Capitolo 12

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Nagi aveva lanciato per tutto il giorno diversi tipi di palle, o meglio ci aveva provato, solo che aveva avuto fortuna solo con il primo lancio perché gli altri gli erano andati vicino al guantone, ma non nella zona di stike. Delle perfette ball. Chris non si era scomposto più di tanto e l'aveva fatta lanciare senza pressioni, più o meno, vesti che non si spostava di un millimetro per prendere la palla.

Gli altri quattro ragazzi presenti nel bullpen furono messi subito in riga dal Boss e non ebbero molto tempo per guardare Nagi tirare.

Miyuki nel mentre guardava attentamente Nagisa. Non sapeva il prechè ma quella ragazza, che aveva visto anche alla festa per l'inizio del mondiale giovanile, le sembrava troppo familiare. Anche negli atteggiamenti che aveva, anzi soprattutto nei suoi atteggiamenti. Ma non riusciva proprio a capire chi gli ricordasse.

- a cosa stai pensando?- gli chiese Chris una mentre lasciavano il bullpen.

- Nagisa- disse soltanto l'uomo non degnando l'altro di uno sguardo.

- ai suoi lanci? O al fatto che ci ha acclamati come delle divinità scese in terra?- Miyuki sorrise, o meglio ghignò.

- io sono una divinità scesa in terra!- disse l'ex capitano guardando finalmente Chris che aveva uno strano sorriso sul volto. Di quelli che aveva visto rare volte.

- comunque stavo pensando a quanto quella ragazza somigli molto a una persona. E stavo cercando di ricordare la persona- Chris continuò a sorridere e ciò fece innervosire Miyuki. - cos'hai da sorridere?- chiese con tono alterato.

- i suoi lanci sono identici a quelli di Eijun, solo molto più veloci e potenti- Miyuki si bloccò di colpo accorgendosi che quasi tutto di quella ragazza gli ricordava Eijun. Il suo carattere estroverso ed espansivo, la sua forza di volontà, le scenate. Sembrava davvero Eijun.

- Miyuki tutto bene?- gli chiese Chris che in un primo momento non si era minimamente accorto che l'uomo si fosse fermato.

- si, solo che ho capito che quella ragazza mi ricorda Eijun anche per il carattere- poi fece un sorriso forzato e riprese a camminare.

--nonè per niente giusto. Io voglio ricevere i lanci non farli!-- dissela ragazza sbuffando per la decima volta mentre insieme a Ryoichicamminava verso la mensa.

--tranquilla fino alla fine sono sicuro che ti faranno ricevere!--

--lo dici perché i miei lanci sono pessimi-- disse la ragazza ingobbendosi sempre di più conscia che se l'avesse vista suo padre l'avrebbe presa a schiaffi e avrebbe iniziato a parlare di quanto fosse importante tenere una postura corretta.

--no, perché si vede chiaramente che non vuoi lanciare-- Nagi sorrise.

--mi era mancato parlare con te, sai come tirare su la gente-- disse la ragazza prendendo sotto braccio il lanciatore facendogli imporporare leggermente le guance di distogliere leggermente lo sguardo.

--riesco a parlare così solo con te e mia sorella, con gli altri sono un tronco-- e mentre dicevano quelle parole entrarono in mensa e andarono dritti verso le due inservienti solo che furono bloccati a metà strada da un uomo con i capelli biondi che li scrutava con faccia arrabbiata.

- Okumura-san cosa... - iniziò a dire Ryoichi confuso, solo che non ne ebbe il tempo perché il ricevitore li prese tutti e due per il collo della maglia, ovviamente con qualche difficoltà nel caso di Ryoichi visto che era addirittura più alto di Satoru, e li trascinò tranquillamente nello studio dovo stavano seduti tranquillamente a parlare Miyuki e Chris.

- grazie Koshu. Puoi mettere la cassetta?- disse Miyuki alzandosi e indicando ai due ragazzi di sedersi sul divano. Non se lo fecero ripetere due volte visto la stanchezza che sentivano addosso. Koshu invece ringhiò in direzione dell'ex capitano, ma comunque fece quello che gli aveva detto.

--scusate se vi abbiamo chiamati così presto ma volevo farvi vedere una partita di pochi anni fa...--

--ma se eri appena diventato capitano del Seido!-- lo bloccò Chris mentre Miyuki sbuffava.

--sono comunque pochi anni--

--ma se sono più di vent'anni--

--ora non esagerare Koshu!-- Miyuki sospirò pesantemente e poi guardò i due ragazzi che se la stavano ridendo sotto i baffi --comunque questa è una partita della primavera del mio terzo anno dove ci sono due lanciatori del Seido. Ryoichi voglio che tu studi attentamente il primo lanciatore...--

--mio padre-- disse il ragazzo alzando gli occhi al cielo.

–...si tuo padre durante il crollo più brutto che abbia mai avuto nel quale si è giocato anche la maglia di asso per quell'estate. Voglio che tu comprenda bene cosa gli sia successo e sopratutto capire se stai finendo nel suo stesso problema.-- Ryoichi annuì mentre si preparava psicologicamente a vedere suo padre crollare.

--Nagi tu invece devi prestare attenzione a secondo lanciatore, i tuoi lanci sono molto simili ai suoi quindi vorrei che imparassi attentamente la sua tecnica, potrebbe aiutarti-- Nagi annuì alle parole di Chris anche se non si ricordava nessun altro giocatore del Seido con dei lanci particolari.

Okumura fece partire il video e i due ragazzi guardarono attentamente le immagini che scorrevano. Arrivati al momento del cambio di lanciatore il biondo fermò il video.

--aveva la testa da tutt'altra parte-- disse Ryoichi mentre tutti gli occhi erano fissi su di lui --e non riusciva a seguire bene le tue indicazioni Miyuki-san perché voleva lanciare una palla più veloce--

--esatto, non cercare di trovare una velocità mostruosa, l'importante che i tuoi lanci vadano dove richiede il tuo ricevitore. Per quanto uno più tirare velocemente non è detto che nessuno riesca a prendere la palla. Anzi le palle veloci sono le più pericolose. Quasi ogni squadra possiede una macchina sparapalle che raggiungono velocità molto alte. Potrebbero prendere la tua palla come un non niente. Concentrati più sulla precisione--

--si!--

--bene Okumura fai ripartire il video così possiamo vedere come Eijun abbia fatto spaventare a morte gli avversari-- disse Chris ridacchiando mentre Miyuki e Okumura gli lanciavano un'occhiataccia.

Nagi guardò attentamente l'entrata del numero 18 del Seido per capire meglio i suoi lanci. Solo che fu tremendamente distratta del suo aspetto. Perchè quel ragazzo gli ricordava tremendamente suo padre?

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