Capitolo 30

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- siete sicure che nessuno ci ha seguito?- disse Goro in giapponese super preoccupato. Alla fine Nagi riusciva tranquillamente a capire la maggior parte delle frasi in giapponese quindi aveva chiesto ai ragazzi di usare la loro lingua. Vero, alcune volte non capiva tutte le parole, ma se non si faceva le orecchie non avrebbe mai imparato.

- si, rilassati e vai dal tuo uomo!- disse Sei spintonando il cugino che con titubanza uscì dal cancello e raggiunse il parco dove si era dato appuntamento con Misao sedendosi su una panchina dove poteva vedere tranquillamente Nagi e Sei che lo guardavano peggio di due fangirl sfegatate. Si stava pentendo sempre di più di aver rivelato tutto alle due ragazze. Le sue sorelle sapevano della cotta che aveva per Misao dal mondiale giovanile che avevano disputato in America, anche perché era li che si era accorto di prvare qualcosa per il lanciatore dell'Inashiro.

Ad Haru e ad Akiko non aveva detto niente dell'incontro: Haru molto probabilmente avrebbe fatto trapelare il suo fastidio sul volto senza dirgli niente, mentre Akiko avrebbe fatto scoppiare la terza guerra mondiale. Odiava Misao a pelle.

- ciao, sei qui da tanto?- Goro alzò gli occhi alle parole che gli aveva rivolto Misao. Il rosato scosse la testa alzandosi dalla panchina dove si era precedentemente seduto.

Rimasero a fissarsi per un po' poi Misao sospiro e distolse lo sguardo per poi riportare i suoi occhi in quelli di Goro.

- mi piaci. Mi piaci da un bel po'- disse Misao prendendo coraggio.

- anche tu- disse Goro non distogliendo il suo sguardo da quello del più grande nel quale si era accesa una piccola scintilla di sorpresa.

- posso baciarti?-

Goro rise alla richiesta di Misao e fu lui a raggiungere il ragazzo per poi baciarlo.

- ma che cariniii- disse Sei mentre guardava i due ragazzi baciarsi.

Nagi annuì anche se l'amica non la poteva vedere e fece una foto ai due per poi mandarla a Miya che non aspettò nemmeno un minuto per inviare alla castana una nota vocale che Nagi non ascoltò. Aveva la netta sensazione che fosse un urlo di gioia e non si voleva far scoprire.

- ti conviene non far vedere a Goro la chat con Miya, ti ammazza- disse Sei guardando il telefono di Nagi. I due ragazzi difronte a loro si stavano ancora baciando dimentichi di tutto.

- deve solo ringraziarmi- disse Nagi sorridendo e mettendosi il telefono in tasca.

- deve ringraziare sopratutto Miya, senza di lei credo che quei due non si sarebbero mai chiariti-

- già. Dobbiamo creare un'associazione per far mettere insieme le persone!- disse Nagi convinta per poi riprendere il telefono e mandare il messaggio con la sua idea alla lanciatrice bionda.

- una è andata bene, ma non puoi sapere se ci sia qualcun altro che...-

- ce ne sono parecchi, un esempio sei tu- disse la ricevitrice bloccando la rosata.

- come scusa?- chiese lei sgranando gli occhi.

- si hai capito bene, si vede lontano un miglio che ti piace Ayame-

- come hai fatto!- disse la rosa che non alzò la voce sol perché aveva paura di farsi scoprire da Goro e Misao che in quel momento stavano parlando senza l'imbarazzo iniziale.

- la nomini in continuazione e vai in tilt quando è vicino a te- disse Nagi alzando le spalle facendo intristire Sei.

- non mi considera nemmeno per sbaglio-

- non dire così! Ti ha chiamata fragolina l'altro giorno!- disse Nagi ricordandosi dell'ultimo giorno delle partite a tre.

- ma mi ha sempre chiamata così!- disse Sei incrociando le braccia facendo sbuffare Nagi.

Le due non dissero niente per il resto del tempo guardando in silenzio i due ragazzi che continuavano a parlarsi e sorridersi.

Dopo quelle che alle due ragazze parvero ore, Goro e Misao si salutarono e il rosato raggiunse le due ragazze sorridendo tutto felice.

- allora com'è essere il fidanzato di un lanciatore?- chiese Nagi ridendo mentre i tre rientravano nella struttura.

- non ci credo ancora- disse Goro con gli occhi che gli brillavano.

- vedi che è andato tutto bene! E tu che ti preoccupavi inutilmente- disse Sei sbuffando.

- è normale preoccuparsi Sei!- disse Goro incrociando le braccia al petto.

- Ehi che ci fate da queste parti?- chiese Yoichi raggiungendo i tre che aveva visto da lontano.

- tu cosa ci fai qui. Papà ti ha di nuovo cacciato di casa?- chiese Goro che si era preso uno bello spavento sentendo la voce del padre.

- si e poi ho trovato il mio hobby preferito! Infastidire il fisioterapista- disse l'uomo ridacchiando. Poi corrucciò la fronte. - che hai li?- chiese Yoichi al figlio fissando un punto sul collo del ragazzo.

Il rosato lo guardò confuso e si toccò la parte incriminata non capendo perché il padre lo stesse guardando con quello sguardo, però non c'era niente di strano.

- sembra un livido- disse l'uomo avvicinandosi al figlio e controllando da vicino mentre Goro sbiancava. Misao gli aveva lasciato un succhiotto. Lanciò uno sguardo veloce alle due al suo fianco cercando aiuto.

- oggi gli è arrivata una palla sul collo, potrebbe essere stata quella zio- disse Sei cercando di tenere un tono di voce tranquillo.

Yoichi lasciò stare il collo del figlio e annuì facendo rilasciare un sospiro di sollievo a Goro.

- metti la crema, ci vediamo- disse l'uomo salutandoli e avviandosi verso lo studio di Eijun.

Una volta entrato sbuffò pesantemente sedendosi sulla poltroncina difronte all'uomo che non lo degnò di uno sguardo.

- mio figlio aveva un cavolo di succhiotto sul collo! Voglio sapere chi cazzo glielo ha fatto!- disse l'ex interbase con il fuoco che usciva dagli occhi.

Eijun alzò lo sguardo sul suo sempai per poi riabbassarlo sulle carte che stava compilando.

- sono cose che capitano quando si cresce- disse l'ex lanciatore.

- si ma Goro è troppo piccolo-

- ti ricordo che alla sua età tu e Ryo avevate già fatto...-

- non è questo il punto! Non voglio che uno stupido Alpha dia fastidio a mio figlio-

- Yoichi calmati, io non faccio queste scenate quando vedo Nagi con i succhiotti sul collo-

- ma tu sai chi è, e poi Ryoichi è un bravo ragazzo- Kuramochi si alzò dalla sedia e iniziò a camminare avanti e indietro sempre più nervoso.

- ho visto Misao mentre venivo qui- disse Eijun guardando attentamente il suo sempai.

L'unica reazione di Yoichi fu quella di sgranare gli occhi sconvolto.

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