La sveglia suona ed io,con la mia solita eleganza,la faccio cadere dal comodino. "Abby!" Papà grida dalla cucina come un forsennato.
"Porco...STO ARRIVANDO" urlo dal mio comodissimo letto.Caldo e soffice.
"MUOVITI!" Urla quel bufalo di mio padre. Non ho un bel rapporto con lui,siamo entrambi testardi ed ogni giorno finiamo nel scontrarci per cose inutili.
Che sbadata,non mi sono ancora presentata. Mi chiamo Abby Biselk,ho diciassette anni e frequento il liceo scientifico.Fisicamente sono alta 1,61 quindi non sono poi così "alta". Ho spalle enormi (che proprio odio). Ho delle piccolissime labbra, occhi azzurri ereditati da papà, e capelli quasi mogano. Caratterialmente : se mi rompi le palle te la passerai male. Sono scorbutica, acida, cinica e a tratti anche strafottente. Mi piace essere così stronza,non permetto a nessuno di avvicinarsi a me. Ho creato la mia Muraglia Cinese. Non ho amiche su cui contare, sto sempre sola, anche quando sono a pranzo a scuola. Mi piace stare sola perché se un/a ragazzo/a è solo non significa necessariamente che si senta solo/a.Il mio motto è " Meglio soli che mal accompagnati ". La gente mi evita, sto antipatica a tutti e questo odio e' reciproco. Le ragazze mi chiamano maschiaccio e in realtà lo sono. Sono cresciuta insieme a mio padre,da sola,senza una figura femminile di riferimento.
La mia solita routine : vado a scuola, pranzo, vado in palestra, ritorno a casa, leggo, ascolto musica. Mio padre ha una palestra ,molto conosciuta,di muay thai. Mi ha costretto ad andarci quando ero piccola ed io non mi sono mai ribellata a questa decisione perché è l'unica cosa che ci lega.Lo sport è l'unico modo per rendere orgoglioso mio padre. In palestra sono l'unica ragazza, poi sono tutti maschi. In palestra nessuno parla con me e li capisco : sudo, divento rossa, quando mi alleno sembro un bufalo in calore. Sono complicatissima, mi faccio paranoie per niente. Nessuno mi capisce e in realtà non mi capisco neppure io. Sono come la matematica. Ecco io sono matematica. Sono fatta di espressioni geometriche e parole non dette. Riescono a capirmi solo i matematici, e ancora io sto cercando il mio matematico..Non sto vicino alle persone perché ho paura di affezionarmi, così evito delusioni. Tendo a stare sola appunto per questo, per la paura di una nuova perdita. Come ho detto sono complicata. Sono semplicemente Abby.
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Ehi! Sono tornata alla carica con un nuovo libro. Ci saranno tantissimi colpi di scena, così come ci sono stati in Innamorata Di Quel Sorriso. Spero vi piaccia. Ovviamente sono sempre disponibile se avete nuove idee. Vi ringrazio in anticipo
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Ti odio,ma per favore amami.
Teen FictionAbby:un nome qualunque ma non di una persona qualunque.Conoscerà Ian,un ragazzo strafottente e pieno di sé.Non hanno niente in comune eppure un enorme segreto li travolgera'.Abby ha perso la madre in giovane età e il brutto rapporto con il padre inf...