Questa strega non si sta più muovendo, spero si stia indebolendo, almeno mentalmente. Per attaccare bisogna essere concentrati e non è possibile mischiare emozioni e attacchi, si rischia di indebolirli o non riuscire ad eseguirli affatto.
Ha fatto questo gioco con me per tutto questo tempo, ma adesso sono arrivata al limite, non posso più permetterglielo. La morte di William è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, ora basta.
<no, tu non puoi essere mia figlia! Io non ho mai avuto nessuna figlia>
Continua a negare l'evidenza.
<abbi il coraggio di ammettere il tuo errore, schifosa!>
Le urla Peter.
<smettetela voi di condizionarmi!>
Attacca Catherine, ma non riesce a penetrare la mia barriera.
Anche io sferro il mio attacco, unendo questa volta i miei poteri a quelli di Catherine, con cui mi ero messa d'accordo ancora prima della battaglia.
Martha cade a terra ancora una volta, poi anche Pierre continua a lanciare attacchi a Erik. Nonostante mi faccia male anche la sua sofferenza, non posso fare altro che guardare senza intervenire.
<Cat, ora stai molto attenta, farò di tutto per proteggerti, ma non abbassare mai la guardia>
Le sorrido e le stringo la mano, per poi tornare dalla stronza.
<abbi almeno il coraggio di scusarti con tua figlia per averla abbandonata!>
Un pugno arriva con violenza sulla sua faccia, facendole quasi perdere i sensi, quasi.
<perché dovrei? Non la volevo e così l'ho lasciata a una sconosciuta, è vero! Non ho mai voluto una figlia>
Istintivamente mi giro verso la mia amica, che ha le lacrime agli occhi. Non deve farsi condizionare.
<è inutile che cerchi di distrarre tua figlia con il tuo gioco psicologico. Farò di tutto per proteggerla, non osare esagerare con i tuoi scherzi perché questa volta non avrò davvero pietà. Nè con te nè con Erik, e non continuare a dirmi un nome falso. Anzi, non dirmi più nulla, non crederò mai più a una singola parola che dici. Per me hai già perso, sorella>
Continuiamo a combattere tra di noi e lei non smette di cercare di cogliere Cat alla sprovvista, ma la barriera intorno a lei rimarrà finché io non vincerò questa battaglia.
Sento altre urla.
Clark è stato ferito, Pierre fatica a reggersi in piedi, Peter sembra essere l'unico ancora intero, insieme a Cat.
Non possono mollare ora. Devono trovare la forza di andare avanti, devono farcela. So che ce la possono fare.
Vedo Silver ancora accanto a Will, ho creato una barriera anche accanto a loro, ma se continuo a volerla controllare, sarà difficile per me continuare la battaglia al meglio. Inoltre ho bisogno che anche Silver, con la sua potenza, combatta. Siamo tutti distrutti anche a causa della morte di Will, ma non possiamo arrenderci così, anche lui non vorrebbe questo.
Tiro un calcio a Martha per allontanarla da me e lasciare che il mio corpo voli in alto nella sala.
Guardo tutti i miei compagni e creo delle barriere intorno a tutti loro, per far sì che mi ascoltino senza che vengano feriti.
<ascoltatemi! Dobbiamo andare avanti, trovate la forza di continuare, chiudete la vostra mente e non fatevi ingannare dalle parole false di Martha. Fatelo per me, per William. Silver, ho bisogno che tu ti rialzi e ci aiuti, il tuo contributo è fondamentale. Vi prego, riprendete la vostra concentrazione, ne va del mio regno, ma soprattutto...>
Faccio una piccola pausa. Non volevo dirlo in queste circostanze, ma non ho altra scelta per motivarli.
<Will non potrà, ma voglio che tutti voi vediate mio figlio crescere>
Cat mi sorride, riprendendosi dalle parole che le sono state dette prima da Martha.
Se non fosse stato per lei...
***
<tieni>
Cat, appena tornata in casa, mi porge una scatola sottile.
<sei stata fuori un'ora solo per prendere questa cosa?>
Mi sorride.
<non è una cosa da poco>
Guardo la sua mano e sgrano gli occhi non appena capisco di cosa si tratta.
<un test di gravidanza?! Ma che ti salta in mente?!>
La guardo stupita e lei mi fa l'occhiolino.
<è molto probabile che tu lo sia. Ascolta, non è normale avere continuamente dolori alla pancia, nausea e voglie. Tu non hai mai avuto voglia di mangiare della marmellata di fragole e subito dopo dei grissini per poi finire con del prosciutto e cioccolato. Ti prego, fai questo test>
Che non sia normale, è vero, ma non significa che io sia incinta!
<credo che sia solo uno spreco di tempo>
<dai, non ti costa nulla. Andiamo in bagno>
Mi trascina al piano di sopra, per poi spingermi letteralmente in bagno e aspettare che io faccia il test.
Positivo. Non faccio altro che guardarlo. Non ci credo nemmeno a vederlo, come posso esserne sicura con questo test?
<Cat?>
<dimmi!>
Mi risponde subito dall'altro lato della porta.
