24. Intrusione

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Ormai siamo fuori dal palazzo, ora non si torna indietro. Sono le sette di sera, a quest'ora starà cenando, probabilmente. Verso le otto ci sarà l'incoronazione, alla quale è stato chiamato ad assistere tutto il regno. Dobbiamo cercare di sbrigarci ed evitare che arrivino gli invitati, non voglio che i miei abitanti si facciano del male ingiustamente, potrebbero venire colpiti da qualche attacco
La mongolfiera invisibile è stata posizionata, su di essa ci sono Bridget e Marie, solo noi possiamo vederle. Insieme a loro i nostri protettori si stanno già preparando. Spero con tutto il cuore che vada tutto bene e che nessuno si faccia troppo male. Ho salutato Jill prima che salisse sulla mongolfiera, anche se sembrava triste. La capisco, potremmo non vederci più...
Peter, Silver, Cat e Will sono pronti a entrare con me, quest'ultimo mi tiene la mano, poi mi guarda sorridendo. Non riesco a non pensare a questa mattina.
<siete pronti?>
Chiedo a tutti e annuiscono senza pensarci due volte.
<buona fortuna, ragazzi>
Dico a Cam e a Francis, che mi sorridono ed entrambi mi abbracciano. Lo permetto anche a Francis, potremmo morire tutti da un momento all'altro. Potremmo non vederci mai più.
<Silver, ragazzi, che ci fate qui?>
Alle nostre spalle c'è il padre di quell'impostore. Nessuno parla, vedo solo Will che sposta il suo braccio davanti al mio corpo, come per proteggermi. Lo guardo, ha un'espressione arrabbiata in viso.
<Pierre, che ci fai qui?>
Chiede Silver, con tutta la tranquillità del mondo. Potrebbe essersi schierato con suo figlio, non mi stupirei.
<volete attaccare il palazzo?>
Ci chiede.
Nessuno fiata, nemmeno Silver. Possiamo fidarci? Ora che ci penso, lui ci ha aiutato nella scorsa battaglia, quella volta in cui abbiamo sconfitto definitivamente i mortis.
<si>
Dico io, avanzando e superando così il braccio di Will.
Stiamo già rischiando volendo attaccare il palazzo, tanto vale rischiare tutto.
<ti chiedo di unirti a noi contro tuo figlio>
Faccio una piccola pausa, mentre i suoi occhi si aprono ancora di più, come se si stesse ricordando il dolore che ha provato fino ad ora, nel venire a sapere che suo figlio è uno dei complici di quella strega.
<è una scelta difficile, non mi aspetto che accetti subito>
<non avresti nemmeno dovuto chiedermelo, non hai idea di come ci si sente ad essere il padre di un ragazzo del genere>
Forse quello che Erik mi aveva detto mentre eravamo ancora a Gallwin era vero, almeno la parte riguardante suo padre e il fatto che lui lo ha sempre giudicato male.
<hai ragione, non lo so, ma posso immaginare come la persona che ami ti tradisca in questo modo>
Lo guardo negli occhi e i suoi mi guardano ancora stupiti.
<quel bastardo si è messo insieme a lei per usarla e->
<William>
Mi giro verso di lui per farlo tacere e il ragazzo sbuffa per poi guardare in un'altra direzione.
<non aggiungere altro, ti prego>
Nel mentre sento una mano sulla mia, così torno con lo sguardo verso Pierre.
<vi aiuterò>
Sorrido leggermente e poi lui si scusa per il comportamento di suo figlio.
<non preoccuparti>
<se possibile, vorrei occuparmi io di mio figlio>
Tutti annuiscono, ma io non ne ho il coraggio. Spero non gli faccia troppo male...
<posso chiederti una cosa prima?>
Annuisce.
<come si chiama tuo figlio?>
Lui dovrebbe dirmi la verità, almeno saprò una cosa vera su di lui.
