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*doppio aggiornamento perché mi sentivo ispirata*

Peter non era mai stato il tipo di ragazzo da saltare scuola, nonostante il suo malumore decise comunque di presentarsi a lezione. May era stata molto comprensiva: "I problemi di cuore da giovane posso essere davvero duri, sentiti pure libero di rimanere a casa se hai bisogno."

Ma non era il suo caso, le lezioni sembravano essere il modo migliore per evitare di pensare ad altro.

La sera prima era rimasto deluso, ma più ci pensava più si sentiva in colpa. Gli sembrava di essere Tony dopo che aveva scoperto che era stato Bucky ad uccidere i suoi genitori, eppure stava provando a rimanere positivo. Steve stesso un giorno gliene aveva parlato.
"Bucky è stato usato per anni, la sua mente lavorava solo per accettare ordini. Se qualcuno gli diceva di uccidere una determinata persona, lui non poteva rifiutare, è come se fosse stato impostato a farlo." gli aveva spiegato una sera dopo che Bucky era andato a dormire senza aver toccato cibo. "Non so quanto ci vorrà per tornare quello che era una volta, sta realizzando tutto il male che ha fatto solo adesso."

Peter era sicuro che la stessa cosa fosse successa a Renata, lei stessa aveva ammesso di essere stata addestrata ad uccidere per l'HYDRA. Ma non era quello che aveva ferito il ragazzo, non sarebbe riuscito a prendersela per così poco, quello che lo stava distruggendo era il fatto che lei non gliene avesse parlato prima, che non gli avesse detto dell'agente che l'aveva avvicinata o del suo piano.

Erano amici, no? Anche se non era ciò che voleva lui, Peter aspirava a qualcosa di più serio nonostante le parole di Tony.

Ricordava quella chiacchierata molto chiaramente, era successo poco dopo che Renata era andata in camera sua con Loki per lavorare sulle sue memorie. "Peter." l'aveva richiamato il sig. Stark. "Ragazzo, devi capire che io voglio il tuo bene." aveva iniziato.

"Signore, non capisco." aveva risposto lui. "Renata non è per niente come il sig. Barnes."

Tony aveva scosso la testa con un sospiro. "Sei troppo accecato dai tuoi sentimenti per vederlo, ma Renata è la copia esatta di Bucky." cercò di farlo ragionare. "È una bomba pronta a scoppiare. Stare con lei farebbe del male a te e a lei."

"Non vedo come." aveva risposto innocentemente.

Tony sembrò esitante, ma decise di fare ciò che suo padre aveva sempre evitato di fare: aiutarlo. "Immagina: tu e Renata vi fidanzate, poi un giorno si sveglia e torna ad essere il supersoldato di prima e cerca di ucciderti? Cosa farai? La colpirai?" alzò la voce, non se n'era neanche accorto, così decise di darsi una calmata. "Bucky qualche settimana dopo essersi trasferito qui ha avuto un po' di ricadute, si svegliava urlando perché pensava di essere ancora nell'HYDRA e cercava di scappare."

Peter spalancò gli occhi, non aveva mai pensato a qualcosa del genere. "Ma Loki-"

"Lui può aiutare con le memorie, non penso possa modificare un cervello." lo fermò Tony. "Sono persone rotte dentro, ma non sono curabili."

Ancora adesso Peter faticava a reggere il filo di quel discorso, ai suoi occhi Renata era perfetta e non c'era assolutamente niente da cambiare in lei.

"Amico, hai un aspetto orribile." commentò Ned durante l'intervallo, mancava ormai un'ora di lezione prima di poter tornare a casa e Peter era stanco.

"Grazie." rispose sarcastico, decise di ignorare le parole di Ned riguardanti una fiera riguardante film e cercò di ricordare quale fosse la prossima lezione a cui doveva partecipare.

"Hey ragazzi." Michelle li raggiunse, aveva un mezzo sorriso e sembrava voler qualcosa da loro, ma il ragazzo decise di cercare di ignorarla. "Sapete qualcosa di Renata?" domandò poi. "Le ho dato il mio numero, ma non ha mai chiamato."

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