e lei assume un'espressione di disappunto socchiudendo la bocca. Non sembra neanche tanto sorpresa.

"Non ci voglio credere!" Afferma poi e trattengo una risata. Se c'è una cosa che proprio non sopporta mia madre è l'arrivare in ritardo a qualcosa.

"Come hai fatto?" Domanda di nuovo e scrollo le spalle con un sorriso che minaccia di uscire.

"E ora? Quando la andrai a trovare?" Chiede, come se lei fosse più ansiosa di me nel rivedere la mia ragazza.

"Magari..prima di partire. Ma non ne sono sicuro. Non è detto che rimanga a Toronto."

"Volevo anche comprare un altro biglietto ma dato che sarei stato la poco mi ha convinto a non farlo." Arriccio il labbro.

Il mio fottutissimo 394 2 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora