È passata quasi una settimana. Una settimana in cui ho aiutato Catherine a fare incantesimi e, come avevo previsto, non ha avuto molte difficoltà. Essendo membro della famiglia reale, i suoi poteri sono molto forti. Non ho ancora avuto occasione di parlare con i suoi genitori, a causa dei loro costanti impegni di lavoro, e poi non volevo stressarli dopo che erano appena tornati dal viaggio.
Per questo non ho ancora la conferma di nulla, però so che lei ha dei poteri, e ora sa come usarli.
Nel mentre Jasmine e Bridgette hanno continuato a praticare il tiro con l'arco nel giardino di Cat e nel centro a cui si erano abbonate.
Non ho avuto notizie da Silver, Will, Peter, Cam o Francis, quindi spero stia andando tutto bene e che Martha non li abbia trovati.
Non so quando riuscirò a tornare nel mio mondo, quando saranno pronte le mie amiche per darmi una mano, so solo che non voglio che Martha stia a lungo sul trono. In questo momento è come se avessi affidato a lei il regno e sono sicura che lo stia governando molto male.
Spero che questa storia finisca presto. In un modo o nell'altro finirà per forza.
<ragazze, la cena è pronta>
La madre di Cat ci chiama e così facciamo una pausa dagli incantesimi.
Ne approfitterò per parlare dei poteri di sua figlia.
Ci sediamo a tavola e davanti a me trovo un semplice piatto di pasta al pomodoro, sono davvero grata a sua madre. Se non fosse stato per lei, a quest'ora sarei in mezzo alla strada. Questo è l'unico posto in cui mi posso nascondere, non ho altra scelta.
Suo padre è ancora fuori a lavorare, credo che, come ieri, tornerà a casa tardi.
Potrei rischiare e chiedere a lei delle risposte, ma se di questa storia è a conoscenza solo suo padre, rischierei di far scoprire il nostro mondo alle persone normali del mondo anomalo.
Potrei semplicemente cancellarle la memoria, però ho paura che più ricordi inportanti vengano cancellarli, e io non voglio questo.
Ci penso un po' durante tutto il resto della cena.
<Marie>
Cerco di attirare la sua attenzione e lei si gira verso di me, dopo aver sistemato i piatti nel lavabo.
<dimmi, cara>
<Cat è per caso una maga?>
I suoi occhi si aprono sempre di più, mostrandomi l'espressione più stupita che io abbia mai visto.
<non so di cosa tu stia parlando>
Si gira di scatto verso il lavandino, dandomi la schiena, con l'intenzione di lavare i piatti. È la tipica risposta di qualcuno che sa di cosa si sta parlando.
Provo a leggere la sua mente, ma non mi è possibile. La sua mente è chiusa.
Ora ne ho la conferma : anche sua madre è una maga.
<anche voi siete fuggiti da Alfagor per la pericolosità di Martha?>
Si gira di scatto, ma non parla. Al suo posto è Catherine che le rivolge la parola.
<mamma, perché non mi hai mai detto niente di questa storia?>
Ancora più stupita, Marie sposta lo sguardo verso di me e la sua espressione si trasforma dando spazio alla rabbia.
<chi sei tu veramente?>
Corre verso sua figlia e la abbraccia in segno di protezione. Le sorrido.
<non devi avere paura di me, io sono qui per aiutare tua figlia con i suoi poteri>
<perché? Cosa vuoi da lei?>
<vorrei che partecipasse insieme a me all'ultima battaglia contro Martha>
Le dico semplicemente, come se fosse la cosa più normale del mondo.
<cosa?! Non se ne parla! Esci subito da questa casa!>
Cerca di allontanare Catherine da me, ma io la immobilizzo con la magia. Si sta agitando troppo e non vorrei che facesse qualcosa di impulsivo.
<lasciami andare! Catherine, scappa!>
Urla preoccupata.
<Marie, non devi preoccuparti. Cat è membro della famiglia reale, vero?>
Entrambe mi guardano più che sorprese.
<chi sei tu?! Come lo sai?!>
Mi alzo in piedi. Ho deciso di rischiare. Non so quanto mi convenga rivelare che sono la principessa, non so cosa potrebbe farmi Marie. Potrebbe essere una nemica o un'alleata, ma non lo posso sapere ora.
Alzo la mia maglia e le mostro la macchia di famiglia, tranquillizzandola un po'. Non credo a questo punto che ce l'abbia con me, oppure ho davanti una brava attrice.
<Cat, questa macchia ce l'hai anche tu, vero?>
Le chiedo sorridendole e lei annuisce.
<significa che fai parte della famiglia reale, come me>
Ora l'unico pensiero che mi torna in mente è: perché non mi hanno parlato prima di questa parente? Mio padre poi... Lui la conosceva molto bene, se fosse stato a conoscenza di qualcosa me l'avrebbe detto, oppure no?
Faccio una piccola pausa per capire se posso continuare il discorso oppure no.
<ora vorrei solo capire qual è la parentela che ci lega, sapresti dirmelo tu?>
Chiedo a Marie e lei scuote la testa. Forse lei è la sorella di mia madre o di mio padre.
