~Capitolo 63~

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Leo
Oggi a colazione non faccio altro che pensare alla notte prima...
Si può sapere che mi è saltato in mente??!!
Ahhhh, l'unica cosa sensata da fare era spedirlo fuori a calci! Ma perché non l'ho fatto? Perché?
Non che quello che abbia fatto dopo avesse molto senso... infatti, ho subito letto quella stupida lettera.
"Ehi Corvetta,
Ora ti prego non ti scervellare sul come questa lettera sia finita in camera tua, ma concentrati sul perché.

Fin dal nostro primo incontro, la prima volta che i miei occhi si sono persi nel verde dei tuoi, mi hai catturato, stegato.
Ora non riesco a smettere di pensare a te.
Ogni cosa mi fa pensare a te.

Perciò, col cuore in mano, ti chiedo... vuoi uscire con me?

Derek"
Quanto smieloatooo!
"Stai bene?" Chiede Lily, probabilmente deve aver notato che a stento ho toccato cibo... il che è molto strano.
Sospiro, "Diciamo di no" rispondo fissando il mio bicchiere di succo, prima di svuotarlo tutto d'un fiato.
"Vuoi parlarne?" Chiede come se davanti a sé avesse una bomba pronta ad esplodere, cerco di concentrarmi sul mangiare mentre le faccio un gesto per dire "dopo".
Pochi minuti dopo siamo fuori dalla Sala Grande.
Io mi appoggio al muro di fronte alla porta,"Allora, che succede?" Bene, è andata dritta al punto, non avrei sopportato grandi giri di parole.
Le passo la lettera senza dire nulla e lei la legge in un tempo che mi sembra infinito.
"Hai già risposto?" Chiede speranzosa, stringendo la lettera al petto, sospiro rassegnata e le racconto tutto con un'unica piccolissima differenza, dico di averlo incontrato sta mattina sul presto e non ti averlo trovato in camera nostra nel cuore della notte.
Insomma, darebbe di matto!
"E, mi spieghi, che ci facciamo ancora qui? Chiede di scatto con uno sguardo furioso, sono confusa e anche tanto, "Che?" È tutto ciò che riesce a lasciare le mie labbra.
"Devi preparati per il tuo appuntamento" dice con voce cantilenante.
"La colazione!" Mi lamento, lanciandomi verso la porta della Sala Grande ma finisco contro qualcuno che mi prende per le spalle impegendomi di cadere.
"Desti fare più attenzione, Corvetta" dice una voce suadente, alzo un po' la testa
"Perché sono così bassa?" Dico in un sussurro guardando in quei due pozzi blu.
Derek mi guarda con dolcezza.
Ok, devo controllare la lingua. Niente serpentese, niente serpentese, niente serpentese.
"Vi lascio soli" dice Lily tornando nella Sala Grande.
"Aspetta Lily, io e te sravamo parlando!" Dico stizzita ancora ferma tra le braccia del Serpeverde.
E tanti bei salti alla mia colazione!

Ciao personcine!
Jason: via libera?
Tutto a posto.
Jason: alleluia!
Derek: come hai fatto a sopravvivere?
Jason:...
Ahahahah, molto divertente!
Derek: perché fa così ridere?
... niente, la faccia di Jason.
Leo: non so così cattiva come credete voi!
Derek: infatti, secondo me, non sei tu quella cattiva.
E poi una non deve arrabbiarsi.
Leo: ti capisco, amica
Jason: ragazzo? Hai mai sentito parlare delle alleanze tra donne?
Derek: sì, perché?
Jason: allora sai che se ne facciamo arrabbiare una ci uccideranno.
Derek:... oh... dobbiamo scappare?
Jason: finalmente inizi a usare i neuroni! Corri!!!

Ma... io e te siamo buone, vero?
Leo: certo, ma non troppo
Mi piace come ragioni.

Ora dovrò solo radunare i miei personaggi...
Quindi, alla prossima!

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