Derek
Leo mi cade tra le braccia.
"Leo?" Sono piuttosto sicuro di essere diventato più pallido del Barone Sanguinario.
La sostengo per evitare che cada. Appoggio 2 dita a lato del suo collo, il mio cuore salta qualche battito quando non trovo il suo…
"Cosa?" Sto per sentirmi male, il suo cuore batte lentamente, fin troppo. La prendo in braccio a mo di sposa e inizio a correre verso l'infermeria. Alcuni studenti si spostano per farmi passare, altri cercano solo di capire che succede o chi è la ragazza svenuta.
Un gruppo di Tassorosso cerca di sgomberare i corridoi aiutati da qualche prefetto.
Arrivoto in infermeria ho il fiatone, "Si è sentita male ed è svenuta di colpo" spigo cercando di rallentare il respiro, l'infermiera mi ordina di farla sdraiare sul letto. Le controlla il battito ed anche lei si preoccupa nel sentirlo tanto lento.
"Dimmi, esattamente cos'è successo" ordina severa, racconto tutto dal momento in cui siamo andati a prendere la cioccolata fino al suo strano svenimento.
"Cos'è tutto questo baccano?" Chide entrando il professor Lunacorno. L'infermiera porta il professore nel suo ufficio.
Io prendo una sedia e mi metto accanto a lei, sento le voci dei prefetti che provano ad allontanare i curiosi fuori dalla porta.
Appoggio i gomiti sul materasso tenendo una delle sue mani tra le mie. "Ti prego, Leo, svegliati" più che una preghiera la mia è una supplica.
Mi sento così stupido… ho promesso di proteggerla e tutto ciò che posso fare è stare qui e sperare.
Non mi preoccupo del tempo che passa, so solo che un secondo sembrava un ora.
Mi giro a guardarla, sembra stia dormendo, una lacrima le brilla sullo zigomo, mi allungo per asciugarla e noto che non è trasparente ma ha una sfumatura azzurra.
Deve essere un qualche strano gioco di luci, penso passando il pollice sulla sua guancia.
La porta si apre alle mie spalle, mi giro solo per vedere entrare Diana e Bene. "Che ci fai qui, fratellino?" Mi chiede la mia gemella. "Ciao anche a voi, eh!" Rispondo con scarso entusiasmo e torno a guardare Corvetta "Ero con lei quando è svenuta". "E sei rimasto con lei tutto il tempo?" Chiede Diana addolcita, annuisco.
Butto un occhio all'orologio sul muro, "È quasi un'ora che non dà segni di volersi svegliare, tra poco rischio di essere buttato fuori" realizzo.
Loro si siedono ai due lati del letto, mia sorella accanto a me e Diana dall'altra.
Appoggio la fronte sul mio polso, quello legato saldamente alla mano di Leo e sospiro. Bene mi appoggia una mano sulla spalla, "Non preucuparti, si riprenderà presto" io le rivolgo un mezzo sorriso che si spegne poco dopo.
"Mi sento inutile" confesso, "Lei mi ha salvato e io... non posso fare niente, tranne stare qui ad aspettare!" Mi sfogo lasciando voce ai miei pensieri. "Andrà tutto bene, Leo è una tosta" mi rassicura Diana, riappoggio la testa sul materasso e sento le palpebre farsi pesanti. Decido di non opporre resistenza e mi lascio cullare dalle braccia di Morfeo.Ciao personcine!
Derek: e poi continui a ripetere che non mi odi...
Senti Serpescemo...
Derek: solo Leo può chiamarmi così!
Senti se vuoi che la storia continui bene, smettila di lamentarti!
Derek: che succede se mi lamento?
Attento... la penna ferisce più della spada, specialmente la mia!
Derek: un bacetto? Un qualcosa? È chiedere troppo?!
No... è solo troppo presto.
Derek: *triste ed arrabbiato*
Alla prossima!
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A Hogwarst love story
Fanfic13 anni dopo la caduta definitiva del Signore Oscuro, Leo Braver e Derek Whites sono i migliori giocatori di Quiddith del loro anno. Ma ancora non sanno che il loro destino si intreccerà proprio sul campo... E Derek scoprirà che la sua amata ha tant...