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Guardai la figura di mia madre mentre cercavo di prendere fiato dopo aver finito il mio allenamento, lei batté le mani impressionata per poi mormorare qualcosa al sig. Smith. "Che succede?" chiesi mentre questo veniva verso di me.

"Penso sia ora di portare il tuo allenamento ad un altro livello." disse semplicemente per poi fare un cenno all'uomo con cui mi ero allenata, questo annuì silenziosamente per poi togliersi le sue protezioni. "Prendi." tornai a guardare lo scienziato che mi stava porgendo una pistola.

"Cosa?" sussurrai tremante, mi girai verso mamma che mi fece un breve sorriso. "Non ne ho mai usata una." scossi la testa cercando di ridargliela.

"È semplice." mi interruppe lui per poi iniziare a smanettare con questa. "Carichi, miri e spari." mi fece vedere sparando al soffitto, notai la pallottola incastrata nella crepa che aveva creato. "Ora tu."

La presi impaurita e osservai l'uomo che pian piano si stava inginocchiando di fronte a me. "Ma perché?" chiesi. "Non mi ha fatto niente!" cercai di ribellarmi. Non avrei ucciso un uomo innocente, non aveva assolutamente senso.

D'un tratto sentii la mano di mamma sulla mia spalla. "Tesoro." fece con voce soave, mi costrinsi a chiudere gli occhi per evitare di mettermi a piangere, la regola era di non mostrare debolezze. "Devo assicurarmi che tu abbia totale fiducia nella tua mamma, il ché vuol dire fare qualsiasi cosa io ti dica." mi spiegò accarezzandomi la spalla. "Tu hai fiducia in me, vero?"

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