"Renata." Michelle mi guardò con un sorriso timido. "Grazie per la serata." fece una volta ferme alla sua fermata dell'autobus.
Arrossii alzando le palle, avevamo ancora le mani intrecciate. "Figurati, mi sono divertita tantissimo a stare con te." confessai.
Ci fu un momento di silenzio, entrambe rimanemmo a guardarci. Non avevo previsto che l'appuntamento andasse così bene, molte volte mi ero imbarazzata e avevo iniziato a dire cose a caso, ma lei non sembrava stranita dalla cosa se non divertita.
D'un tratto posò la sua mano liscia e soffice sulla mia guancia e l'accarezzò dolcemente, mi bloccai. Avevo visto questa scena nei vari film, era la parte in cui la protagonista dava il primo bacio e io, personalmente, non ero pronta a fare una cosa del genere.
Michelle chiuse gli occhi e si avvicinò lentamente a me, quando le sue labbra erano a qualche millimetro dalle mie, mi allontanai leggermente. "Io- non... non posso farlo." mormorai.
Lei riaprì gli occhi e mi guardò delusa. "Oh." si allontanò leggermente. "Non ti piaccio?" domandò confusa.
"Non è quello." mi morsi il labbro per poi sospirare. "Da dove vengo io, non ho mai avuto tutto questo: persone che mi vogliono bene e uscite con amici." spiegai incrociando le braccia al petto. "Una volta arrivata qui... tutto è cambiato, mi sono ritrovata in una situazione molto bizzarra e non so neanch'io cosa fare."
Lei annuì comprensiva. "Sei confusa." notò per poi sorridermi. "Penso sia normale alla nostra età, questo non cambia il fatto che io sia molto attratta da te." si alzò in piedi una volta che l'autobus si fermò di fronte a noi. "Questo è il mio." indicò il veicolo, tirò fuori una penna e iniziò a scrivere una serie di numeri sul mio braccio. "Chiamami." mi lasciò un bacio sulla guancia per poi salire sull'autobus.
La salutai con la mano e osservai mentre si allontanava. "Ok, possiamo andare Peter." sospirai cercando Spider-Man con lo sguardo. "Peter?" chiamai poi rendendomi conto che non era in giro. "Oddio, non c'è." sussurrai spaventata.
Cos'avrei dovuto fare? Allontanarmi non era nelle possibilità, ero cresciuta seguendo degli ordini e in quel momento mi ritrovavo di nuovo davanti ad un bivio tra gli Avengers e l'HYDRA. "Fantastico." sussurrai, nel dubbio sarei rimasta ferma su quella panchina. Osservai la gonna che avevo messo, a ripensarci forse avrei dovuto vestirmi in maniera più semplice.
Una signora anziana venne a sedersi di fianco a me e mi sorrise cordialmente, la guardai non sapendo cosa fare, evitai di risponderle e ignorai la sua presenza. Dovevo solo aspettare che Peter tornasse a prendermi, magari aveva avuto un imprevisto. "RB303." disse la donna tranquillamente.
Spalancai gli occhi e mi guardai attorno con fare sospetto, in lontananza riuscivo a vedere altri uomini armati, io invece ero totalmente disarmata, non toccavo un'arma da quando ero arrivata alla torre. Guardai la donna che mi stava sorridendo come se non avesse detto niente di male, deglutii e decisi di nascondere tutte le mie emozioni e fingere di essere ancora RB303. "Heil Hydra." annuii.
Lei sorrise compiaciuta. "Non abbiamo più sentito niente da parte tua." commentò acidamente. "Amanda è preoccupata, si chiede come mai ci stai impiegando tanto."
Alzai le spalle. "Sono difficili da convincere, non si fidano." risposi con voce inespressiva. "A malapena riesco ad uscire."
"Chi era quella ragazza?" chiese poi, il mio cuore stava battendo velocemente e dovevo cercare di fingermi disinteressata.
"Amica di uno degli Avengers." risposi secca. "È un modo per avere la loro fiducia, ma la missione è ancora chiara." cambiai argomento.
Lei alzò un sopracciglio. "Sarebbe?"
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Amnesia
FanfictionSTORIA COMPLETA *La storia si svolge in un periodo inventato, dopo la Civil War ma senza Infinity War né Spider-Man: Homecoming* Bucky Barnes, dopo essere stato trovato da Steve e dichiarato innocente dell'uccisione del re di Wakanda, decide di rima...