41. Voglio che te ne vada da qui

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JUNGKOOK

Come già preannunciato passai tutta la settimana seguente a presentarmi ogni giorno alla porta dell'appartamento di Jimin, suonando il campanello fino a quando non mi facevano male le mani.

Peccato che l'unica reazione a quel mio gesto fu una porta chiusa.

E la cosa che faceva più male era che Jimin non aveva nemmeno il coraggio di aprirmi per dirmi di sparire.

Oltretutto, all'università quella settimana non si era presentato, come pure Namjoon, e quindi non ho avuto nessuna opportunità di parlare con lui o con il suo migliore amico di tutta questa storia.

L'avevo, però, raccontato a Yoongi, che aveva fatto una faccia strana e poi mi aveva abbracciato dicendomi che gli dispiaceva, senza aggiungere altre parole di conforto.

Così, passai parecchio tempo a pensare tra me e me, arrivando ad un'unica conclusione: Jimin era diventato il mio intero mondo. E, visto questo, in quei quasi quattro mesi (se contiamo anche la settimana in cui mi ha ignorato a causa della sua fase depressiva) ero riuscito ad essere felice anche senza mia sorella, Tae e Jin, ovvero le persone che mi avevano sostenuto per tutta la vita.
Ero riuscito a sopportare di perderle tutte e tre...perchè avevo lui.

Ma non appena non l'ho più avuto mi sono reso conto di quanto stupido sia stato affidarmi completamente, anima e corpo, ad una sola persona.

Mi sentivo solo un involucro...non riuscivo a provare niente. Credevo fosse perché il dolore era diventato così forte da essere quasi impercettibile. E, fidatevi, lo so che sembra un controsenso.

Eppure non avevo ancora smesso di sperare che, un giorno, lui mi avrebbe aperto la porta e mi avrebbe detto che aveva sbagliato a lasciarmi.
Per questo anche il lunedì della settimana seguente a quella delle "porte chiuse" mi avviai verso l'appartamento di Jimin dopo le lezioni all'università, dove lui, ovviamente, non si presentò.

Presi un gran respiro e suonai il campanello, già consapevole del fatto che nessuno mi avrebbe aperto e sarei rimasto lì per un'ora senza ottenere alcun risultato, proprio come la settimana precedente.

Invece, qualcosa cambiò. La porta si spalancò davanti a me, rivelando, però, un'altra persona rispetto a quella che mi aspettavo di vedere. E non c'era solo questo. C'era anche che la persona che aveva aperto la porta era l'ultima che mi aspettavo di vedere.

"Che cazzo ci fai tu qui?" sputai in un tono rabbioso che non credevo di avere, guardando con aria furiosa quei occhi che avevo visto pochissime volte, ma che, invece, Jimin aveva visto per tutta la vita.
"Potrei farti la stessa domanda" mi rispose Shin-Hyo in tono scorbutico, uscendo sul pianerottolo e chiudendo la porta dell'appartamento di Jimin.

"Devo ripeterti la domanda? Cosa ci fai qui?" le chiesi, di nuovo, senza cambiare tono rispetto alle parole precedenti.
"Mi ha chiamato lui, dicendomi tutto quello che era successo e chiedendomi di tornare".
"Dovevi restarne fuori" le dissi io con aria furiosa.
"Assolutamente no. Io non lascerei mai il mio ragazzo da solo".

Dopo quelle parole strinsi talmente tanto i pugni da far penetrare le unghie nella carne dei palmi delle mie mani, rispondendole poco dopo: "Lui non è più il tuo ragazzo".

"E, invece, lo è di nuovo. Tu sei solo stato un piccolo incidente di percorso" esclamò lei in tono ironico e screditante.

Non lo nego, quelle parole mi hanno fatto parecchio male. Ma...non più di quelle successive.
"Lui ama me, non te" le risposi in aria convinta, credendo in quello che stavo dicendo con tutto me stesso.
Lei, in tutta risposta, fece una risata quasi genuina, dicendomi poco dopo: "E tu anche ci credi? Jungkook, l'unico motivo per il quale Jimin diceva di amarti era perchè con te riusciva a sentirsi nella sua "fase euforica" sebbene prendesse le medicine. Forse lui non l'ha capito, ma io, invece, me ne sono resa conto dallo stesso istante in cui vi ho visti parlare insieme alla tua festa. Lui non ti ama veramente. Sei solo il modo in cui riesce a sentirsi euforico sotto medicinali. E questo spiega anche perchè, adesso che è nella sua fase depressiva, non vuole nemmeno più vederti. Gli hai solo fatto del male e basta".

•Destiny {Jikook}•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora