Capitolo 9

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Crystal's pov
''Caro diario...è da tempo che non ti scrivo, sono stati dei giorni davvero strani per me.
Il primo giorno di scuola mentre prendevo i libri per la prima lezione che avevo, ovvero filosofia, ho sentito parlare queste quattro ragazze.
Fin da subito mi hanno colpita due ragazze in particolare, una di nome Vicky e l'altra di nome Sindy.
Vicky ha un carattere davvero forte e determinato, spesso è scorbutica e anche un po' antipatica.
Una persona qualsiasi vorrebbe starle lontano, invece ha tanti amici forse perché loro sono riusciti a capire che in fondo non è così cattiva e che tiene seriamente a loro.
La ammiro perché fa valere le proprie idee, non segue la massa e questo l'ho notato quando durante l'ora di filosofia, ha risposto come se nulla fosse alla professoressa e non si è sentita in dovere di alzare la mano solo perché lo avevano fatto tutti, quando la prof chiese un nostro parere, o quando diede del vecchio al professore di arte.
Sindy invece è il suo opposto, è così dolce e piena di vita.
Non fa altro che sorridere alla vita e non ha mai cattive parole per nessuno, per lei è tutto un rosa e fiori.
Attraverso il suo sguardo, il mondo è più bello rispetto a com'è veramente.
Ricordo solo una volta in cui la vidi per la prima volta seria, quando assistette al battibeccare di Jacob e Camille.
Jacob...diciamo che è difficile da descrivere.
A causa della sua figura portante, del suo sguardo così tenebroso...ti mette quasi in soggezione.
È sempre così serio e non parla quasi mai quindi non fa trasparire il suo essere.
Proprio perché è riservato e sta da parte, ti fa venire voglia di scoprire i segreti che tiene per sé.
Camille all'apparenza può sembrare superficiale, per il suo voler sempre apparire perfetta, per i suoi comportamenti, per il suo modo di vestirsi...ma io ho notato che non è affatto così.
Durante la lezione di arte, fece un disegno che rappresentava sé stessa, anche se è solo un mio pensiero.
Il disegno raffigurava una ragazza impeccabile e dietro di lei c'era la sua vera indole, che stava sparendo.
Ormai quella era tutta una facciata, tutto un voler apparire per farsi piacere.
Ho notato la vera Camille anche nella fotografia che realizzò per arte.
Lei rappresentava una marionetta manovrata dalla società, con degli emarginati dietro di lei che non vengono accettati dalla gente.
Insomma...la sua paura più vivida.
Quando non sa che lei ha la fortuna di avere degli amici, che la accetterebbero ugualmente.
I suoi amici sono:
Caleb che il suo compito nella vita è quello di infastidire Vicky.
Lui fece un disegno che mi stupì molto: una ragazza colorata che perdeva colori verso il petto, dove c'erano disegnati pianeti perché secondo lui, siamo ignoti come lo spazio.
Da lui ho imparato l'espressione ''una persona ha tante sfumature colorate da scoprire'' quando realizzò la fotografia di un libro all'esterno nero e all'interno pieno di colori.
Peter che è quello timido, secchione un po' la versione maschile di Emy.
Emy però è così insicura che non si rende conto della sua bellezza e del suo carattere.
Ethan sembra essersene accorto invece...
Ciò che lo caratterizza di più sono i suoi capelli blu e il fatto che nonostante sembri uno stupido, sia appassionato di lettura e scrittura.
Lui ha scritto una storia, che correggiamo per aiutarlo a realizzarla al meglio.
Una storia che parla del suicidio di un ragazzo per una ragazza e di come il fratello escogiti una vendetta nei confronti di lei, non sapendo che se ne innamorerà.
E infine c'è Nathan...
Il primo dopo non so quanti anni, che è riuscito a tirare fuori un po' del mio carattere.
Che è riuscito a farmi uscire almeno per un istante, da quella bolla di indifferenza.
Tutto questo è strano...ma è così bello che non vorrei perdere queste emozioni nuove.
Sono ritornata a casa dopo la mia prima festa, una festa in piscina a tema neon, e ho provato una strana sensazione quando ho visto Camille e Nathan ballare, quando io e Nathan abbiamo ballato, quando io e lui ci guardavamo mentre quel ragazzo misterioso cantava quella canzone di un amore non corrisposto, non ricambiato.
Sai che ho anche un lavoro? Il mercoledì e il venerdì vado a lavorare a casa di Nathan.
Lo so che è strano che tutto orbiti attorno a lui, ma lo sai che sono sfortunata.
Faccio lezioni ad un bambino e ad una ragazzina a cui sto antipatica, che guarda caso sono i suoi fratelli.
Stesso quel bambino lo incontrai già precedentemente, quindi in poche parole il destino è contro di me.
Lo accompagnai a casa perché si era perso e là vidi per la prima volta Nathan e ovviamente abbiamo litigato principalmente per la scritta sulla maglietta e anche perché è uno stronzo.
Per vendetta ho una maglia con su scritto ''Nathan Blake deve stare lontano da me'', l'unico peccato è che c'è dello spazio tra ''Nathan Blake'' e ''deve stare lontano da me''.
Questa maglia gliela mostrai quando caddi in piscina e lui mi salvò.
È inutile dirti che il padre fraintese tutto supponendo chissà cosa.
Lui è uno stronzo che però nasconde tante fragilità.
Ho notato che ha dei problemi con il suo passato perché sia nel disegno di quel ragazzo ferito che taceva e quella ragazza che si lamentava del suo dolore che in realtà era così insignificante rispetto al suo, sia nella fotografia di lui in un bosco oscuro che rappresentava gli scheletri nell'armadio, con il suo sguardo che era indeciso se guardare il futuro o il passato.
Anch'io ho fatto una foto e Nathan era particolarmente curioso di conoscere le nostre fotografie, come se cercasse qualcosa.
Mi sto continuando a fare problemi per la poca somiglianza che ho coi miei genitori.
Però ho notato che anche la sorella di Nathan, Clarisse, non assomiglia né al padre né alla madre, mentre Nathan e Max, suo fratello minore, sono uguali a sua madre.
Con questi ragazzi piano piano mi sto aprendo, ed è per questo che non ti ho scritto ultimamente.
Dopo tanto tempo, non ne ho sentito il bisogno perché posso dire di avere delle persone con cui stare.
E forse un giorno non mi servirai più''

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