<non posso dirtelo>
Che significa?
<signora... Io sono Diana Rachel Melanie Winston, la principessa e futura regina di Alfagor. La prego, ho bisogno di sapere cosa sono io per lei>
<non posso dirtelo, mi dispiace>
<ma perché?>
Mi guarda più spaventata di prima e io continuo a non capire. Per quale motivo me lo vuole tenere nascosto?
<voglio semplicemente sapere se lei è una cugina o una sorella>
Sorella non credo proprio, qualcuno me l'avrebbe detto, ma Peter ha specificato che siamo solo in tre. Che sia mia cugina è già più probabile.
<è la sorella di Clark? Di qualche altro cugino? Ho bisogno di saperlo>
La guardo con occhi imploranti.
Dopo una lunga pausa di silenzio, si decide e parla.
<Catherine, quello che sto per dire, dopo tutto quello che ti ha raccontato Rachel, potrebbe sconvolgerti molto>
Un'altra pausa. Ma che sta dicendo? Non capisco dove vuole arrivare. Perché dovrebbe sconvolgersi?
<io non sono la tua vera madre>
Spalanco gli occhi. Dopo qualche secondo guardo Cat, non volevo che lei stesse male, non pensavo fosse stata adottata. Sono stupita anche io.
<e chi sarebbe la mia vera madre allora? Non sarà mica la regina?!>
Tra le lacrime chiede con calma tutto ciò. Non possiamo avere la stessa madre, qualcuno me l'avrebbe detto prima. Non può essere.
Aspetto che sia Marie a parlare.
<la tua vera madre è... Martha T. C. White Vandàla Sibidia Winston>
Rimango a bocca aperta. Non me l'aspettavo per niente. Non ci posso credere. Un colpo in pieno stomaco.
Continuo a guardare la signora, ho bisogno di sapere tutto. Loro sono per caso alleate con Martha? Questa era forse una trappola? Adesso proveranno ad uccidermi?
D'istinto mi proteggo con una barriera.
Catherine è ancora in lacrime e Marie non sa più cosa dire.
<cioè? La conosco?>
Non ha ancora capito.
Come posso dirle che sua madre è la donna che vuole uccidere me, ovvero la sua migliore amica e... zia? Io sarei la zia di Catherine?
<Cat... quella donna è... la stessa che vuole uccidermi>
Rimane come paralizzata, poi cade a terra priva di sensi.
Trattengo le lacrime, mentre Jill, che è rimasta nascosta per tutto il tempo sotto il tavolo per non farsi vedere, esce allo scoperto e si avvicina a me.
<Rachel... tu dovresti uccidere sua madre?>
Annuisco, dispiaciuta più che mai.
<Marie, ti chiedo di spiegarmi tutto quello che sai e ti prego di dirmi la verità>
Le chiedo mentre sollevo Catherine dal pavimento e faccio sì che riesca a muoversi anche la signora in piedi davanti a me.
Stendo il suo corpo sul divano e chiedo a Jill se riuscirà a riprendersi in fretta o dovrò ricorrere alla magia.
<è semplicemente svenuta, dovrebbe riprendersi in poco tempo>
Annuisco e poi mi siedo accanto a lei, lo stesso fa Marie e le chiedo di raccontarmi tutto.
<una sera camminavo tra le vie di Alfagor per questioni di lavoro, ad un certo punto vidi una persona incappucciata che teneva tra le braccia un neonato. Si avvicinò a me, l'unica donna presente in quella strada, e mi chiese un favore, ovvero di prendermi cura della bambina. Io la guardai confusa e spaventata, non sapevo quali erano le sue vere intenzioni, ma poi si tolse il cappuccio e vidi il suo volto. Riconobbi subito la primogenita della famiglia reale, che mi spiegò di non potersi occupare di una bambina così piccola e mi diede dei soldi per farlo al posto suo. Accettai, non per i soldi, ma perché altrimenti avrebbe ucciso la bambina. Al momento presi una decisione affrettata, lo so, ma non potevo permettere che una creatura così piccola e indifesa morisse solo perché la madre non voleva prendersi cura di lei. La presi tra le mie braccia e vidi che stava dormendo, mentre sua madre mi diede due sacchi pieno d'oro, per poi aggiungere di non fare mai sapere alla bambina che io non ero la sua vera madre, scappò via subito dopo. Una volta tornata a casa, feci vedere la bambina a mio marito, che era contento, ma allo stesso tempo impaurito. Eravamo giovani e non sapevamo come fare, in più si trattava della vita di un membro della famiglia reale. Tre giorni dopo arrivò ai giornali la notizia della morte della primogenita, insieme a quella dell'arrivo di una maga che voleva distruggere il regno, così, per proteggere Catherine, fuggimmo dal regno e ci trasferimmo qui. Questo è tutto quello che so, non sono più tornata nel mondo magico e non penso che lo farò. Ora ti chiedo per favore di lasciar fuori mia figlia da tutta questa storia, non voglio che lei soffra o muoia>
Non immaginavo che mia sorella avesse avuto una bambina. A quanti anni è rimasta incinta? In base a quello che mi ha detto Clark, lei dovrebbe essere morta quando aveva sedici anni, mentre io ero appena nata, quindi ora lei dovrebbe averne trentatré, e siccome Cat ha la mia stessa età, deve essere rimasta incinta poco prima di uccidere mia madre.
<Marie, ti assicuro che Catherine con me non correrebbe alcun pericolo, se partecipasse alla battaglia contro Martha. La terrò d'occhio per aiutarla e rimarrà dietro una barriera perennemente, ma ho bisogno anche del suo aiuto per vincere e riprendere in mano il mio regno. Se ce la farò, potrete tornare a vivere ad Alfagor, tutti insieme>
<non ti permetterò di uccidere la sua vera madre, soffrirebbe ancora di più>
<credi che sia facile uccidere una sorella, invece?>
Le chiedo guardandola male mentre lei è dispiaciuta.
<devo pensare a cosa è migliore per il mio regno e per i suoi abitanti. Martha vuole salire al trono e sarebbe una pessima regina, non posso lasciare che i miei sudditi rischino di morire a causa sua>
<lascia me e Catherine fuori da tutto questo, io e lei staremo bene qui nel mondo anomalo, lontano da tutti i rischi>
<Martha non è una che si accontenta, verrebbe anche qui e conquisterebbe tutto il mondo se volesse e se non ci fosse nessuno a fermarla. Con Cat avrei più possibilità di distruggerla. Non la metterò a scontro diretto con lei, assolutamente, ma ho bisogno dell'aiuto della sua magia per uccidere i suoi aiutanti. Ti prego...>
Sembra pensarci un attimo, forse la sto convincendo.
<chiediamo a Catherine cosa preferisce fare, se dovesse accettare la tua richiesta, combatterò anche io insieme a lei. Non la lascerò sola>
Annuisco. Ora che sa che la maga che devo sconfiggere è sua madre, cambia tutto. Potrebbe non voler più combattere al mio fianco, potrebbe voler andare insieme a Martha oppure starne fuori del tutto. È giusto che sia lei a decidere, se non se la sente, non posso obbligarla.
<va bene>
Dopo pochi secondi lei apre gli occhi e ci guarda confusa, si regge la testa con una mano mentre sua madre si avvicina per aiutarla se volesse alzarsi.
<è vero che tu non sei mia madre?>
Le chiede semplicemente, è meglio che io rimanga fuori dal discorso, è troppo personale per entrambe.
<si, Catherine. Mi dispiace, ma io non sono la tua vera madre. Come ti ho già detto sei la figlia di sua sorella maggiore>
<e perché mi ha affidato a te?>
Probabilmente non voleva una bambina tra i piedi mentre tentava di salire al trono. Che persona orribile!
<perché era molto giovane e non sapeva come occuparsi di te, così ti ha affidato a me>
<la conoscevi?>
<no, sapevo solo che faceva parte della famiglia reale>
<non avrò l'occasione di parlare con lei prima che inizi la battaglia?>
Nessuna delle due risponde. Sinceramente credo che non voglia parlare con un'adolescente che dice di essere sua figlia. Non credo le interessasse, nemmeno anni fa.
<a proposito di questo... vuoi ancora partecipare a quella battaglia? Sarai contro la tua stessa madre>
Cat sta in silenzio per qualche secondo, come se ci stesse pensando su.
<si. Quella donna non è mia madre, sei tu che ti sei occupata di me per tutti questi anni. L'unica madre che considero tale sei tu, non lei>
Si abbracciano e io sorrido solamente.
<Rachel, conta pure su di me>
Le sorrido e poi sua mamma dice lo stesso.
<te l'avevo promesso, non lascerò sola mia figlia>
<grazie a tutte e due. Domani ricominceremo ad allenarci>
<perché non ora?>
Chiede Cat.
<perché sei appena svenuta, non sei nelle condizioni di andare avanti così>
Non risponde.
<Marie, ho bisogno principalmente che vi alleniate con gli incantesimi di fuoco. Le creature che ha creato si indeboliscono in questo modo>
Lei annuisce, poi aiuta sua figlia ad alzarsi.
<ora vado a riposare, sono stanca anch'io>
Sorrido e poi vado in camera, lasciandole sole.
<sicura che sia una buona idea far combattere entrambe?>
Mi chiede Jill.
<si, lei è molto potente e sua madre ha deciso da sola. Se dovessero morire, non me lo perdonerei mai, però alla fine è stata una loro scelta e io le avevo avvertite di questa possibilità>
Dico mentre mi metto il pigiama, ma comincio ad avere una fitta al basso ventre.
Spero non sia arrivato quel periodo del mese...
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La Regina di Alfagor// Wattys2020
Viễn tưởngSTORIA IN REVISIONE! Chiedo a tutti di aspettare a leggere questa storia, finché non sarà terminata la modifica (verrà pubblicata nel 2024, sto lavorando per sistemare i capitoli e aggiungere delle nuove scene). Grazie. Sequel di "La principessa di...