Nagi era ancora scossa quando insieme a Ryoichi raggiunse la mensa dove erano stati riservati due vassoi solo per loro visto che era notte fonda e tutti gli altri erano andati a dormire. I due ragazzi si sedettero l'uno difronte all'altra e iniziarono a mangiare in silenzio. Silenzio interrotto dopo poco da Nagi.
--non avevo mai sentito parlare di quel lanciatore, come mai?-- chiese la ragazza alzando lo sguardo dalla scodella di riso e puntando i suoi occhi dorati in quelli rossi del ragazzo.
--non ha giocato per molto. Credo abbia smesso dopo il college, ma non ne sono molto sicuro perchè non ne parlano quasi mai-- Nagi guardò incuriosita il ragazzo incitandolo a continuare.
--per quanto ne so era il ragazzo di Miyuki-san e hanno avuto un litigio pesante e Eijun-san se ne andato senza dire niente a nessuno. Questo è successo più o meno 16 anni fa--
--eppure era davvero bravo come lanciatore--
--già, lui e mio padre erano rivali in tutti i sensi. L'altro mio padre si divertiva quando io e Sei eravamo più piccoli a raccontarci di tutto quello che combinavano Satouru ed Eijun, oppure di aneddoti relativi alla squadra del Seido quando c'erano loro-- Nagi ascoltava con interesse le parole del moro difronte a lei per poi ricordarsi della cosa che doveva chiedere al ragazzo.
--Ryo mi sono completamente dimenticata di chiederti chi ha vinto il mondiale. Non ho potuto seguire la partita perché ho dovuto sistemare le cose per poter venire in Giappone e non ho mai controllato, per non parlare del fatto che qui non mi prende internet--
--hai davvero dubbi su chi abbia vinto la partita?-- le chiese il ragazzo con un sorriso a trentadue denti stampato sul volto. Nagi sorrise a sua volta.
--anche nel Baseball femminile?--
--ovvio con Kiyo e Juja era impossibile non fare punti-- il sorriso di Nagi si aprì ancora di più.
--avete fatto bene! Mi avete vendicata!-- Ryoichi scrutò la ragazza per un po' pensieroso, poi decise di prendere coraggio e farle la domanda che voleva farle dal giorno della semifinale.
--come mai contro la Germania sei entrata dopo?-- vedendo che la faccia di Nagi stava diventando sempre più tetra si affrettò a dire: --ovviamente se non ne vuoi parlare non sei costretta, era solo una mia curiosità--
Nagisa sospirò pesantemente prima di spostare il suo sguardo sulla scodella di riso che stava mangiando, la seconda.
--Imogen non ne voleva sapere niente di tirare bene e mi sono arrabbiata con lei tanto che Marc, l'allenatore, ha deciso di non schierarmi subito. Si è pentito non appena è iniziata la partita e mi ha chiesto di entrare, ma io volevo dimostrargli come senza di me, che mi ero fatta in quattro per vincere le partite precedenti, loro non avevano nessuna possibilità di vittoria. Sono entrata solo per fare un punto e da brava stupida non mi sono nemmeno riscaldata a dovere e sono stata con la spalla dolorante per un'intera settimana-- disse infine la ragazza.
--sei molto fissata con il riscaldamento, l'ho notato anche il primo giorno del mondiale, come mai?--
--mio padre è un fisioterapista. Ha sempre detto che mi avrebbe lasciato giocare a baseball solo se fossi stata attenta e se avessi avuto più considerazione del mio corpo. Alla fine è diventata una cosa della quale nemmeno mi accorgo--
--beata te, Chris-san è costretto ogni santa volta a ripetermi di fare gli esercizi altrimenti mi dimentico e rimango con i dolori per molto tempo. Ho preso tutte le cose peggiori che si potevano prendere da mio padre--
--non dire così! Hai una buona resistenza--
--questo perché non mi hai visto giocare a mezzogiorno +, crollo dopo solo due lanci. E la stessa fine stavo per fare il primo giorno del mondiale, per fortuna è arrivata la nuvola che ha coperto il sole-- Nagi non riuscì a trattenersi e scoppiò a ridere davanti al ragazzo.
--Nagi guarda che non c'è niente da ridere è una questione seria questa!-- disse il ragazzo che andò contro le sue stesse parole iniziando a ridere con la ragazza. La risata di Nagisa era una delle più contagiose che avesse mai sentito.
Appena ebbero finito di mangiare entrambi presero i vassoi e li poggiarono sul ripiano rialzato dove di solito stavano le signore che gestivano la mensa. Si era fatto così tardi che anche loro erano andate a dormire.
--tu devi tornare a casa, ma ci sono pullman a quest'ora?-- chiese Ryo ricordandosi in quel preciso istante che la ragazza non alloggiava nel dormitorio.
--si passa fra un po'--
--ti accompagno alla fermata-- disse il ragazzo non ammettendo proteste e Nagi, ancora con la divisa che non si era cambiata per il poco tempo a disposizione, seguì il ragazzo fuori dai cancelli del campo e del dormitorio.
Il tragitto per arrivare alla fermata del pullman fu abbastanza lungo e silenzioso, non un silenzio teso. Il silenzio era piacevole ed entrambi lo utilizzarono per riposarsi un pochino, la stanchezza dell'intera giornata iniziava a farsi sentire prepotente tanto che Nagi parecchie volte chiuse le palpebre. Per sua fortuna c'era Ryo che la sorreggeva e non la faceva finire di faccia a terra. Una volta arrivati alla fermata entrambi si sedette sulla panchina.
--puoi andare se vuoi--
--voglio assicurarmi che tu salga sul pullman, anzi forse è meglio se vengo con te--
--Ryoichi non ti preoccupare. E poi non dovresti avere un permesso per uscire fuori dal dormitorio?--
--in teoria si, ma non potevo svegliare il Boss a quest'ora della notte. Non lo saprà nessuno tranquilla--
Nel mentre i due ragazzi parlavano arrivò l'autobus ed entrambi si alzarono.
--allora buonanotte e sta attenta. Mandami un messaggio appena sei arrivata a casa-- disse il ragazzo mentre Nagi saliva sul pullman.
--certo! Buonanotte!--disse lei sporgendosi per dargli un bacio sulla guancia, ma non si era accorta che anche il ragazzo stava facendo la stessa cosa e si ritrovarono a sfiorarsi le labbra. Appena se ne accorsero entrambi si staccarono di scatto rossi come dei pomodori e si guardarono negli occhi sorpresi. Non ebbero il tempo di dirsi niente perché le porte si chiusero e l'autobus partì lasciando un Ryoichi intontito alla fermata e una Nagi super extra imbarazzata che si metteva le mani nei capelli per capire cose fosse successo e perché le figure di merda le doveva fare tutte lei.
Quando la ragazza arrivò a casa, molto attenta a non svegliare il padre che stava bellamente russando sul divano, si chiese se era il caso mandare il messaggio a Ryo dopo quello che era successo.
Alla fine decise lo stesso di avvisarlo, non voleva farlo restare in pensiero e sopratutto quello che era successo era stato un incidente. VERO?
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Trust
FanfictionLa nuova generazione del Seido è pronta a prendere le redini della squadra. I figli dei grandi campioni stanno per entrare in campo e far vedere quanto valgono e per riuscire a superare i loro stessi genitori. In America si sta svolgendo il campina...