Capitolo 27

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Crystal's pov
Ancora ho realizzato quello che è successo.

Sono incosciente, non riesco a distinguere sogno e realtà.

Grazie ai ragazzi avevo imparato a vivere piena di emozioni e sentimenti.

Ma che senso ha provare sensazioni così belle se poi in un batter d'occhio mi sento di nuovo svuotata?!

Nonostante avessi vissuto così tante cose, è bastato un niente per farmele dimenticare. 

Ecco come un solo momento brutto è capace di cancellare e rovinare ogni momento felice.

La vita non fa altro che illuderti per poi disintegrarti con la stessa facilità di uno schiocco di vita.

Perdere un amico è come perdere tutto.

Tutto perché un amico è un genitore che si raccomanda con te, che ti ammonisce quando ce n'è il bisogno, che ti fa crescere accompagnandoti nel tuo futuro.

È un fratello perché ti protegge, ti dà dei consigli, ti sta accanto, lascia che ti confidi, ti vuole bene come nessun altro, puoi contare sempre su di lui.

È un complice perché ti prende in giro, scherza con te, ti fa divertire.

È l'alleato perfetto della tua squadra, dove ne combinate di tutti i colori insieme, vivete esperienze folli, fate gli stupidi a non finire godendovi quella giovinezza.

Perché in due si è sempre un po' bambini.

Un amico ti lascia un'impronta indelebile, legando le vostre vite in un per sempre che non sembrerebbe non finire mai.

Durante la crescita i rapporti si perdono, ma entrambi ricorderanno ancora i momenti passati l'uno con l'altro.

Per questo motivo perdere un amico, è come perdere l'insieme delle cose più belle che la vita ha da offrirti.

Ci troviamo tutti quanti intorno alla bara di Ethan.

Il sole sul cielo limpido e cristallino, illumina una giornata brutta per tutti noi ma di pace per lui.

Sindy nel suo abito nero osserva malinconica la bara, facendo un sorriso triste mentre Jacob le avvolge il braccio attorno alle spalle.

Camille piange disperata nascondendosi il viso con le mani e Peter nel suo completo in giacca e cravatta la attira verso il suo petto, accarezzandole i capelli per calmarla.

Lei pur non rinunciando alla sua eleganza e alla sua finezza con quella giacca sulla camicia e con quei pantaloni di tessuto, sembra diversa.

Credo di non averla mai vista in questo modo, senza filtro.

Non si può fingere certe volte.

Vicky invece con quel leggings e quella giacca di pelle non fa altro che andare avanti e indietro.

Da quando siamo qui non so quante sigarette ha acceso e da come si muove sembra proprio nervosa e agitata.

Ha così tanta rabbia dentro di lei che spintona e risponde male a Caleb quando lui cerca di farla stare ferma e tranquillizzarla.

Sul viso di Nathan che già da tempo ha gli occhi lucidi, iniziano a scorrere delle lacrime.

Zoe non appena se ne accorge gli asciuga le lacrime con il palmo della mano e gli stampa un bacio sulle labbra.

Distolgo subito lo sguardo da loro e guardo altrove.

Emy...non c'è.

L'abbiamo anche chiamata molte volte ma niente, come se non esistesse.

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