~Capitolo 57~

9 1 0
                                    

Devo averla spaventata, per poco mi ha tirato una testata.
Lei sta a fissarmi coi denti stretti ma gli occhi inespressivi.
"Prometto che farò il bravo" dico nel modo più convincente che riesco a trovare con uno sguardo dolce che avrebbe fatto sciogliere tutte le bocchette che mi perseguitano.
Una frattura mi colpisce ad una velocità tale che non le ho nemmeno visto muovere la bacchetta.
Cado un paio di metri più indietro. Lei porta le mani al ciondolo.
-Aspetta, non dirmi che lo fa?- fare che?
Un fulmine la colpisce, ma non sembra farle male?
I fili che legavano i polsi si spezzano e lei cerca di rompere anche quelli alle caviglie. E io, di riflesso, strattono i fili per fermarla, facendola cadere cadere per poi tenerla appesa per le gambe.
Logicamente lei si preoccupa di non far ribaltare la gonna dell'uniforme. "Perverto" mi urla contro, trasfigurando la gonna in un paio di pantaloni.
Per poi tirarmi un'altra frattura come una sorta di vendetta, io paro il colpo con facilità.
Nel mentre lei mi tira contro un tornado alto il doppio di me, resto nell'occhio della tempesta per un paio di secondi.
Qualcosa mi dice che ora mi servirà un salto dal parrucchiere...
Quando il vento si dissolve, lei sta disegnando un arco porpureo. Aspetta! Cosa?
Leo carica l'incantesimo tenendo il braccio indietro per poi scagliarlo in avanti, "Cupit", un raggio rosa lanciato da una ragazza a testa in giù...
Maledetta palla di vetro.

Ciao!
Derek: cosa sta succedendo, Santo Salasar?
Eh, cose... cose che potrebbero anche piacerti, serpe-rompicoglioni!
Derek: primo, vacci piano con gli insulti... secondo, in che senso piacermi? *faccia compiaciuta*
Eh, eh... vedrai
Derek: e poi quello che rompe sono io?
Alla prossima!
Derek: ma la pianti di ignorarmi?

A Hogwarst love storyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora