44. Io non sono la cosa migliore per lui

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JUNGKOOK

Qualche giorno dopo la conversazione con Namjoon, Yoongi si presentò a casa mia, di sua spontanea volontà, proprio nel momento in cui era appena finita una mia crisi di pianto. Crisi che, a pensarci bene, accadevano troppo spesso...

Non appena vide la mia espressione avvolta dalla tristezza ed i miei occhi rossi il suo suo sorriso si spense all'improvviso, sostituito da uno sguardo malinconico e dispiaciuto.
"Perchè devi far finta di stare bene se non è così?" mi chiese, poi, in tono quasi arrabbiato, sorpassandomi per entrare in casa e sedendosi sul divano.

Ormai, con tutte le volte che si autoinvitava o lo invitavo io, Yoongi era più da me che a casa sua, quindi si era ambientato abbastanza da sedersi dove voleva e prendere dal frigo qualcosa da mangiare se aveva fame.

"Allora? Mi rispondi?" mi distrasse dai miei pensieri la sua voce.
"Non lo so. Penso che lo faccio per mostrare a tutti, Jimin in particolare, che sto bene anche senza di lui. Ma...quando sono da solo non ha senso fingere di stare bene, no?" gli risposi con la voce non molto stabile.
"E perchè vuoi che lui veda che sei felice?".
"Perchè, da quando è tornato all'università ed è finita la sua fase depressiva, lui è felice, anche senza di me" gli dissi abbassando lo sguardo, in modo che lui non vedesse quanto questo mi facesse male.

"Quanto è durata questa fase?" mi domandò lui cambiando completamente argomento.
"Una settimana e mezza quando stavamo ancora insieme e...altre due o due mezza, credo" mormorai non sapendo perchè me lo stesse chiedendo.
"Quindi un mese praticamente".

Io annuii, rendendomi conto che era già passato un mese da quando io avevo chiesto consigli a Namjoon su come affrontare la fase depressiva che ero sicuro sarebbe arrivata da lì a qualche giorno. E non solo: era passato anche un mese, più o meno, da quando Jimin ed io avevamo fatto l'amore per l'ultima volta.
Voi non avete idea di quanto, in quel momento, mi mancasse sentire il suo corpo a contatto con il mio, mettergli la mani tra i capelli, imitando il gesto che faceva di solito lui, ed assaggiare le sue labbra.

Ma non mi mancava solo questo...
Mi mancavano tutti gli sguardi che ci rivolgevamo prima di dormire. Mi mancavano i discorsi idioti che ci facevamo a vicenda. Mi mancava persino guardare gli episodi delle sue stupide serie tv insieme a lui.
Mi mancava qualsiasi cosa mi ricordasse lui, questa è la verità.

"Chissà cosa ha fatto Shin-Hyo per fargli tornare il sorriso" mormorò poco dopo Yoongi in tono sarcastico, interrompendo il mio flusso di pensieri.
Proprio in quel momento mi vennero in mente le parole di Namjoon di qualche giorno prima, di cui io non avevo ancora parlato con nessuno.
Così gli raccontai tutto, soffermandomi sul fatto che, in realtà, Jimin e Shin-Hyo non erano tornati insieme e che le parole che mi aveva detto, secondo Namjoon, potevano sia rispecchiare che non rispecchiare la verità.

"Io non ci credo che questa ti ha mentito così..." mormorò lui dopo il mio discorso scuotendo la testa.
"Non riesco a capire perchè, però".
"Facile, Kook. Lei è ancora innamorata persa di Jimin, e l'unico ostacolo tra loro due sei tu. Eliminando te in modo definitivo le cose le sarebbero molto più facili e, con il tempo, riuscirebbe a tornarci insieme" mi rispose lui con sicurezza.
"Sei sicuro?" gli chiesi io dubbioso.
"Certo. Poi, secondo me, ti ha detto quelle cose solo perchè così sarebbe stata più sicura del fatto che tu ti saresti fatto da parte, visto che ha capito che la cosa che più ti spaventa è far soffrire Jimin più di quanto lo faccia già soffrire la sua malattia".

Quelle parole furono un toccasana per le mie orecchie, ma, allo stesso tempo, non volevo credere che fossero la realtà. Perchè altrimenti non avrei più avuto quella scusa da usare come motivo per il quale, in realtà, Jimin mi aveva lasciato.

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