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"Come sta?" chiese Peter una volta che Bruce e Tony erano usciti dall'infermeria, erano passate due ore da ciò che Tony aveva soprannominato "collasso".

Bruce si tolse gli occhiali e sospirò preoccupato. "C'è qualcosa che non va in questa ragazza." confidò agli Avengers, tutti lo guardavano incuriosito. "È come se avesse difficoltà nel crescere, la sua mente si sta ancora sviluppando, ma sembra che qualcuno abbia giocato troppo con il suo cervello." mandò un'occhiata a Bucky.

"Eliminazione della memoria." mormorò lui riconoscendo subito gli effetti che lui stesso aveva subito per anni.

"I ricordi sono ancora lì, bloccati da una spirale di paura... possibile che non sia cresciuta con l'HYDRA ma avesse una vita propria?"

"Possibilissimo." asserì Wanda. "Se fosse cresciuta con l'HYDRA, non avrebbero avuto bisogni di resettarle la memoria." guardò gli altri. "A me non l'hanno fatto."

Peter guardò Steve, il biondo sembrava impassibile mentre ascoltava la conversazione. Il ragazzo si chiese a cosa stesse pensando, perché il ragazzo ragno non riusciva a smettere di ripetere in loop le parole di Renata prima che chiudesse gli occhi.

"E se papà non tornasse? Che ne sarebbe di me?" seguito poi da un "Congelato". Non sembrava avere troppo senso, ma le rotelle di Peter stavano girando nel tentativo di risolvere questo mistero.

"Cone possiamo aiutarla?" domandò Clint. Non l'avrebbe mai ammesso, ma si stava affezionando alla ragazzina, gli ricordava di sua figlia, per non parlare di tutti i complimenti che gli faceva quando le cucinava qualcosa. Sembrava essere l'unica ad apprezzare le sue doti culinarie.

Tony alzò le spalle. "Manipolare la sua mente con la scienza è troppo pericoloso, potremmo danneggiarla e rimanere senza una Renata." il suo sguardo cadde su Wanda. "Ma forse la magia potrebbe risolvere il problema."

La rossa sbuffò. "Ci abbiamo provato anche cob Bucky, ma come hai visto non è servito a molto." rispose questa ormai stanca della situazione.

"Bucky è adulto, la sua mente è elaborata e forte, Renata è solo una ragazzina instabile." cercò di farla ragionare Bruce. "Se c'è anche solo la minima possibilità di aiutarla-"

"E se la magia la peggiorasse?" Wanda scosse la testa. "Anch'io sono dalla vostra parte, ma non voglio prendermi responsabilità per qualcosa che potrebbe finire male." incrociò le braccia al petto.

"Renata stava parlando di suo padre." sbottò Peter d'un tratto lasciando tutti a bocca aperta, improvvisamente tutta l'attenzione si rivolse su di lui. "Penso che in quel momento abbia ricordato qualcosa, ma la cosa è degerata."

"Peter." Tony si avvicinò al ragazzo. "Dicci esattamente di cosa stavate parlando e cosa ti ha detto." poggiò le mani sulle sue spalle.

Spider-Man deglutì sentendosi osservato, ma decise comunque di dire la verità. "Le stavo raccontando la storia di Steve, del fatto che fosse rimasto intrappolato nel ghiaccio per 70 anni e poi le ho detto che anche Bucky aveva fatto più o meno la stessa fine." spiegò. "Da lì ha iniziato a muoversi, come se avesse delle convulsioni e ha detto: "E se papà non tornasse? Che ne sarebbe di me?"."

Steve sembrava star sudando freddo, aveva paura di ciò che gli aveva appena detto e capì che forse era il caso di parlare con Bucky al più presto. Se c'era anche solo la minima possibilità che quei due fossero parenti, avrebbe dovuto dirglielo. "Non ti ha detto chi è suo padre?" domandò allora lui.

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