Capitolo 27

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Eijun stava in macchina nel parcheggio difronte al seido. Aveva da poco mandato un messaggio a Nagi. Era inutile farle prendere il pullman quando c'era lui con la macchina che la poteva portare tranquillamente a casa. Per spiegarle in tutto si sarebbe sicuramente inventato qualcosa.

Il messaggio di risposta di Nagi arrivò quasi subito e l'uomo aspettò la figlia sorridendo in direzione dell'ingresso della scuola fino a quando non la vide arrivare con i capelli al vento e il borsone più grande di lei a tracolla.

Nagi aprì la portiera della macchina e una volta sistemata si prese le braccia iniziando a strofinare energicamente per via del freddo che sentiva. Eijun le sorrise e accese la macchina per poi partire e uscire dal parcheggio.

--che ci facevi da queste parti?-- chiese la ragazza una volta che il freddo fu svanito.

--lavoro, mi hanno trasferito da queste parti e finirò sempre per quest'ora quindi se per te non ci sono problemi ti posso passare a prendere. È di strada-- disse l'uomo tenendo lo sguardo fisso sulla strada.

--okay, ma alcune volte finiamo davvero molto tardi. Non voglio farti aspettare molto--

--tranquilla, nel caso mi avvisi e ti dico. Capiterà anche che io mi debba trattenere di più a lavoro-- la ragazza annuì e spostò il suo sguardo sul paesaggio che scorreva fuori dal finestrino.

--com'è andata la partita dei ragazzi? Avevi detto che dovevano giocare oggi--

--bene, hanno vinto contro lo Yakushi, ma hanno perso contro l'Inashiro--

--peccato, potevate fare la doppietta-- disse l'uomo che conosceva già il risultato della partita.

--comunque devi dire al tuo ragazzo di starti meno appiccicato quando ci sono io in giro-- disse l'uomo ricordandosi in quel momento che Yoichi gli aveva detto che Ryo stava sempre appiccicato a Nagi. La cosa non gli andava tanto a genio.

--papà! Ryoichi è un ragazzo tranquillissimo, volevo anche fartelo conoscere così ti saresti tranquillizzato, ma tu hai detto di no--

--avevo delle cose da fare, e comunque stai attenta. Non mi fido di quel lanciatore--

--hai qualcosa contro i lanciatori?--

--no! Però non capisco cosa ci trovi in un lanciatore-- Nagi alzò un sopracciglio per la strana piega che aveva preso quella conversazione.

--sono una ricevitrice, è ovvio che mi piacciano i lanciatori--

--ma per favore!--

--è vero papà, le coppie lanciatore-ricevitore sono le più forti-- disse la ragazza sorridendo mentre Eijun sbuffava.

--fammi qualche esempio-- disse l'uomo.

--Narumiya e Harada, oppure i genitori di Nene, Tadao e Zenko-- disse la ragazza cercando di pensare a qualche altra coppia del genere.

--Chris e Tamba-- disse ad un certo punto la ragazza ricordandosi dell'altro ricevitore che amava di più. Eijun scosse la testa.

--sono solo tre casi isolati, non è detto che accada sempre così. Per esempio l'altro lanciatore che ti piaceva, ecco quel Furu qualcosa..-

--Furuya, il padre di Ryoichi! Si lui non sta con un ricevitore, ma è solo lui-- disse la ragazza sorridendo. Poi si ricordò di un'altra cosa. --ho scoperto che anche Miyuki è stato con un lanciatore quindi è abbastanza normale come cosa--

Eijun per poco non inchiodò. Come cavolo aveva fatto sua figlia a scoprire una cosa del genere? Aveva cercato di togliere davanti tutti gli articoli che parlavano di lui.

--come l'hai scoperto?-- chiese spegnendo il motore dell'auto. Erano arrivati.

--me lo ha detto Ryoichi il giorno che ci hanno fatto vedere una partita i 20 anni fa più o meno. c'erano due lanciatori: uno era Furuya e l'altro un altro ragazzo che non aveva mai visto o sentito nominare e quindi dopo ho chiesto spiegazioni visto che Ryoichi sembrava conoscerlo-- disse la ragazza mentre usciva dalla macchina ed entrava in casa seguendo il padre che posò la giacca sul divano per poi dirigersi in cucina.

--papà hai davvero intenzione di cucinare?-- chiese la ragazza sconvolta.

--io non ho mangiato niente-- disse l'uomo prendendo una scatola di tonno e aprendola per poi metterla su un piatto immacolato sotto lo sguardo attento di Nagi.

--comunque i due non stanno più insieme no? Quindi non è detto che duri-- disse l'uomo iniziando a mangiare. --hai fame?--

--no, ho mangiato li. Comunque fra me e Ryoichi va più che bene-- disse la ragazza incrociando le braccia al petto e uscendo dalla cucina. --vado a farmi una doccia--

E così Eijun rimase da solo con la sua scatoletta di tonno.

Nemmeno il tempi di pensare ciò che il telefono iniziò a squillargli e lo guardò con sguardo corrucciato vedendo il numero sconosciuto. Alla fine decise di rispondere.

- pronto?-

- sai quanto ho penato per farmi avere questo numero?-

- Kuramochi-sempai! Come? Come l'hai trovato?- chiese sconvolto l'ex lanciatore.

- ho sbirciato tra le carte dello staff medico. Comunque se vuoi che io mantegga il tuo segreto devi darmi qualcosa in cambio-

- cosa vuoi adesso?- chiese esasperato il più piccolo lasciando andare la forchetta che aveva in mano. Ormai si era abituato alle posate occidentali e non riusciva più ad impugnare bene le bacchette. 16 anni non erano mica pochi.

- è semplice, molto probabilmente Ryo mi scaccerà da casa appena ne avrà la possibilità quindi verrò al Seido a darti fastidio-

- come mai Ryosuke-sempai dovrebbe cacciarti da casa?-

- diciamo che in questo periodo passa dall'odiarmi al volermi al suo fianco ogni singolo istante quindi ho poca scelta se non voglio ritrovarmi ucciso-

- cosa hai combinato?-

- diciamo che la famiglia Kuramochi si sta allargando- Eijun sgranò gli occhi.

- ma sarebbe il terzo!- disse Sawamura sgranando gli occhi.

- no, tu non c'eri quindi non lo sai, è il quarto-

- IL QUARTO!- gridò Eijun alzandosi in piedi sgranando gli occhi – ci credo che Ryosuke voglia ucciderti!-

- ehi non esagerare adesso! Tu hai solo una figlia-

- si e so cosa si prova a partorire e per questo lo capisco. Voi Alpha non capirete mai niente. Pensate solo a figliare-

- ehi ricorda che sono un tuo sempai. Comunque ti ho chiamato solo per dirti che ti romperò le scatole quasi tutti i giorni e che tu non potrai fare altro che accettare la cosa altrimenti vado da Kazuya e spiffero tutto- appena Yoichi finì di dire quelle parole Eijun riuscì a sentire un urlo che doveva essere di sicuro del maggiore dei Kominato.

- ora ti devo lasciare! Ci vediamo lunedì- disse l'ex interbase per poi chiudere la comunicazione.

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