13. L'albero

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Camminando per le strade deserte di Alfagor, la paura continua a farsi presente sempre di più nel mio stomaco. Ho paura di non poter più riuscire a salvare il regno, ho paura di perdere altre persone a causa di quella strega, ho paura di non essere abbastanza forte per combattere contro di lei. L'ultima volta che ci ho provato non è andata bene, e lei aveva anche meno poteri rispetto a quelli che aveva un tempo. Non riesco a non pensare al peggio…
<sapete dov'è Lux?>Erik rompe il silenzio e lascia sfuggire per un attimo le mie preoccupazioni, anche se non riescono a non tornare in meno di un minuto. Non vedo nemmeno Jill qui con noi.
<erano a Gallwin quando ci hanno detto che la scuola è stata attaccata, ma ora che ci penso non li ho proprio visti da nessuna parte>
Mi risponde Will. Ho paura che sia successo qualcosa anche a loro, forse potrei provare a comunicare con Jill telepaticamente, possiamo parlarci anche a distanza. No, forse mi verrebbe ancora più ansia nel caso non mi rispondesse. Voglio sapere se sta bene, ma non so se chiederle qualcosa oppure no.
Pensandoci bene, se avesse qualcosa da dirmi, me l'avrebbe già comunicato. Sarà meglio aspettare che sia lei a cercare la connessione telepatica per prima.
<sono sicuro che se la caveranno da soli>
Lo spero…
Mentre continuiamo a camminare, sulla sinistra vedo la foresta dei cristalli. Ora che ci penso, lì dentro c'è un anello che devo trovare, potrei farlo ora. Lavanda ha appena attaccato la scuola e non avrebbe la forza per andare anche nella foresta. In più non ha mai fatto entrare lì le sue creature.
Forse però prima è meglio se ce ne andiamo dal mondo magico, siamo passati di qua solo per rivedere "per l'ultima volta", secondo le parole di Will, queste strade.
<possiamo andare ora? Prima arriviamo e meglio è>
Chiede Erik, ancora con la mano stretta alla mia.
<va bene. Rachel, sai tu dove portarci, fai tu l'incantesimo>
Annuisco e prendo Will ed Erik per mano, mentre Peter appoggia una mano sulla mia spalla, in quanto ognuno dei trasportati deve essere in contatto con la persona che trasporta.
Chiudo gli occhi e immagino di essere a casa, dopo pochi secondi ci troviamo esattamente davanti alla porta, nel giardino in cui ho giocato più volte quando ero piccola, in cui ho guardato le stelle insieme alle mie amiche e in cui mi rilassavo insieme a Francis.
<siamo arrivati>Apro la porta ed entriamo in casa, chiudendoci poi dentro a chiave con la magia, saliamo le scale e io lascio lo zaino in camera mia. Mi era proprio mancata questa stanza.
<la camera di mio padre è qui>
Li porto nella stanza dove dormiva mio padre e dico loro di decidere chi dormirà nel letto matrimoniale o con me, in quello singolo.
<io dormo con lei, va bene a tutti? Si, va bene a tutti. Perfetto!>
Dice Erik senza respirare e aspettare una risposta da parte degli altri ragazzi. Io non ho problemi a condividere il letto con lui, ma non vorrei che in questo modo gli altri sospettassero qualcosa.
<scusa?>
<Erik Maldensi, tu non dormirai con lei!>
Will lo guarda male e Peter alza un sopracciglio, scrutandolo con lo sguardo come se volesse incenerirlo.
<a me va bene qualsiasi cosa, se non vi decidete in fretta va bene Erik>
Lo prendo per mano prima che i due dicano qualcos'altro, entro in camera mia chiudendo la porta, probabilmente sotto gli occhi allibiti e furenti dei due ragazzi, specialmente di mio fratello.
<perché tutta questa fretta? Vuoi inaugurare il letto?>
Sorrido leggermente chiudendo gli occhi e scuoto la testa lentamente, poi lo guardo e avvolgo le braccia intorno al suo torace, la mia testa arriva al suo petto, dove riesco a sentire il suo battito, e le sue mani non tardano ad appoggiarsi sulla mia schiena.
<come stai?>Gli chiedo, riferendomi ai tagli, al suo amico e a suo padre.
<sto bene…>
<sei sicuro? Fammi preoccupare ora piuttosto che più avanti>
Lo guardo negli occhi.
<stai tranquilla, amore>
Mi bacia la testa più volte e io sorrido involontariamente.
<avrei bisogno di un favore>
Gli chiedo dopo un paio di secondi di silenzio.
<dimmi>
<questa notte verrai con me nella foresta dei cristalli?>
<che cosa? Perché?>
<perché devo cercare una cosa>
<anche tu l'anello?>
Come fa a sapere dell'anello? Silver l'ha detto per caso anche a lui?
<chi lo starebbe cercando oltre a me?>
E a Lavanda, ovviamente.
<intendevo dire che ci sono molte persone che ne parlano e che vorrebbero avere quell'anello, ma ovviamente, come tutti sanno, solo i membri della famiglia reale possono prenderlo>
Annuisco. Non sapevo che quell'anello fosse famoso, pensavo che solo Silver e poche altre persone ne fossero a conoscenza.
<quindi verrai con me?>
<e va bene... Quando vuoi andare?>
<dopo che Will e Peter si saranno addormentati>
Lo guardo dal basso e ci sorridiamo, poi mi solleva con le mani appoggiandole sul mio fondoschiena, permettendomi di avvolgere le gambe attorno a lui. I nostri occhi si trovano e ci baciamo prima a stampo e poi con più foga, le sue mani intanto scorrono su di me.
<vuoi un altro succhiotto?>
Mi sorride maliziosamente.
<me ne hai già fatti quattro, adesso tocca a me>
Senza lasciargli il tempo di pensare, mi attacco al suo collo come una sanguisuga e comincio a fare il mio lavoro, sento il mio ragazzo sospirare e questa è musica per le mie orecchie.
Lo sento muoversi e piano piano si abbassa facendomi sedere sul letto, mi stacco da lui e ci guardiamo ancora negli occhi.
Il suo corpo si impone sul mio e le sue mani si appoggiano sul letto, facendomi toccare il materasso con la schiena.
<secondo round?>
Mi chiede.
<due volte in un giorno?>
<con te lo farei anche dieci>
Ricomincia a baciarmi e io non glielo impedisco assolutamente, le sue mani cominciano a muovere i miei vestiti per poter toccare la mia pelle e io gli tolgo la camicia per la seconda volta. La mia maglia se ne va insieme alla sua.
Le sue mani passano lentamente dietro la mia schiena e raggiungono il gancio del mio reggiseno, continuiamo a baciarci e lui lo slaccia, ma qualcuno ci interrompe tossendo.
Spalanco gli occhi e mi guardo intorno, ma nella stanza capisco che non c'è nessuno, mentre Erik mi guarda confuso.
<che succede?>
<non hai sentito nessuno tossire?>
<non mi sembra, perché?>
<c'è qualcuno qui>
Dico guardando ancora per la stanza mentre Erik mi riallaccia il reggiseno e si allontana un po' da me, ma io non vedo comunque nessuno.
<amore, se non volevi fare sesso con me un'altra volta potevi dirmelo, non devi cercare scuse assurde ora>
Mi sorride e io lo guardo seria.
<non è una scusa, ho davvero sentito qualcuno tossire, non ti sto prendendo in giro>
<ti credo. Ma chi può essere? E come è possibile se qui non c'è nessuno?>
<perché l'ha sentito nella sua testa>
Una voce femminile si fa sentire, questa volta nella stanza, ma non vedo ancora nessuno. Questa faccenda mi sta spaventando.
Però questa voce è familiare...
<Jill? Sei tu?>
<ti lascio da sola per tre giorni ed ecco cosa mi combini!>
Davanti a me si materializza un piccolo animaletto bianco e rosa, sono così felice di vederla che la abbraccio stringendola immediatamente.
<dove sei stata fin'ora?>
<scusami, Rachel, ma non potevo parlare nel posto in cui mi trovavo. Ero andata a cercare Silver insieme a Lux>
<e dove è lui?>
Chiede Erik.
<sono proprio qui. Uffa, volevo godermi lo spettacolo!>
Si lamenta, ma poi vola addosso al ragazzo, contento di vederlo.
Un momento... quindi loro hanno visto tutto?
<Jill... da quanto siete qui?>
<abbastanza per capire che voi due non ce la state raccontando giusta>
Mi sorride incolpandomi mentre incrocia le sue zampette, la stessa cosa fa Lux.
<da quanto ce lo nascondete?>
Io e il mio ragazzo ci guardiamo. Sinceramente non saprei rispondere, ho perso completamente la cognizione del tempo.
<una settimana?>
Chiedo più a me stessa che a Erik, che annuisce anche lui poco convinto.
<e me l'hai tenuto nascosto per tutto questo tempo?>
Jill mi fa gli occhi dolci e io le sorrido colpevole.
<dai, non è passato tantissimo tempo. Si tratta di soli sette giorni!>
<allora la leggenda si è avverata!>
È vero: io ed Erik eravamo destinati a stare insieme perché abbiamo ricevuto un Rubino durante il nostro primo giorno di scuola a Gallwin. Mi ero completamente dimenticata di questa storia.
<possiamo continuare ora o dobbiamo stare qui a guardarci?>
Chiede Erik.
<io guardo volentieri>
Dice Lux, che viene immediatamente fulminato e arrostito dal ragazzo, letteralmente.
<uscite da qui!>
Urla il ragazzo al suo Rubino.
<dai, Lux, lasciamoli da soli. Rachel, Will e Peter lo sanno?>
Chiede Jill mentre trascina fuori suo fratello.
<non lo sa nessuno per il momento>
<va bene. Divertitevi!>
Mi sorride e io abbasso lo sguardo imbarazzata, poi escono dalla stanza.
<vuoi continuare?>
Mi chiede Erik.
<certo che si>
...

Dopo aver aspettato che mio fratello, Will e i nostri protettori si addormentassero, io ed Erik usciamo di casa chiudendo a chiave la porta per evitare che entri qualcuno durante la notte, andiamo nel giardino sul retro e ci teletrasportiamo nella foresta dei cristalli. Faccio un incantesimo per vedere al buio e direi che sono pronta per cercare quella grotta.
<allora, da dove cominciamo?>
Mi chiede Erik mentre io comincio a camminare verso una direzione ignota.
Non saprei. Io sono venuta qui per trovare l'anello, ma non mi è stata data alcuna indicazione, se non che si trova in una grotta. L'ultima volta, mentre ero insieme a Jill, ho fatto passare tutta la foresta eppure non ne ho vista nemmeno una da nessuna parte. Sono convinta di aver controllato in ogni singolo angolo, ma non c'era nessuna grotta, a meno che quella che io devo cercare non sia visibile a occhio nudo. Se fosse così, come posso trovarla? C'è un incantesimo per trovare le cose invisibili? Sarebbe una cosa impossibile anche per la famiglia reale. Dovrei pensare alla mia famiglia, dato che Silver ha detto che solo i membri della mia famiglia possono trovare quell'anello. Non mi viene in mente nulla...
<ma mi stai ascoltando?>
La voce di Erik interrompe i miei pensieri.
<cosa? No, scusa. Dicevi?>
<ho detto che tempo fa avevo sentito alcune persone che parlavano di questo anello. Ho ascoltato i loro discorsi ed è uscito fuori che bisogna guardare gli alberi per trovare la famosa grotta in cui è custodito l'anello>
Come può sapere che non stavano inventando tutto? Molte persone qui si vantano di imprese che non hanno mai affrontato, raccontando per filo e per segno quello che accadeva.
<cosa dovremmo guardare degli alberi?>
È comunque un punto di partenza, non ha molto senso ma almeno potremmo provare.
<credo il tronco>
Annuisco poco convinta e non gli chiedo altre spiegazioni, non ho tempo da perdere. Comincio a ispezionare la corteccia di un paio di alberi, ma non trovo niente. Dovrei pensare a un modo più veloce per trovare quella grotta, non posso davvero controllare ogni singolo albero di questa foresta, ci vorrebbe troppo tempo. Sono le due di notte ora e dovremmo dormire entrambi, non credo che lui sia pieno di energie in questo momento e vorrebbe chiaramente dormire, a giudicare dalla posizione in cui è ora: con un palmo appoggiato sul tronco di un albero, occhi chiusi e schiena poco inclinata verso l'albero. Forse sarei dovuta venire qui da sola, non avrei dovuto chiedere a lui di accompagnarmi. Perché non ho chiesto a Jill?
<ehi, Erik?>
Lo scuoto leggermente e lo vedo aprire gli occhi per poi spalancarli del tutto, mi guarda e si ricompone in fretta e furia.
