La Regina di Alfagor// Wattys2020

23. Amicizia

È arrivato il giorno tanto atteso, sia per me, sia per Martha. Lei verrà incoronata, o almeno questo è quello che si aspetta, mentre io la ucciderò. Non posso lasciarla libera in nessun modo e di certo non posso commettere lo stesso errore che è stato fatto in passato, ovvero mandarla in un'altra dimensione.
La ucciderò con le mie stesse mani, sarò io a farlo, non permetterò a qualcun altro di porre fine alla sua vita al posto mio.
Vendicherò i miei genitori e tutte quelle povere vittime che sono morte ingiustamente a causa sua. Oggi non avrò pietà per nessuno.
<ehi>
Sento una voce che mi chiama, così mi giro e vedo Will. Sorrido.
<che ci fai qui? Non ti eserciti ancora come al solito?>
Si siede accanto a me sul muretto del giardino all'interno della scuola e ricambia il sorriso. Ero venuta qui per riflettere.
<sai che mi rilassa sempre stare all'aria aperta>
Gli dico semplicemente, poi lui appoggia il braccio destro sulle mie spalle e la mia testa automaticamente si lascia trasportare fino ad arrivare sulla sua spalla. Chiudo gli occhi ancora un attimo.
<hai dormito poco, vero?>
Annuisco debolmente e lui mi accarezza il braccio, per poi dirmi di riposarmi.
<no, non preoccuparti>
<senti, sei stanca, non puoi combattere in queste condizioni>
Non dico nulla, tengo solo gli occhi chiusi, godendomi l'aria piacevole della mattina. Sono solo le sette e in molti stanno ancora riposando, fanno bene.
Al contrario, io quasi non ho chiuso occhio, ossessionata dal trovare una soluzione finale per Martha. Non posso farmi trovare impreparata, devo studiare il mio piano per filo e per segno.
<in più, non voglio farti ricordare momenti spiacevoli, però sarai ancora segnata da quello che avete passato tu ed Erik. Anche volendo, non credo che riuscirai a fare del male a lui. Per questo hai bisogno di riposare ancora un po'>
Una lacrima riga il mio viso, non avrei voluto ricordare, ma durante la battaglia sarà inevitabile. È stato un momento importante della mia vita, finalmente riuscivo a fidarmi di qualcuno, avevo trovato il mio "principe azzurro", eliminando la mia convinzione della sua inesistenza, ma poi è successo quello che è successo. Ormai non posso fare nulla per cambiare il passato, potrei usare la pietra piromante, ma non mi sembra il caso.
<non sono sicura di poterti dire questo appena prima della battaglia, non voglio che tu ti preoccupi anche di questo...>
Mi giro verso di lui e i nostri visi si avvicinano.