L’indomani mattina sulla spiaggia c’era silenzio e calma, nulla si muoveva, nemmeno il vento sulla sabbia ed era assolutamente silenziosa. Un pastore vi sopraggiunse senza nemmeno accorgersene e l’unica cosa che si ritrovò di fronte fu un cavallo enorme ed imperioso di legno e senza nemmeno pensarci due secondi si mise a correre per raggiungere le porte della città, bussò con forza e vigore e con un fiatone spaventoso disse loro cosa aveva visto.
I consiglieri e Priamo in persona sopraggiunsero con urgenza sul posto e rimasero a bocca aperta. “ Ma questo è un chiaro dono degli dei! “ esclamò Crise, Priamo annuì e disse: “ Sono d’accordo. Dobbiamo assolutamente portarlo in città. Ci ha liberati dalla minaccia greca. “
“ Ma padre. “ protestò Paride “ È pericoloso. Non abbiamo la certezza che i greci siano andati via. Qualcuno ha visto le loro navi andare via? No. Come facciamo a dire che... “ ma Priamo lo interruppe e disse: “Figlio
questo è chiaramente dono degli dei che così facendo hanno fatto andare via i greci e noi dobbiamo onorarlo. “
“ Padre non trova sospetto che questo dono sopraggiunga proprio oggi? “ chiese Paride
“ Cosa vorresti dire figlio? “ chiese Priamo a sua volta
“ Oggi è il dodicesimo giorno. Domani, se non addirittura stanotte stessa, possono tornare ad attaccarci. E ne
approfitteranno. “
“ Figlio vedi l’ombra di un greco su questa spiaggia? “ chiese Priamo
“ Vedo quel cavallo che secondo me e stato costruito dai greci. “ rispose Paride, l’anziano padre sospirò fece
segno di sistemare il cavallo e disse: “ Non iniziare a fare come tua sorella. “.
Achille all’interno della pancia del cavallo chiuse disperato gli occhi. Quando aveva sentito Paride porre delle resistenze aveva sperato che Priamo gli avesse dato ascolto, invece quell’anziano che lo aveva colpito in modo particolare la notte che era strisciato da lui umiliandosi per avere indietro il corpo del figlio si era comportato da perfetto idiota. Cosa che esclamò pure ad alta voce.
Paride aveva assistito arrabbiato a tutta la preparazione del cavallo e seguì il padre e tutti gli anziani in processione verso la città. Suo padre gli aveva detto di non iniziare a parlare come sua sorella. Ma non si sapeva spiegare come aveva la sensazione che questa volta Cassandra stesse dicendo la verità.
La processione seguiva lenta e sentiva suo padre e suo zio elencare i grandi benefici di questo particolare dono divino. A lui non sembrava un dono divino. Se il dio Apollo avesse deciso di liberarli dai greci portandoli a decidere di tornare a casa loro avrebbe donato loro un cavallo tutto di oro e pietre preziose, invece quello era fatto di legno, da ciò che poteva vedere qualche asse sembrava anche abbastanza marcia come se fosse stata in acqua più del tempo consigliato. E infine le assi erano posizionate in maniera strana. Tuttavia sapeva che non valeva nemmeno la pena tornare ad insistere sull’argomento.La popolazione era stata avvertita e si fece trovare tutta festante e allegra. Fiori, oro, vino e cibo. Tutti festeggiarono, tutti tranne Paride che guardava la cosa con occhio critico. Si terminavano di dare i giusti onori al
principe defunto e senza nemmeno dar peso alla questione si festeggiava quasi come se non fosse successo
nulla.
Briseide nella sua stanza era curiosa di capire cosa stesse succedendo. Voleva uscire a vedere, ma Andromaca riteneva più giusto che stesse dentro al sicuro perché il pancione si notava e non aveva capito come fare a farglielo nascondere. La sua curiosità però fu da subito appagata, in quanto Andromaca aveva ritenuto più giusto raggiungerla e farle compagnia.
Le raccontò del cavallo, le raccontò della festa che i cittadini stavano facendo e le confidò le sue paure dicendo che erano le stesse di Paride. La ragazza tentò di rassicurarla ma invano. “ E se ciò che presuppone Paride è vero? Saremo tutti in pericolo. Te ne rendi conto che il piccolo Astianatte... “
“ Non succederebbe nulla di male ad Astianatte, non dirlo nemmeno per scherzo. Ti prego. “ la interruppe
Briseide abbracciandola, lei la strinse e disse: “ Io non la vedo bene. Sai che ti dico? Preparerò un sacco e se succederà qualcosa scapperò e porterò il piccolo in salvo. Ettore la sera prima dell’incontro con Achille mi ha mostrato un passaggio segreto che conoscono solo lui e Paride. “
“ Va bene. Se ciò ti fa sentire più sicura, fallo. “ disse Briseide.I cittadini continuavano a festeggiare e con loro anche i più nobili, i greci dentro il cavallo se la ridevano.
Achille si era appisolato un po’, all’inizio non voleva cedere al sonno, ma poi pensò che effettivamente era
un bene se si addormentava e si riposava poiché era necessario che stesse all’erta e che fosse in forze, i suoi accompagnatori stavano facendo la stessa cosa.
Quando li riaprirono, la festa si era calmata e nella piazza centrale c’erano solo gli ultimi tira tardi che ubriachi si ritiravano nelle proprie case, gli addetti si occupavano di accendere i lucernai e le sentinelle si sistemavano sulle torri.Angolo autrice
Iniziate anche voi a sentire la tensione? 🙈🙈
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" Tu mi hai dato la pace in una vita di guerra"
RomanceRivisitazione del film colossal Troy e della storia narrata da Omero nell'Iliade. Se siete curiosi leggete! ❤✌👍😘