<quanto è affidabile questo test?>
La sua risposta non tarda ad arrivare.
<dovrebbe essere sicuro al novantanove per cento>
Merda. Sono incinta.
<credo che questo sia un problema>
<o Dio, sei incinta?! Fammi entrare!>
Mi alzo con le gambe tremanti e apro la porta, per mostrarle il risultato. Inutile dire che un sorriso enorme si forma sul suo viso.
<sono così contenta per te!>
Gioisce e mi abbraccia. Dovrei essere contenta? Triste? Arrabbiata? Credo che avrò bisogno di tempo per accettare la cosa.
Cosa dovrei fare? Sono completamente impreparata in materia, sicuramente ho bisogno di aiuto per capire come portare avanti questa gravidanza. Oppure dovrei abortire? Conoscendomi, mi sentirei in colpa per aver ucciso una creatura senza il suo consenso, a maggior ragione se si tratta di un figlio mio, possibile futuro erede al trono.
<lo terrai vero? Non sono io a decidere, ma, cavolo, sono contentissima!>
Cat non si stacca da me, mentre io ancora devo capire la gravità della situazione.
<Cat>
Mi stacco da lei per andare a sedermi sul materasso, la superficie più vicina a me.
<cosa devo fare ora? Non so come funziona, non so come comportarmi, non so cosa pensare>
<inizia a stare calma. Per prima cosa se non te la senti, puoi sempre interrompere la gravidanza e non c'è nulla di male in questo. Se invece deciderai di portarla avanti, avrai il mio completo appoggio e una volta che ci siamo assicurati che va tutto bene, ti aiuteranno anche mia madre e i medici. Non devi preoccuparti in nessun caso, stai tranquilla>
Faccio un respiro profondo e annuisco, ringraziandola.
<pensaci un po' e prenditi tutto il tempo per riflettere, senza fretta, anche se ti sconsiglio di aspettare troppo>
Annuisco.
<ci penserò>
Prende le mie mani e mi sorride, per poi abbracciarmi di nuovo.
<sono davvero contenta per te, anche se dovessi decidere di interrompere la gravidanza, sarei felice in ogni caso>
Non posso fare altro che sorridere.
<ma il padre...>
I miei occhi si aprono sempre di più. Non mi era passato per la mente il pensiero di un padre per questo bambino.
<è sicuramente Erik>
Dico a bassa voce, quasi le parole non escono dalle mie labbra.
<pensaci bene e parlane anche con lui. Ha il diritto di saperlo>
<lo so, ma come faccio a dirglielo?>
<questo è un problema... intanto pensa a cosa vorresti fare tu, pensa a tutte le possibili conseguenze, non ti è per niente difficile fare questo. Appena sarà il momento, quando te la sentirai, ne parlerai anche con lui>
Annuisco e la ringrazio di nuovo.
<posso fare la zia?>
Non posso fare altro che ridere a questa domanda. Sembra davvero contenta che io sia incinta. Ancora non mi sembra vero. Non so cosa fare e non ho idea di come comportarmi in futuro. Come mi cambierà questa notizia? Cosa succederà con Erik? Non so che fare con lui. Io lo amo ancora...
***
I presenti sembrano increduli, tra questi rientrano anche Martha ed Erik. I miei occhi e i suoi sono incatenati, non penso che stacchero velocemente i miei da lui. Sembra non capire, è chiaramente confuso. In uno dei tanti piani che avevo confidato a Cat, c'era quello di lanciare una bomba come questa nella mente di Erik, per fare lo stesso gioco che ha continuato a fare mia sorella fino ad ora, ma non è questo il mio intento ora. Quando sarà terminata questa battaglia, ne parleremo con calma, sempre che entrambi sopravviveremo.
Non riuscirei a sopportare anche la sua morte, ad essere sincera. I miei sentimenti per lui non sono mai cambiati e non so se considerare questo una sfortuna oppure una fortuna.
<principessa...>
Silver mi fa distrarre un secondo, mentre Martha e i Nàgiteg continuano ad attaccare, ma invano, visto che controllo tutte le barriere intorno ai miei amici e loro non possono ferirli il alcun modo.
<sta dicendo che è incinta?>
Annuisco e il preside sorride, facendo scendere l'ultima lacrima dal suo viso, non so se per la morte di Will oppure per la felicità data dalla notizia.
<continuerò a lottare per proteggere il prossimo erede!>
Si scaglia contro Martha e la tiene occupata, mentre il mio corpo vola fino ad arrivare da Erik, interrompendo la lite tra lui e il padre.
Ci guardiamo ancora negli occhi, immobili, mentre io aspetto che sia lui a dire qualcosa.
<Erik, non dirmi che quel bambino è tuo>
Chiede Pierre a lui, guardandolo serio e stupito.
<si, Pierre>
Non stacco ancora gli occhi dai suoi.
<anche questo soggetto diventerà padre>
Faccio una piccola pausa e poi faccio dei piccoli passi indietro.
<cerca di non morire. Dobbiamo parlare>
Torno velocemente da Martha per aiutare Silver, ma mentre combattiamo ancora, le porte della sala si aprono.
