•Destiny {Jikook}•

2. Lui è il mio migliore amico

JUNGKOOK

Il giorno dopo il mio primo incontro con Jimin mi svegliai con una strana felicità in corpo. Cercavo di dirmi che non era perchè l'avrei visto di nuovo, ma non ci credevo nemmeno io, dopotutto.

Mi alzai dal letto non appena suonò la sveglia, rimisi le coperte al loro posto e mi diressi in cucina, dove sgranocchiai pigramente un paio di biscotti prima di andare in bagno a farmi una doccia ed a cambiarmi.
Mi vestii con un semplice paio di jeans neri strappati su un ginocchio ed una felpa grigia con il cappuccio, cercando di domare le ciocche in disordine dei miei capelli fin quando non iniziò a suonarmi il telefono.

"Pronto?" dissi distrattamente senza nemmeno leggere il nome della persona che mi aveva chiamato e continuando il lavoro iniziato con i miei capelli.
"Siamo noi. Siamo quasi arrivati sotto casa tua, quindi ti conviene scendere perchè oggi non ti aspettiamo" disse in tono serio la voce di Tae.

Feci un mormorio di assenso, chiudendo la chiamata e lanciando il telefono sul letto. Qualche secondo più tardi, dopo essere riuscito a mettere in ordine anche l'ultima ciocca ribelle, uscii dalla porta principale del mio appartamento con il cappotto grigio in mano.
Non vedendo nessuno dei miei amici, posai lo zaino per terra ed iniziai a mettermi il cappotto.

"Cosa vuol dire che sei già fuori casa?" esclamò in tono sorpreso una voce davanti a me dopo qualche minuto.
"Vuol dire che stamattina ho fatto in fretta, Seokjin. E, comunque, dovreste essere felici che sono già qui" risposi in tono offeso.
"Ma infatti lo siamo tantissimo. Ora, andiamo" si intromise Tae, facendo cenno con la mano di iniziare a camminare.

Rifacemmo la stessa strada del giorno precedente e di tutti quelli prima di esso, fino a quando non arrivammo nello stesso punto in cui vidi Jimin per la prima volta.
Mi guardai intorno, cercandolo di nuovo con lo sguardo, ma non lo vidi. Una strana sensazione pervase dentro di me: la delusione. Era la seconda volta nella vita che provavo questa emozione. E la prima è stata quando è successa la cosa che ha cambiato completamente la mia personalità, percui...

"Stai cercando qualcuno? Magari la ragazza a cui ieri hai spezzato il cuore?" mi chiese Jin in tono divertito.
"No, nessuno" mentii io, continuando però a cercare Jimin con lo sguardo ovunque.

Eppure non lo trovai.

*******

Dopo qualche ora di lezione mi rinchiusi in un'aula studio nell'attesa che i miei due amici finissero di seguire la lezione di un corso che io non seguivo.
Stavo riguardando brevemente le cose che il professore di microbiologia aveva spiegato quel giorno, quando mi sentii talmente stufo da chiudere il libro all'istante.

Presi in mano il telefono, iniziando a scorrere senza voglia la schermata di Instagram, fino a quando un'idea si fece largo nella mia mente. Subito dopo, però, mi dissi che non dovevo assolutamente fare la cosa a cui stavo pensando, così rimisi il telefono in tasca e riaprii il quaderno dove avevo preso gli appunti quel giorno.

Ma dopo pochi minuti la curiosità ebbe la meglio sulla mia forza di volontà e ripresi il telefono, andando nella sezione di ricerca di Instagram.
Scrissi rapidamente: "Jimin", e solo quando non seppi più come andare avanti mi resi conto che non sapevo quale fosse il cognome di quel ragazzo.
Alzai gli occhi al cielo, guardando il profilo di ogni Jimin che mi appariva dalla ricerca e continuando a scorrere, fino a quando, dieci minuti dopo, mi stufai ed alzai gli occhi al cielo, facendo un piccolo sbuffo.

"Ma come diavolo si chiamerà di cognome?" mormorai in tono scocciato tra me e me, mettendo tutte le mie cose nello zaino ed alzandomi per andare via da quella stanza.

Una voce, però, mi fermò prima che iniziassi a salire i gradini per uscire da quell'aula.
"Park" disse la suddetta voce, ad un tono di voce abbastanza basso perchè solamente io lo sentissi.
Mi girai verso quella voce con un'espressione confusa in volto e scoprii che, ad aver pronunciato quelle parole, fu Yoongi.