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Le istruzioni erano state chiare, io e papà dovevamo finire l'operato che avevo iniziato io stessa.
Scappare dalla torre era stato abbastanza facile, l'unico problema era Steve che era a conoscenza dei nostri intenti.

"Dobbiamo far sì che non rovini il piano." dissi aiutando papà a portare il corpo addormentato di Steve nella sua stanza. "Propongo di chiuderlo da qualche parte."

"No, userebbe Friday per chiamare aiuto." ribatté lui. "Dobbiamo far sì che non parli." spiegò prendendo del nastro adesivo per poi passarlo sulla sua bocca. "Non penso aiuterà." borbottò poi rimuovendolo.

"Se posso permettermi." feci sdraiare Steve a pancia in giù per poi poggiare il mio gomito verso le ultime vertebre. Presi un grosso respiro e colpii più forte che potei, notai la sua schiena irrigidirsi per poi sciogliersi gradualmente. "Dovrebbe rimanere così per 12 ore circa."

"Questo non lo insegnavano nell'HYDRA." borbottò Bucky.

"Tu sei forte e tozzo, io sono gracile, dovevo lavorare su astuzia, agilità e punti deboli." alzai le spalle.

L'avevamo quindi chiuso in camera e avevamo disattivato le fotocamere e i microfoni, se le cose andavano come previsto, non l'avrebbero notato prima dell'una di pomeriggio.

Al momento stavamo volando con uno dei loro queenjet, la destinazione era chiara. "Ripetimi cosa voleva quella pazza." mi chiese papà.

"È così che possiamo contattarla." mormorai tirando fuori il walkie-talkie di Peter.

Papà corrugò la fronte. "E questo dove l'hai preso?" domandò confuso.

Alzai le spalle. "Lunga storia." dissi semplicemente per poi girare la rotella e raggiungere il canale dell'HYDRA, sospirai sentendomi a disagio. "Voglio parlare con Amanda." richiesi, ma non ottenni risposta. "Non dirò di essere leale all'HYDRA, Amanda ci ha chiesto di contattarla." sputai acida.

"Bene, bene, bene." sentii la sua voce da serpe. "Sapevo avreste chiesto di me." canticchiò con fare orgoglioso.

Bucky passò una mano sulla fronte. "Voglio solo sapere cosa vuoi in cambio delle memorie." disse senza mezzi termini.

Ci fu una pausa. "Mi serve che la missione venga portata a termine. RB303, cara, puoi farmi un riassunto dell'ultima spedizione?"

Serrai la mascella, l'ultima cosa che volevo era ritornare ad essere il suo animaletto. Guardai papà che annuì come a dirmi di fare ciò che aveva chiesto. "Ultima spedizione, il dottor Jackyll Tevis è stato condotto alla base dell'HYDRA assieme a vari progetti come il suo siero potenziante." presi un sospiro. "Il siero può essere utilizzato per svariati motivi, tra cui la produzione di armi, ma solo il dottor Trevis sa come utilizzarli." finii di spiegare sotto lo sguardo scandalizzato di papà.

"Molto bene." si complimentò Amanda. "Ebbene, il dottor Trevis non era altro che il braccio che aveva aiutato nella realizzazione del siero. Il nostro obbiettivo è lo scienziato Fenner."

"Cosa dobbiamo fare?" domandò papà ormai stanco.

"Portarlo da noi." rispose come se fosse la cosa più ovvia di sempre. "Niente testimoni."

Mi schiarii la gola. "Prenderemo il dottor Fenner, ma lo porteremo dove vogliamo noi. E verrai tu stessa... da sola." misi in chiaro.

"Altrimenti?"

Io e Bucky ci lasciammo uno sguardo d'intesa e lui annuì. "Altrimenti ucciderò personalmente il dottore." minacciai. "E sai che ne sono capace, me l'hai insegnato proprio tu."

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