Capitolo 24

80 6 10
                                    

Nathan's pov
Oggi finalmente devo incontrare quella ragazza.

Fa ridere il fatto che l'ho sempre cercata e che invece adesso ho la possibilità di incontrarla quando voglio.

Sono nel cortile della scuola aspettando che lei arrivi, dato che entrambi non abbiamo lezione adesso.

Ammetto che sono agitato.

Ho paura di quello che mi potrebbe dire, ho paura di fare la mossa sbagliata.

Ed è per questo che sto fumando nervosamente una sigaretta, guardandomi sempre attorno e impaziente di vederla.

Ad un tratto la vedo arrivare verso di me, mentre mi sorride con un dolce sorriso.

I capelli dalle mille sfumature colorate, la pelle chiara, il rossetto rosso ciliegia sulle grandi labbra, la bassa statura, la figura minuta ed esile, il piercing sul naso, un'enorme felpa verde acqua che le va a vestito e delle scarpe da ginnastica bianche.

<<Hey Nathan...>> mi fa ritornare con i piedi a terra

Ha una voce delicata, flebile.

<<Hey...>> ricambio il saluto un po' impacciato

<<Zoe>> ridacchia lei

È davvero molto bella e ciò che mi colpisce di più è proprio il suo modo di essere particolare, riconoscibile in mezzo ad una marea di gente.

<<Come mai mi hai voluto incontrare?!>> mi domanda lei

Solo ora mi accorgo che ha anche un piercing alla lingua e degli occhi tremandamente grigi che mi ricordano...

No, non posso pensarla anche adesso.

<<Volevo parlati meglio riguardo tutto quello che è successo>> le spiego e lei annuisce

Ci sediamo su una panchina che si trova in cortile e inizio a parlare.

<<Non molto tempo fa quando sono uscito con un mio amico, ho visto la tua fotografia esposta in vetrina. Quella foto mi è entrata dentro perché ha rispecchiato alla perfezione lo stato d'animo del mio vissuto in passato.
Come cercavi di non cadere nel burrone cercando di ritornare nella parte luminosa, andando via da quell'oblio.
Indossando una maschera per nasconderti, celarti.
I miei amici cominciavano a prendermi per pazzo, perché volevo trovarti e finalmente ci sono riuscito.
Ormai avevo perso interesse per tutto, ma non so perché tu sei riuscita ad incuriosirmi.
Alla festa ho sbagliato a baciarti come se nulla fosse, so di essere stato affrettato.
Ma è stato un gesto impulsivo perché semplicemente lo volevo, in quel momento non ragionavo su quello che facevo>>

È così liberatorio rivelarglielo.

<<Ammetto che...tu mi sei sempre piaciuto, sono sempre stata ad osservarti da lontano ma tu non ti accorgevi mai di me.
Speravo solamente che un giorno mi avresti notata e quel giorno finalmente è arrivato.
Era così brutto che non riuscivo a fare un passo in avanti quando sei stato stesso tu a farlo e a venire da me.
Mi fa piacere che ti ha colpito la mia fotografia, perché ho espresso tutta me stessa in quello scatto>> intreccia le sue piccole mani nelle mie

Le sorrido e cautamente le prendo il viso con le mani e mi avvicino sempre di più fin quando le nostre labbra non si toccano.

Lei schiude le labbra permettendo alle nostre lingue di intrecciarsi e sentendo lo strano sapore del metallo del suo piercing.

E se lei mi facesse ricredere sul fatto che l'amore non esiste...?!

***
Crystal's pov
Io e Caleb ci troviamo in mensa ad aspettare l'arrivo degli altri.

Hidden LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora