Capitolo 19

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Crystal's pov
Oggi sfortunatamente, è il mio giorno lavorativo a casa di Nathan.

Se non fosse per Max e Michelle, odierei venire qui.

Non voglio vederlo.

Come sempre ormai.

Quello che mi ha detto la scorsa volta, mi ha toccata.

Ho sempre creduto, avuto speranza, che lui mi dimostrasse che fosse diverso, che non fosse come pensavo.

Ma il suo discorso sull'usare le donne per piacere personale, per fini a dir poco orrendi, mi ha fatto provare disgusto nei suoi confronti.

Un disgusto inimmaginabile, il suo è stato un comportamento inequivocabile.

Come ogni volta, Max aspettandomi impaziente alla finestra, mi viene ad aprire non appena mi vede varcare il cancello.

Mi salta addosso stringendomi forte a sé, mentre Clarisse alza gli occhi al cielo.

<<Per tutto il tempo non ha fatto altro che saltellare vicino alla finestra, ripetendo in continuazione "quando viene Crystal">> sbuffa lei e io gli sorrido

<<Max che materie hai da fare?!>> gli domando e il suo entusiasmo sembra cessare

<<È bello che vieni, ma non è bello studiare>>

Si imbroncia sembrando solo più carino, con le sue guance paffute, i grandissimi occhi blu e i riccioli castani che gli ricadono sulla fronte.

Quando lo guardo mi sembra di vedere Nathan in miniatura.

<<Un compito scritto e scienze>> mi risponde lui

<<Ok rimani qui, te li vado a prendere io i libri>> mi dirigo verso la sua camera da letto, lasciandoli soli

All'inizio mi sentivo disorientata, ma per fortuna ho imparato a conoscere la casa.

Ho anche delle ore in più lavorative e di solito quando finisco di aiutarli coi compiti, trascorriamo il tempo restante insieme.

Ormai persino Clarisse si sta abituando alla mia presenza.

Quello che mi fa fermare di scatto, facendomi spalancare gli occhi e facendomi svolazzare i capelli per l'incespicamento, sono dei gemiti con voce fin troppo alta, sia maschili che femminili e la testata del letto, sbattere con forte rumore sulla parete.

Mi ritrovo a sussultare per la sorpresa e ad avere le guance accaldate per l'imbarazzo.

A passo veloce entro nella camera di Max, prendo i libri in modo convulso e vado subito nell'altra stanza.

Menomale che non si sente niente perché la stanza è lontana, non so come avrei gestito la cosa.

Cerco di non pensarci altrimenti mi distraggo troppo e non riesco a svolgere bene il mio lavoro e ancora nervosa, provo a far studiare Max.

<<Cosa c'è?! Ti vedo scossa>> mi domanda ingenuamente lui

<<Niente>> cerco di mantenere la calma e di dimostrarmi disinvolta

<<Tra poco vedrai Nathan, stava studiando con una sua compagna di scuola>> continua Max nella sua innocenza

Compagna di scuola?!
Forse ho capito di chi si tratta.

<<Credo che stiano studiando scienze come te fratellino, più precisamente l'apparato riproduttore>> si intromette Clarisse nella conversazione con tono pungente e indignato e Max la guarda confuso

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