Un soldato ferito cade sul tappeto rosso, allestito per l'incoronazione.
<abbiamo bisogno di aiuto fuori. I Nàgiteg sono troppi>
Dobbiamo fare uscire tutti da questa sala.
<tutti fuori!>
Corro verso la finestra e la rompo in mille pezzi con il mio corpo, l'impatto non mi fa nulla. Tutti i miei alleati mi seguono, mentre Martha ed Erik rimangono al chiuso. I Nàgiteg, al contrario, ci seguono per attaccarci.
La strega mi guarda sorridendo, mentre tiene stretto tra le sue unghie il braccio di Clark.
Jill si avvicina a me. Sono felice di vedere che è sana e salva.
<sprecate pure le vostre forze, non appena avrete finito, mi farò incoronare anche in onore della vostra morte>
Ride mentre io la fulmino letteralmente con lo sguardo, distruggendo un pezzo del muro che c'era sotto la finestra.
Sento i miei occhi bruciare, in base a questa sensazione posso dichiarare che il loro colore è rosso, nero o bianco.
<codarda! Muovi il tuo culo e combatti con me! Se non vieni tu, sarò io a raggiungerti e in questo caso ti farò molto male. All'ultimo sangue, Martha>
Stringo i pugni e tengo lo sguardo fisso su di lei, aspettando che faccia qualcosa.
<tu, una ragazzina in dolce attesa, vuoi rischiare la tua vita e quella di tuo figlio per ottenere una corona?>
Alza un sopracciglio, quasi divertita.
<io non voglio il potere, come te, io voglio solo ucciderti per non vederti più>
Ride.
<se ti uccidessi io, risolverei anche i tuoi problemi, non mi vedresti più>
<provaci allora! Ti sto aspettando!>
La sfido e, come previsto, lei ci casca.
<Jill, aiuta gli altri e stai lontano da me. È un ordine>
Le dico a bassa voce, prima che mia sorella si affretti a volare verso di me.
<ma->
Non riesce a dire altro, abbiamo già iniziato a combattere e stiamo volando sempre più in alto, quasi andiamo contro le nuvole.
<non sei ancora stufa di ricevere colpi?>
Mi chiede provocandomi, mentre io non smetto di lanciare attacchi.
Dopo qualche secondo vedo Erik avvicinarsi a noi.
<Erik, stanne fuori. Voglio avere io la soddisfazione di uccidere questa ragazzina>
Dice lei, ma lui non ha intenzione di spostarsi. Bene, due contro uno. Ce la farò ugualmente.
Erik, però, mi stupisce, iniziando a colpire Martha insieme a me. Ma che fa? Passa da una parte all'altra continuamente? È solo un'altra delle sue tattiche per far sì che io mi fidi di lui? Che sta facendo?!
<ma che fai?!>
Urla contro di lui, mentre io rimango immobile, ancora stupita dal gesto del ragazzo.
Non voglio fargli del male, ma devo spostarlo da qui, per evitare di colpirlo per sbaglio e per assicurarmi che non lo ferisca Martha.
Trattenendo le lacrime, creo un tornado intorno a lui per spostarlo verso il basso, ma il ragazzo resiste e cerca di tornare verso di noi. Mia sorella si approfitta di questa piccola distrazione e mi dà un pugno forte alla pancia, facendomi urlare ancora.
Continua a prendermi a pugni, mentre io cerco di allontanare il suo braccio con le mie mani.
<chi uccido prima, Erik? Lei o vostro figlio?>
Gli chiede retoricamente, per poi lanciare l'ennesimo fulmine contro di me e farmi precipitare contro una parete del castello. Sono sfinita.
Alla mia sinistra vedo Cat insieme a Peter combattere contro uno dei tanti Nàgiteg.
<Cat!>
Urlo con le mie ultime forze e lei si gira verso di me, spalancando gli occhi. Credo che già si sia immaginata il motivo del mio richiamo.
<piano F. Adesso>
Annuisce e si muove verso di me per afferrarmi la mano, teletrasporto entrambe nella mia camera. Sono tornata qui dopo tanto tempo.
<che ti ha fatto quella stronza?>
È preoccupatissima e le lacrime iniziano a scendere dai suoi occhi.
<ha continuato a darmi pugni alla pancia>
Un senso di vomito mi sale addosso e tossisco, sputando del sangue e della saliva.
<no, no, no, no, no! Non va bene!>
Mi aiuta in tutti i modi possibili, premendo anche un asciugamano contro il mio fianco, dal quale perdo del sangue.
Potrei aver perso mio figlio e non lo saprò fino a quando questa battaglia non sarà finita. Devo mantenere la calma e avere la massima prudenza.
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La Regina di Alfagor// Wattys2020
FantasySTORIA IN REVISIONE! Chiedo a tutti di aspettare a leggere questa storia, finché non sarà terminata la modifica (verrà pubblicata nel 2024, sto lavorando per sistemare i capitoli e aggiungere delle nuove scene). Grazie. Sequel di "La principessa di...