<Erik, ma che domanda è?>
Spalanco gli occhi. Martha mi aveva detto che il suo vero nome era Edward, perché avrebbe dovuto mentirmi? Voleva giocare sporco? E perché Erik non ha detto nulla sul suo vero nome in quel momento? Lui stesso, il giorno dopo, mi aveva confermato che si chiamava Edward, non ci capisco più niente.
A quanto pare gli attacchi psicologici di Martha non sono assolutamente da sottovalutare. È una manipolatrice, che ti fa credere con abili parole anche alle cose più ovviamente sbagliate del mondo. Non ci posso credere...
<avevi dei dubbi sul suo nome?>
Mi chiede Pierre, confuso.
<no, è stata una domanda stupida, probabilmente è perché sono stanca>
Sorrido e faccio finta di niente, anche se la mia sceneggiata non è per niente credibile, dal punto di vista delle persone che mi conoscono davvero.
<perfetto, allora qual è il piano?>
Glielo spiego velocemente e poi entriamo, seguendo lui, che conosce i vari passaggi tra una stanza e l'altra.
<anche altri soldati ci aiuteranno, ne sono sicuro>
Dice mentre camminiamo per entrare nei sotterranei.
Arrivati, vediamo delle guardie che circondano la corona, la mia corona.
<sono sicuro che se dicessi di essere la principessa, ti aiuterebbero molto volentieri>
Mi dice Pierre sottovoce e io annuisco, per poi uscire allo scoperto insieme a tutti gli altri. Giustamente i soldati preparano le armi, ma io mi avvicino con cautela.
<io sono la vostra principessa>
Aspetto qualche secondo per vedere se abbassano già le armi, ma non succede nulla.
<non è possibile, lei è morta>
<questo è quello che crede Martha>
Dice Pierre in mia difesa, di lui dovrebbero fidarsi.
<ve lo assicuro, signori, lei è la legittima erede al trono. Se dovesse morire lei, e questo non se lo augura nessuno, toccherebbe a Peter, ma non a Martha>
Anche Silver ci aiuta e i soldati sembrano crederci ora.
<potete aiutarci ad attaccare i Nàgiteg?>
Chiedo speranzosa, e infatti annuiscono tutti, facendomi sorridere.
<prediligete incantesimi di fuoco, poi armatevi di qualcosa di appuntito per conficcarlo al centro della croce che hanno sullo zigomo>
Annuiscono ancora e poi alcuni di loro vanno ad avvertire gli altri soldati.
<fate in modo che Martha non lo venga a sapere, dobbiamo coglierla di sorpresa, senza che lei abbia il tempo di pensare a come difendersi>
<va bene, principessa>
Si inchina uno di loro, prima di uscire dalla stanza.
<andate anche a dire ai soldati fuori a fare la guardia che non devono far entrare nessuno degli invitati, per nessun motivo. Non voglio che qualcuno di innocente si faccia male>
Annuiscono.
<due di voi dovrebbero restare qui per controllare che Martha venga a prendere la sua corona. Abbiamo bisogno che Clark venga liberato dalla prigione e possiamo solo aspettare che lo faccia lei, ci sono troppi controlli all'ultimo piano. Quando vedete qualcuno che viene a prendere questa corona, avvertiteci in qualche modo>
Annuiscono ancora una volta.
<voi cinque venite con noi>
Dico ai soldati restanti, che ci seguono obbedienti.
<ho bisogno che alcuni di voi vadano fuori ad attaccare i Nàgiteg, ma questo dopo che Martha si sia resa conto del nostro attacco. Non attaccate in alto, da una mongolfiera verranno lanciati attacchi solo contro i Nàgiteg, sono stata chiara?>
Annuiscono ancora. Possono parlare, mica li mangio!
Mentre saliamo le scale, sentiamo dei passi lontani. Sono pesanti, credo proprio che siano dei Nàgiteg.
<che facciamo ora? Ci uccideranno!>
Tappo la bocca a William e gli dico di stare tranquillo, per poi ricordargli che siamo tutti invisibili ai loro occhi. I due mostri ci passano accanto senza accorgersi di noi, credo che stiano già andando a prendere la corona. È già arrivato il momento?
Comunico con Silver telepaticamente per dirgli di attaccare uno dei due, la stessa cosa dico a Pierre. I due non esitano a farlo, mentre io, Peter, Cat e Will osserviamo la scena immobili.
Dopo il primo attacco, si rendono conto che c'è qualcuno di invisibile ad attaccarli, ma non capiscono da dove provenga. Si stanno guardando intorno, confusi e già leggermente indeboliti.
Faccio comparire due spilli davanti a me e a Peter, facendogli poi l'occhiolino, lui ricambia sorridendo e annuendo.
Vedo che i Nàgiteg si stanno rimpicciolendo piano piano. Utilizzando solo incantesimi di fuoco non è molto impegnativo ucciderli.
<ora>
Dico a Peter, vedendo che i Nàgiteg, ormai, sono arrivati alla nostra altezza.
Spingo lo spillo al centro della croce di uno dei due e Peter fa lo stesso con l'altro, le creature urlano e poi scoppiano, senza emettere alcun suono.
Ce l'abbiamo fatta.
<ottimo lavoro>
Dico a Silver e Pierre, che mi sorridono.
Proseguiamo e arriviamo in un lungo corridoio. Da qui mi ricordo la strada.
Ci troviamo ora davanti alla sala del trono, la porta è chiusa, ma riesco a sentire le voci di Martha e Clark. Lui sta cercando di temporeggiare, come gli avevo chiesto ieri. Sono riuscita a contattarlo telepaticamente e a dirgli il mio piano, inutile dire che ha accettato di collaborare.
<è arrivato il momento>
Mi dice Peter e io faccio un respiro profondo, per poi chiudere gli occhi ed entrare nella sala, rimanendo invisibile, insieme a tutti gli altri.
<Peter, non lasciare mai Catherine>
Gli dico telepaticamente.
<Silver, Will, cooperate. Pierre, a te tuo figlio>
Un altro respiro profondo.
<lasciate Martha a me>
Spero davvero che vada tutto bene.
Martha si sta lamentando con Clark perché non è ancora arrivato nessuno, nonostante manchino quindici minuti alle otto. Lui non sa che dire.
Insieme a loro ci sono Erik, che sta sistemando il suo vestito elegante in onore del ricevimento, e alcuni soldati, che spero siano stati avvertiti dagli altri. In ogni caso, vedendo i loro compagni insieme a noi, ci aiuteranno.
Dei Nàgiteg stanno finendo di riordinare e pulire la stanza.
<soldati, fatevi aiutare dai vostri compagni e occupatevi dei Nàgiteg, come abbiamo fatto noi prima. Tutto chiaro?>
Tutti mi comunicano un "si".
<Cat, intorno a te terrò attiva una barriera protettiva, nel caso in cui ti attacchino improvvisamente. Stai comunque attenta e tranquilla, fai quello che ti ho insegnato e non farti prendere dal panico>
<va bene>
<buona fortuna a tutti>
Dico per poi lanciarmi contro Martha e finire con il corpo sul suo, iniziando a dare dei pugni sulla sua brutta faccia, dopo essermi fatta vedere.
È stupita e confusa, non ha ancora realizzato quello che sta succedendo.
<levatemela di dosso!>
Si dimena, ma io la sto tenendo paralizzata con la magia, non può fare molto.
<Rachel!>
La voce di Erik urla il mio nome, mentre si avvicina a noi, ma suo padre lo fa immobilizzare sul posto.
<stai fermo lì, figliolo>
Insieme a Will, iniziano ad attaccarlo.
Successivamente i soldati vengono convinti ad aiutarci ad attaccare i Nàgiteg e Clark, Peter e Cat fanno lo stesso insieme a Silver.
La sala del trono si è trasformata in un campo di battaglia, una battaglia che non durerà poco.

La Regina di Alfagor// Wattys2020Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora