Collaborazione

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Ci vengono assegnati pochi incarichi, pare che i vacui si siano temporaneamente ritirati. Credo sia il momento migliore per chiarire ogni domanda che alberga nel mio cuore. Ho solo un Maestro con cui posso parlare: Itani. Abbiamo appena fatto visita al palazzo della Classe Due, suo padre e Volnur sono così fieri di noi. Eppure io... non sono in vena di parlare. E se chiedessi a Volnur quali siano i suoi sogni? No, sarebbe inutile... ha vissuto la sua vita sempre con il suo Maestro, sarà difficile farlo parlare sinceramente. Devo trovare qualcuno che sia disponibile a parlare di queste cose. Calipso? No, decisamente no. Ha pensieri contrastanti, incoerenti con quello che mi dice. Non la capisco affatto. Temo che... potrebbe approfittare delle sue illusioni, spingermi in un tranello e beh... dare sfogo alle sue parole. E non solo. Ho davvero paura di ricevere tali attenzioni da una lupa? Wow... e chi lo avrebbe detto?

Forse sarebbe meglio parlare con Nexus, lui é un mio caro amico. Vedrò di portarlo lontano da orecchie indiscrete. Adesso però sono da solo con Itani, stiamo per tornare a casa. È il momento migliore.

'Senti, Itani...'

'Si?' mi guarda 'È successo qualcosa?'

Sospiro 'Prometti di non... perdere la calma? Ho bisogno di... parlare con qualcuno. Ho così tanti dubbi che mi affollano la testa. Vorrei dei chiarimenti.'

'Certo. Um... dimmi pure.'

Prendo un altro lungo respiro 'È che... non so come iniziare. Ti sei mai chiesto cosa saresti diventato se non avessi scelto di seguire le orme di tuo padre?'

'Bella domanda.' incrocia le braccia al petto 'Forse avrei aperto un negozio, forse un... panificio?'

Ma pensa sempre al cibo? Annuisco 'Va bene. E se ti dicessi che... anche io mi sono chiesto la stessa cosa?'

'Su cosa avrei fatto io?'

'No!' scuoto il muso 'Su cosa avrei fatto io!'

'A voi é vietato fare questi pensieri.' risponde con parecchia calma.

'Ma perché? Perché voi umani potete sognare, farvi domande e noi no? Perché se tu sogni di aprire un negozio va bene ma se io sogno di... correre fuori da questa città é un male?'

'Perché voi siete Vettori, siete più soggetti all'influenza dell'Oscurità.'

Abbasso lo sguardo 'E se non fosse vero?'

'Cosa stai dicendo?' domanda confuso. Credo che le mie domande lo stiano... facendo preoccupare.

'Mettiamo caso che io mi innamori. Magari di una lupa di un'altra Classe. Perché é vietato? L'amore può davvero portare Oscurità? Te lo sei mai chiesto?'

Itani resta in silenzio per un pò 'Questo... non lo so. Che cerchi di dirmi? Kronos, qual é il tuo sogno?'

È la prima volta che un Orokin chieda una cosa del genere al suo Vettore. Sorrido, non saprei che rispondere. Ho... così tante cose che vorrei fare! Da dove comincio? Cosa sarebbe la prima cosa che farei se fossi libero? Sorrido 'Vorrei... esplorare il mondo. Viaggiare, conoscere, vivere avventure! È una delle ragioni che mi spinge a raggiungere la Classe Tredici. Ma se... se non fossi un Vettore... lo avrei fatto anni fa.' lo guardo.

'Duqnue vuoi... essere senza collare?'

La mia risposta potrebbe essere decisiva. Se dicessi di si allora potrebbe usare la Costrizione, se dicessi di no... tornerei al punto di partenza. Essere senza collare é davvero una cosa così brutta? È la società in cui vivo che dice che un Vettore senza collare é una grande vergogna, ma perché dovrebbe esserlo? Si é liberi di fare ciò che si vuole. Se essere liberi significa essere etichettato come vergognoso... allora vorrei essere ricoperto di vergogna. Ne varrebbe la pena. Ma é solo... un sogno.

Kronos, le origini del male - Il Re bianco #Wattys2021 [COMPLETA] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora