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*Prima di partire, vorrei fare gli auguri di compleanno a MariaVescera, spero tu stia passando un bel compleanno nonostante la situazione! Questo capitolo è dedicato a te :)*

Niente sembrava avere più senso.

Non riuscivo a capacitarmi di cio che era successo. Mamma mi aveva mentito? Potevo chiamarla mamma? Probabilmente no.

Quella donna, era lei che mi aveva messa al mondo. Allora perché non riuscivo a ricordarla? Avevo così domande per la mente, quella sera non riuscii a mangiare e tantomeno a dormire.

Tony e Peter erano venuti a farmi compagnia, il primo voleva capire se ero riuscita a scoprire qualcosa sul mio passato, ma mentii dicendo di essere ancora troppo frastornata per poter ricordare qualcosa. Il secondo invece voleva controllare che stessi bene.

"Se ti fa stare meglio, domani posso portarti a fare una passeggiata." mi aveva sorriso poco prima di uscire dalla stanza.

Avrei voluto chiedergli di chiedere a Michelle di venire con noi, ma ripensandoci non sembrava una buona idea. Avevo bisogno di tempo per schiarirmi le idee.

Non potevo fidarmi ciecamente di quelle persone, quella specie di mago poteva aver creato delle illusioni in nodo da convincermi definitivamente a stare dalla loro parte. Ma questo valeva anche per l'HYDRA, tutti quei esperimenti e prove, potevano essere solo per usarmi?

Ero combattuta.

Il mattino sembrava non voler arrivare, così decisi di alzarmi e andare in cucina per prendere un bicchiere d'acqua. Mi sentivo ancora debole, ma sembrava essere l'ultimo dei miei problemi al momento.
Una volta in cucina andai a prendere un bicchiere per poi riempirlo d'acqua, feci per uscire velocemente ma venni bloccata. "Non riesci a dormire?"

Alzai le spalle. "Non proprio." mormorai prendendo un sorso d'acqua fresca. "Tu?"

"Sono solito a fare dei turni la notte, sempre meglio rimanere vigili." mi confidò Bucky accennando un sorriso. "Oggi è stata una giornata difficile per te, vuoi parlarne?" chiese con aria preoccupata.

Sospirai, forse era il caso tentare. "Certo." annuii. "Possiamo magari uscire in terrazza? Ho bisogno di un po' d'aria fresca."

"Va bene." mi accompagnò fino alla terrazza che si affacciava sul salotto, la città di notte era qualcosa di veramente molto bello. Dalla mia stanza non si aveva una chiara visione delle luci o dei palazzi circostanti, da lì invece si poteva vedere tutto anche in lontananza. "Quindi..." Bucky mi guardò con la coda dell'occhio. "Vedo che ti sei abituata alla vita nella torre."

Non spostai lo sguardo dal panorama e alzai le spalle. "Non mi avete uccisa o avvelenata, non ho avuto motivo per andarmene, siete stati molto ospitali nei miei confronti." confessai, mi piaceva stare in quella torre, ero trattata meglio di quanto volessi. "E voi non siete così male, soprattutto Peter."

"Eh, il ragazzino ha un grande cuore." annuì lui in accordo. "Per me è stato più difficile adattarmi." disse portando le braccia al petto. "Non sapevo più cosa pensare, da una parte ero in qualche modo costretto a tornare dall'HYDRA, dall'altro c'era Steve che mi ha ricordato pian piano del mio passato."

Spalancai gli occhi, aveva avuto il mio stesso problema? Poteva essere vero? "Ricordi tutto il tuo passato?" domandai e lui scosse la testa. "E come fai a sapere che è vero?" lo guardai confusa.

"All'inizio non lo sapevo, ho passato del tempo in Romania da solo per cercare di schiarirmi le idee, ma alla fine ho ricordato perché volessi così tanto bene a Steve e quale fosse la mia vera causa." portò una mano tra i capelli. "Rimpiango molte cose che ho fatto mentre ero sotto il controllo dell'HYDRA."

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