<sono sveglio!>
<tranquillo, se hai sonno puoi tornare a casa. Io rimarrò qui a cercare>
<non ti lascio qui da sola, è pericoloso>
<possiamo tornare un altro giorno, se vuoi>
<no, sono sveglio. Avevo solo bisogno di far riposare gli occhi, ora sto alla grande>
Mi sorride e poi si avvicina ad altri alberi. Non ne sono molto convinta, ma non posso indagare e perdere tempo in questo momento.
Dopo qualche ora arriviamo in una parte famigliare della foresta, dove io ed Erik abbiamo parlato per l'ultima volta prima di combattere contro i mortis. Era uno spazio abbastanza grande, c'erano pochi alberi e cespugli e del prato bianco coperto da fiori azzurri. Al centro c'è una quercia. È diversa dalle altre piante: le foglie non sono rosse, ma verdi, e il tronco è perfettamente liscio, non ci sono rilievi da nessuna parte.
Mi avvicino camminando lentamente mentre Erik rimane dietro di me. Osservo l'albero con calma e precisione, sono abbastanza sicura che sia questo, dato che è diverso da tutti gli altri. Mi chiedo come io abbia fatto a non vederlo prima.
<potrebbe essere questo?>Chiede il mio ragazzo e io annuisco.
<e una volta che abbiamo trovato l'albero che si fa? Non sono andati avanti col discorso quelle persone?><nessuno è mai riuscito a trovarlo, quindi non credo si sappia come procedere>
Ma come possono non averlo mai trovato? È totalmente diverso dagli altri alberi, come hanno fatto a non accorgersene?<mi sembra strano che qualcuno non sia riuscito a trovarlo><perché dici così? È come tutti gli altri>
Lo guardo confusa. È diventato daltonico ora?<tu di che colore vedi le foglie degli alberi?>Solo ora smetto di osservare e toccare il tronco, mi giro verso Erik e cerco di capire cosa ha che non va.
<sono rosse. Sei sicura di stare bene?>
<anche quelle di quest'albero?>lo indico e lui annuisce. Ora credo di aver capito.
<abbiamo trovato l'albero>
Sorrido e lui mi guarda confuso.
<su che base?>
<per me il colore delle foglie è diverso: sono come quelle del mondo anomalo>
Mi guarda stupito.
<sei sicura di stare bene? Magari hai sbagliato qualcosa mentre facevi l'incantesimo per vedere al buio, può capitare><no, ne sono sicura. È questo>
Torno con il viso verso il tronco e osservo la parte dietro, dove noto qualcosa di insolito. Il legno è perfettamente liscio, ma verso il basso ci sono cinque tagli orizzontali e paralleli. Cosa significa? Devo fare un incantesimo specifico? Devo utilizzare un oggetto per mettere in risalto una parte dell'albero? Devo tagliare il tronco? Devo incidere qualcosa?<Erik, vieni qui>
Il mio ragazzo si mette in ginocchio, esattamente come sono io, per guardare quelle righe, ma dopo aver fissato il tronco per pochi secondi si gira verso di me.
<non c'è niente di speciale>Sono confusa. Solo io riesco a vederlo? Come è possibile? Forse è a questo che si riferiva Silver quando mi disse che solo i membri della famiglia reale potevano trovare l'anello.
<secondo me sei troppo stanca, hai bisogno di dormire>
<ma no. Tu non lo vedi, ma qui ci sono cinque linee orizzontali incise. Secondo te cosa significa?>
Sembra pensarci per un attimo, ma poi alza le spalle e scuote la testa. Continuo a guardare quelle linee cercando un senso, ma a quanto pare, per il momento, non c'è. Dovrei pensarci su per un bel po' di tempo e non credo che questo sia il luogo più sicuro.
Scatto una foto con la mente, come mi ha insegnato mio fratello, e poi torno in posizione eretta.
<possiamo andare, ci penserò a casa>
<sei sicura?>
<si, che ore sono?>
<le quattro>
Cavolo, è davvero tardi. Dovremmo tornare a casa adesso, almeno riusciremo a dormire qualche ora.
<andiamo>
Gli sorrido e torniamo nella mia camera, per poi sdraiarci sul letto e addormentarci abbracciati. Io, però, non riesco a non pensare a quell'albero.









Ragazzi, scusatemi per la lunga assenza. Il fatto è che sono molto impegnata ultimamente. Spero di riuscire a completare la storia entro gennaio. Nel frattempo spero che non mi abbandonerete.
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La Regina di Alfagor// Wattys2020Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora