Nagi si era nascosta nel luogo più lontano possibile dal campo. Aveva fatto una figuraccia come aveva predetto, però l'avevano fatta rimanere in campo.
L'unica cosa buona in tutto quello che era successo era che finalmente il Boss aveva decretato che non poteva fare la lanciatrice.
Nagi ne era stata felicissima, ma comunque le era rimasto impresso lo sguardo deluso dei due grandi ricevitori. Speravano in lei come lanciatrice mancina, ma non si era dimostrata degna di quel ruolo.
In quel momento si stava svolgendo la seconda partita, ma non aveva minimamente voglia di guardarla, sapeva che non avrebbe giocato la partita successiva e poi poteva tranquillamente guardare i video dopo. Di sicuro non avrebbe giocato quell'anno anche perché non sapeva ancora se era nella seconda o nella prima rosa, anche se dopo quello che era successo non era in nessuna delle due ed era una riserva delle riserve.
--ecco dov'eri finita-- disse Ryoichi sedendosi tranquillamente affianco alla ragazza.
--non guardi la partita?-- chiese la ragazza appoggiando la testa sulla spalla del ragazzo.
--a me non interessa, piuttosto dovresti guardarla tu, ti servirà per il futuro-- Nagi sbuffò a quelle parole, ma non aggiunse altro.
--non puoi fare così solo perché ti è andato male il primo inning di un'amichevole--
--era il mio esordio in Giappone Ryo. Ho fatto la figura dell'incapace difronte a tutti i tifosi del Seido e forse anche difronte a mio padre.--
--quindi è venuto?--
--aveva detto che vedeva se riusciva a passare, ma non so se c'era. Non sono riuscita a guardare tra la folla per la troppa ansia--
Ryoichi iniziò a ridere mentre Nagisa metteva il broncio, ma poi fu subito seguito dalla ragazza facendo così in modo da far trovare il loro nascondiglio a Kiyo e Sei.
--che state facendo? Siete peggio di Tadao e Mineko-- disse Kiyo aprendo di scatto la porta e facendo saltare in aria per lo spavento i due ragazzi.
--non stavamo facendo niente, stavamo solo parlando-- disse Nagi mentre Ryo diventava completamente rosso per l'imbarazzo.
--certo come no. Muovete il culo che dobbiamo vedere quella fottuta partita così possiamo rispondere come si deve all'Inashiro-- disse sempre Kiyo nel suo solito modo gentile ed educato. ( praticamente una scaricatrice di porto ambulante).
--che finezza-- disse infatti Sei porgendo una mano a Nagi che riluttante la prese per poi alzarsi seguita a ruota da Ryo che le mise un braccio intorno alla vita.
--che carini i piccioncini!-- disse Akiko che aveva seguito le due ragazze per tutto il tempo senza che le due se ne accorgessero.
--ma la volete finire tutti quanti!-- disse Ryo trascinando Nagi fuori dal loro nascondiglio e incamminandosi verso il campo, dove dietro la rete protettiva si misero ad osservare la partita che in quel momento stava al terzo inning e nessuna delle due squadre non aveva ancora fatto punto.
Ryoichi continuò a tenere il braccio intorno alla vita di Nagi cosa che non passò inosservata alla maggior parte degli spettatori li presenti che presero subito a confabulare fra di loro. "l'asso del Seido è molto intimo con quella schiappa" oppure "davvero quei due stanno insieme? Me quella non si vergogna?"
Per fortuna ne Nagi ne Ryoichi sentirono le frasi che parlavano di loro, troppo concentrati a guardare la partita, sopratutto Nagi che fissava con curiosità la ragazza bionda che in quel momento stava sul monte per l'Inashiro. L'aveva già vista in America durante il mondiale giovanile e la prima cosa che aveva pensato era come riuscire a battere le change up che la ragazza lanciava.
Anche Eric, che aveva leggermente perso interesse per la partita che si stava svolgendo in quel momento davanti ai suoi occhi, aveva notato sua figlia e quel ragazzo arrivare insieme e sopratutto aveva notato quella manaccia del ragazzo intorno alla vita di sua figlia. Non era riuscito a capire chi fosse il ragazzo, ma dai mormorii della gente intorno a lui sembrava essere un lanciatore. Ad Eric non piaceva nemmeno come stavano trattando la sua piccolina. Solo perché aveva sbagliato i lanci durante il primo inning era diventata agli occhi di tutti una giocatrice insignificante, quando durante gli altri inning aveva fatto delle giocate bellissime e degne di lode.
Era davvero brutto quel modo di pensare che aveva la gente. Anche con lui era successo all'inizio, ma poi si erano dovuti rimangiare le parole. Sperava che con la figlia succedesse lo stesso, forse con il ruolo che era suo fino dalla nascita.
Si, anche se quando aveva visto la prima partita di baseball si era innamorata del lanciatore (tralasciando il fatto che era Narumiya Mei), durante le successive partite Eric aveva visto il suo sguardo fisso sull'unica persona accovacciata e che riceveva i lanci degli altri giocatori.
Nagi aveva iniziato a giocare a Baseball all'età di 7 anni provando come lanciatrice, ma in quei tre anni non aveva fatto altro che parlare di Miyuki Kazuya. Era stato naturale, poi, per la bambina decidere di provare un altro ruolo per non rinunciare al baseball ed era stato istintivo, Eric lo sapeva benissimo, quello di prendere quel guantone diverso dagli altri e iniziare a ricevere per i lanciatori. Si era rivelata un prodigio, come il padre.
Eric se lo sentiva, se non fosse stata una lanciatrice sua figlia sarebbe di sicuro diventata una grande ricevitrice. Una grande ricevitrice che non avrebbe avuto problemi fisici di nessun genere perché c'era lui che l'avrebbe controllata in continuazione. Non era mica diventato fisioterapista per divertirsi! L'aveva fatto per impedire alle persone di farsi del male da sole. Il fatto che poi si era fatto riconoscere a livello nazionale per le cure date ai giocatori di baseball era stata una cosa istintiva. Lui, nonostante tutto, non aveva mai abbandonato la passione per quel campo a forma di diamante e per quel monte.
L'idea di diventare fisioterapista gli era saltata in mente solo 16 anni prima e aveva colto il momento altrimenti, lo sapeva, non ci avrebbe mai provato. Stranamente era riuscito a laurearsi e a mantenere Nagi senza problemi, questo grazie anche al grandissimo supporto che gli aveva dato Adel. I primi tempi erano stati davvero duri, anche perché lui non aveva pazienza con le persone. Poi grazie anche al doversi prendere cura di Nagi si era piano piano addolcito e la sua pazienza era aumentata esponenzialmente. Nel giro di cinque anni era diventato famoso nella lega di baseball americana e aveva sperato, oh quanto aveva sperato, che quel coglione decidesse di farsi curare. l'aveva fatto? Ovviamente no! Anzi aveva addirittura lasciato l'America e non ne aveva più sentito parlare, fino a quando non aveva sentito il suo nome pronunciato da Marc la sera della festa per l'inizio del mondiale giovanile.
E in quel momento, dopo 16 anni, lo stava guardando dal vivo mentre parlava con Nagi.
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Trust
FanfictionLa nuova generazione del Seido è pronta a prendere le redini della squadra. I figli dei grandi campioni stanno per entrare in campo e far vedere quanto valgono e per riuscire a superare i loro stessi genitori. In America si sta svolgendo il campina...