Cosa succederà adesso che sono morta? Come sarà il mio regno senza di me? Come reagiranno gli altri? Cosa faranno? Non c'è un modo per scoprirlo? Non potrò più nemmeno vederli, come succede nei film?
La mia mente viene trasportata in una dimensione diversa da quella che conosco io, vedo solo colori intorno a me. Niente di concreto.
Dove sono? Che succede?
Non c'è niente intorno a me. Non c'è nessuno?
Ad un certo punto sento il rumore dei passi di qualcuno. Chi è?
***
<piacere, sono Dylan Fillen. Sarò il vostro compagno di stanza>
Sorrido e porgo una mano aspettando che la stringano e uno dei due, mostrandomi i suoi denti, si presenta.
<Cameron Gelder>
<io sono William Silver... si, sono il figlio del preside. Tranquillo, non devi trattarmi in modo diverso solo perché->
<non c'è problema, sono sicuro che andremo d'accordo>
Davanti a me c'è la scena in cui io, Will e Cam ci siamo visti per la prima volta.
I nostri sorrisi dicono tutto. Saremmo diventati migliori amici senza nemmeno rendercene conto in questo momento. Siamo stati davvero bene insieme, abbiamo vissuto dei momenti speciali tutti e tre.
Le lacrime scendono dai miei occhi. Non riesco ancora a credere che d'ora in avanti non potrò più abbracciarlo, parlargli o anche solo vederlo se non in foto. Non mi sembra vero.
Un momento... fino a prova contraria io sono già morta! Non c'è nessun modo per me di rivederlo?
Altre immagini si creano davanti ai miei occhi.
***
<l'ultima volta che ho avuto una ragazza è stato in quinta elementare e adesso, sentendo i miei amici che si vantano di essere felicemente fidanzati, non posso fare altro che essere invidioso. Nessuno mi vuole, Dylan. È questa la verità>
<non dire così. Sei in una scuola maschile ed esci da qui solo un giorno o due a settimana. Al massimo può innamorarsi di te un ragazzo, ma non penso che tu voglia questo, giusto?>
Gli dico cercando di buttarla sul ridere.
<già, è tutta colpa di mio padre. È lui che mi ha iscritto in questa scuola. Io non volevo nemmeno nascere mago>
Che intende dire? Lo guardo confusa e noto che nel suo sguardo, rivolto verso il cielo, c'è una punta di tristezza e malinconia.
<che vuoi dire?>
<vedi... io ho sempre vissuto nel mondo anomalo fino all'età di dodici anni. Pensavo di avere una famiglia, ma scoprii di essere stato adottato e un giorno venne Silver a casa mia dicendo di essere il mio vero padre. Mi portò via con lui nonostante io non volessi, mi disse che ero un mago e che mia madre morì per colpa di una maga molto potente. Avrei dovuto trasferirmi qui ad Alfagor per poter imparare gli incantesimi e difendermi, ma non volevo abbandonare i miei amici. Sono stato obbligato, ma alla fine non mi dispiace essere venuto qui. Insomma, ho conosciuto molti ragazzi e credo di essere stato fortunato alla fine ad aver incontrato te e Cameron. Ogni estate torno dai miei amici, ma mi sento un po' perso, dato che non so mai quello che è successo a loro durante l'anno>
<posso sapere come si chiama tua madre?>
<probabilmente la conosci già. Si chiamava Lara Strattford>
<la conosco. Mi dispiace un sacco per te! So come ci si sente a non aver mai conosciuto la propria vera madre. Abbiamo molte cose in comune, sai? Anche io vengo dal mondo anomalo>
<chi era tua madre? Magari è stata uccisa anche lei da quella brutta strega!>
<certe cose è meglio non dirle a nessuno, non credi?>
Lo vedo annuire e poi si alza, rientrando in camera. La scena che sto vedendo mi riporta indietro nel tempo, quando i momenti migliori erano insieme ai miei due amici a Gallwin.
<aspetta qui>
Poco dopo torna con un pacchetto di sigarette in mano. Ora ricordo. Fumavamo insieme le stesse sigarette ed erano questi i miei momenti preferiti.
In quel momento ero andata nel panico, pensavo che avesse scoperto il mio pacchetto, invece era proprio il suo.
<se vieni dal mondo anomalo, conoscerai le sigarette giusto?>
<perché me lo chiedi?>
<le avrai viste sicuramente da qualche parte, no?>
Detto questo ne appoggia una tra le labbra e la accende.
<so che non si dovrebbe fumare in questa scuola, ma mi fido di te. Finché entrambi stiamo zitti è tutto a posto>
La me del passato sorride e annuisce, per alzarsi e andare a prendere l'altro pacchetto.
<le fumo anch'io queste>
Ci sorridiamo entrambi. Quanto mi mancano i momenti passati insieme a lui.
Le lacrime non smettono di scendere.
***
<grazie>
Vedo me stessa seduta su una panchina di Gallwin, mentre piango e vengo bagnata dalla pioggia. Non ricordo di aver mai pianto in quella scuola.
Ho ringraziato Will, che mi ha appoggiato la sua giacca sulle spalle, per evitare che io prenda freddo.
<di nulla>
Rimaniamo in silenzio per un po'.
<non mentirmi... sei una ragazza, vero?>
Ora ricordo! Avevo appena visto Francis nella sala da pranzo.
<come hai fatto a capirlo?>
<quindi è vero?>
Annuisco.
Will mi abbraccia e accarezza il mio braccio cercando di consolarmi.
<ora sfogati, poi mi racconterai tutto e mi dirai cosa ti ha fatto piangere>
Io appoggio la mia testa sul suo petto e abbraccio il suo torace.
Vedo che poi ci alziamo e la scena si sposta nella nostra vecchia camera.
<come hai fatto a teletrasportarti?>
<me l'ha insegnato mio cugino>
Faccio un bel respiro e poi aggiungo il nome.
<Clark>
<quindi tu saresti...>
In quel momento gli dissi che io ero la principessa e da quel momento è cambiato tutto.
Sorrido.
***
<sono incinta>
Ok, ora rischio di piangere ancora di più.
<è di Erik?>
Annuisco.
<quel lurido figlio di puttana!>
Da un pugno al muretto sul quale siamo seduti, facendosi anche male, ma poi si calma e sorride.
<nonostante io odi quel bastardo sfruttatore, non posso fare altro che essere felice per te, immagino>
Mi abbraccia forte e io ricambio.
<hai intenzione di tenerlo?>
<si>
<capisco... ma sarà una buona idea far partecipare anche lui o lei alla battaglia?>
<non ho altra scelta, spero di non mettere in pericolo anche la sua vita, oltre la mia>
<be' se muori tu, di conseguenza muore anche il bambino>
Altre lacrime scendono sulle mie guance. Questa possibilità c'era e alla fine non sono riuscita a sottrarmi alla morte. Non so cosa mi sia preso in realtà, ma ho sentito il bisogno di aiutare Erik.
<non voglio pensarci, voglio solo vedere come andrà avanti questa storia. La mia intenzione è quella di tenerlo, se tutto andrà bene, ovviamente. Non sei contento di sapere che diventerai zio?>
Sorride ancora di più e si alza in piedi.
Vorrei rivedere quel sorriso.
<diventerò zio! Si, sono davvero felice. Non pensavo che sarebbe successo così presto, ma non vedo l'ora che nasca! Gli insegnerò a combattere, te lo prometto>
Appoggia una mano sulla mia pancia e parla al bambino in modo infantile, mentre io lo guardo scoppiando a ridere.
<mi sembrava strano che tu non avessi fumato tra ieri e oggi. Quando l'hai scoperto?>
<un mesetto fa, a casa di Cat. È stata lei, in realtà, a farmelo capire>
<sono davvero contento. Non vedo l'ora che nasca!>
Un'altra immagine mi viene mostrata. Questa volta vedo il corpo di Will senza vita e io corro accanto a lui per vedere come sta, esattamente come è successo poco fa. Credo proprio che quest'immagine sarà l'ultima...
<ti amo>
Un'altra volta queste parole echeggiano nella mia mente, ma in questo momento mi sembra di aver sentito due voci, non una.
Dietro di me vedo lui.
Le mie gambe si muovono da sole, come ho fatto prima davanti a Erik, e corro ad abbracciare il mio amico.
<Rachel, non fare così>
Continuo a piangere e a stringerlo forte a me. Il mio pianto è disperato, non riesco a controllarlo.
<su, calmati. Ti ho fatto vedere quelle immagini per ricordarti un po' la nostra amicizia, tutto qui. Non volevo che ti mettessi a piangere>
Mi dice.
<come posso non piangere, dopo aver visto il tuo corpo senza vita?>
Non mi stacco, continuo a tenerlo stretto a me, come se avessi paura di perderlo di nuovo.
<Rachel, guardami>
Mi stacca leggermente da lui e io lo guardo negli occhi.
<so che ti mancherò, ma->
Lo interrompo subito.
<che significa? Siamo morti entrambi>
Sono confusa. Saremo mandati in due parti diverse dell'aldilà? Cosa significa?
<voglio solo dirti che sarai un'ottima madre. Porta avanti la gravidanza, fallo anche per me>
Non riesco a capire. Come faccio a portarla avanti se sono morta?
<mi stai dicendo che essendo entrambi morti, io e mio figlio, posso continuare la gravidanza nell'aldilà?>
Sorride.
<Rachel, tu sei immortale>
Che vuol dire? Com'è possibile? Ho capito bene?
<hanno affidato a me il compito di dirtelo perché sapevano che avresti voluto rivedermi in carne e ossa>
<di chi stai parlando?>
<dei tuoi genitori. Ho parlato con loro prima di arrivare qui>
Davvero?
<come stanno?>
Che domande... sono morti.
Scoppio a ridere subito dopo, rendendomi conto della stupida domanda che ho fatto.
<lascia stare, sono ancora confusa>
Mi sorride e accarezza i miei capelli.
<c'è una cosa che nessuno ti ha detto. Di solito non viene raccontato a nessuno che non sia di sangue reale>
Cioè? Di che si tratta?
<gli eredi ufficiali, ovvero i futuri re o regina del regno, nascono immortali. Questo per far sì che tutti i membri futuri della famiglia reale rimangano dello stesso sangue e per non rischiare che nessuno di loro venga ucciso prima di venire incoronato>
<ma se così fosse, non dovrebbero essere tutti immortali? Intendo almeno uno dei miei genitori e uno dei miei nonni e tutti gli antenati->
Inizio a fare domande su domande.
<calmati, Rachel, lasciami finire>
Mi sorride e io annuisco.
<una volta concepito l'ultimo figlio, l'immortalità della madre o del padre passa direttamente al figlio e di conseguenza i genitori non lo sono più>
Ora capisco.
<in poche parole tua madre era immortale e ha passato a te questa caratteristica nel momento in cui ti ha messo al mondo. Tu perderai la tua immortalità quando darai alla luce l'ultimo figlio, l'erede al trono>
Annuisco.
<ma quindi mi stai dicendo che io non sono morta?!>
Ora sono incredula, non avevo ancora realizzato questo. Ho appena accettato di essere morta e ora devo accettare il contrario.
<esatto. Tu sei ancora viva. Non morirai per nessun motivo finché l'ultimo dei tuoi figli non nascerà, poi dipenderà dal tuo destino>
Ho capito.
<non te l'ha detto nessuno perché è un segreto che bisogna mantenere tra genitori e figlio erede, senza farlo sapere a nessun altro, anche se parente reale. Tuo padre, purtroppo, non ha fatto in tempo a dirtelo>
Annuisco e poi lo ringrazio.
<e tu rimarrai qui per sempre? In questo posto? Senza nessun altro?>
Gli chiedo preoccupata ed estremamente dispiaciuta.
<non preoccuparti, con me c'è mia madre>
Lo abbraccio un'altra volta.
<e tra non molto arriverà anche mio padre>
Che cosa?
<che hai detto?>
<non ti preoccupare. Staremo tutti bene qui. Veglieremo tutti su di te. Stai tranquilla>
Mi fa piangere ancora. Non ci posso ancora credere.
<ti voglio bene, Rachel>
<anche io ti voglio bene, Will>
<vinci per me>
Sono le ultime parole che sento pronunciare da lui.
I miei occhi si aprono davanti al campo di battaglia.
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La Regina di Alfagor// Wattys2020
FantasySTORIA IN REVISIONE! Chiedo a tutti di aspettare a leggere questa storia, finché non sarà terminata la modifica (verrà pubblicata nel 2024, sto lavorando per sistemare i capitoli e aggiungere delle nuove scene). Grazie. Sequel di "La principessa di...